SS JUVE STABIA 1907

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    CAPITOLO 1 - FAR FROM HOME


    Nella vita di ciascuno di noi può accadere di tutto, capita che ci si allontani dalla propria patria non solo intesa come paese natale, ma anche dalla propria città. A volte entrambe le cose. Questa è la storia di un ragazzo proveniente da una città in provincia di Napoli, Castellammare di Stabia più precisamente, una storia come tante altre direte voi...nah, per niente. Giuseppe Cennamo non è il classico ragazzino che sogna di fare il calciatore, la sua passione è guidare gli altri, aiutarli ad essere calciatori migliori ma soprattutto uomini migliori. Il primo passo verso il sogno viene compiuto precisamente il 18 gennaio 2016 quando, al compimento dei 18 anni di età, arriva l'iscrizione al corso Allenatore di Base UEFA B, che gli permetterà di iniziare la sua avventura in panchina. Panchina che arriva subito dopo la fine del corso quando la allora "Libertas Stabia" gli offre un posto come allenatore in seconda di un tecnico esperto; è il 2017 e l'obiettivo della società è conquistare il calcio professionistico per la prima volta nella propria storia. Ma il calcio, si sa, sa essere crudele: il tecnico dei gialloblè si dimette dopo undici partite senza vittoria, rischiando di tranciare definitivamente la carriera appena iniziata del suo vice. Passano solo quattro mesi però e la Scafatese, squadra dilettante della provincia di Salerno, offre a Cennamo la possibilità di allenare in prima persona la squadra per la prima volta nella sua vita. E' il delirio: la Scafatese gioca un calcio spumeggiante e conquista in breve tempo la vetta della classifica del campionato di Promozione 2017/2018 candidandosi prepotentemente al salto in Eccellenza. Tutto va secondo i piani: alla fine della stagione la compagine di Scafati vince il campionato con tre partite di anticipo e ottiene una promozione insperata all'inizio della stagione.
    Finiti i festeggiamenti per la promozione, la giovane rivelazione del calcio dilettantistico italiano diventa il più ricercato; dalla Serie D alle neopromosse in Serie C tutti lo cercano, tutti lo vogliono, ma l'offerta giusta stenta ad arrivare. I progetti non sono seri e si finirebbe esonerati in qualche mese, se si è fortunati. Ma a questo punto, arriva la svolta.
    Il tecnico stabiese, che è a conoscenza del fatto che a questi livelli non si vive di calcio, ha intanto cominciato l'università, più precisamente la facoltà di Management proprio a Salerno. Al tramonto della Laurea triennale arriva un'opportunità: il progetto Erasmus+ lo può "portare in Europa". Ma questa, come sembrerebbe, non è solo una metafora calcistica: quando sembra tutto fatto per la partenza, direzione Spagna, arriva una telefonata dall'est, intercettata subito dall'ufficio Relazioni Internazionali di Salerno; tra le mete disponibili per il ventiduenne c'era anche Lublino, una cittadina nel sud-est polacco. Quello che Giuseppe non si aspetta, però, è di trovare il calcio a Lublino. La destinazione è accettata, la partenza è programmata, il biglietto, rigorosamente Ryanair, è preso. Ecco, parlavamo di svolta. La svolta arriva all'aeroporto di Modlin, a Varsavia, dove ad attendere Giuseppe ci sono ben tre delegati del Motor Lublin KV, la squadra della città di Lublino, attualmente in quarta divisione polacca ma con uno stadio da far invidia a mezza Serie A e un progetto interessante e soprattutto economicamente forte alle spalle. Inutile specificare, l'offerta è accettata in men che non si dica: prima tappa Lublin Arena.







    Premessa: la carriera, attualmente è alla quinta stagione. Ciò che voglio fare, per coinvolgere il più possibile, è raccontare almeno le prime quattro stagioni sotto forma di Biografia. Ho mischiato un po' di cose, cose vere che sono successe nella mia vita e cose inventate per rendere la storia più intrigante possibile. Questo è il primo capitolo, datemi feedback :riot:
     
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    Il mister torna dove ha trovato cibo per la sua cultura giovanile negli anni universitari, dimostrando attaccamento e affetto ad una realtà che, evidentemente, gli ha lasciato tanto.
    Sono con te.

    Forza LUBLIN!
     
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    si vola in polonia ad insegnare calcio con i grafici a torta, vedremo come il giovane tecnico sia riuscito ad allenare la squadra della sua città e, chissà, magari diventare il più giovane allenatore di una squadra di serie a :ahsisi:
     
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    "Sieli il melio: sieli C'è 'Namo!!!" :woot:
    La narrazione è scritta benissimo e mi ha tenuto con gli occhi incollati allo schermo dall'inizio alla fine; inoltre, non hai esagerato con la lunghezza del post, il che è un altro punto a tuo favore.
    Cennamo è ancora un giovanissimo allenatore di calcio e sicuramente - come apprenderemo a breve - la sua esperienza a Lublino lo lancerà ancor meglio delle serie cadette italiane nel mondo del pallone. Sono certo che questa esperienza in terra polacca lo renderà diverso umanamente e calcisticamente dai colleghi italiani.
     
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    Dopo la trionfale esperienza alla Scafatese, con la quale raggiunge la promozione in Eccellenza con addirittura tre giornate d'anticipo, per Cennamo si aprono le porte di un'altra grande sfida a Lublino, con una squadra che si trova nelle retrovie del calcio polacco ma che dalla sua ha un progetto attraente ed un'ottima condizione economica.
     
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    CAPITOLO 2 - IL RITORNO A CASA


    Dove eravamo rimasti? Ah si, il Motor Lublin. Prima esperienza all'estero, campionato e lingua sconosciuti, calcio diverso: il mix perfetto per il fallimento. E come una storia degna di George Martin, che sa essere tanto crudele, il fallimento arriva. Ma come insegnano a tutti i giovani imprenditori negli USA, il fallimento non è la fine. Non lo è perchè "il fallimento è solo il primo passo per il successo", lo diceva William Whewell, un filosofo britannico vissuto qualche annetto prima di noi. Ma non divaghiamo. La stagione del Motor Lublin termina in modo di certo non esaltante, con un quarto posto ottenuto dopo aver perso le ultime due gare contro le pretendenti al titolo. Qualcuno potrebbe controbattere che alla prima esperienza questo non è mica un fallimento. Come dargli torto? Ma Giuseppe è ambizioso, vuole fare sempre meglio e non gli sta bene limitarsi ad un anonima lotta per la metà della classifica della quarta divisione polacca. La fine dell'Erasmus decreta quindi anche la fine dell'avventura del primo tecnico straniero sulla panchina dei Lubliners, non senza qualche rimpianto. Tuttavia, come i migliori romanzi di formazione insegnano, si torna a casa con un bagaglio in più: l'esperienza.
    E' ormai Luglio 2019, i ritiri stanno per iniziare o sono iniziati e i campionati sono ormai alle porte. Giuseppe, oltre che allenatore, è anche tifosissimo della squadra della sua città, la Juve Stabia, che ha appena conquistato la promozione in Serie B per la terza volta nella sua storia, la seconda nel giro di pochi anni dopo la retrocessione della stagione 2012/2013. La gioia è ovviamente tanta e in città si respira aria di festa, finalmente Castellammare può tornare a calcare i campi della serie cadetta. Il 15 agosto, però, come un fulmine a ciel sereno, Fabio Caserta diventa il nuovo allenatore del Frosinone. La dirigenza stabiese rimane spiazzata: a tre giorni dall'esordio stagionale in Coppa Italia la Juve Stabia si ritrova senza guida tecnica. A questo punto, interviene il destino, quel maledetto destino che aveva rischiato di cancellare con un semplice battito di ali di farfalla una carriera di un tecnico emergente, questa volta diventa fautore del tanto desiderato successo; Giuseppe ha conosciuto il vice allenatore delle Vespe, Ciro Ferrara, durante una serata di beneficenza organizzata dalla sua associazione. I due hanno parlato di calcio, di vita e più in generale di sport, le idee in comune c'erano. Ed è qui che ha inizio la vera storia.





     
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    La stagione al Motor Lublin è fatta di luci ed ombre, Cennamo paga anche l'adattamento in un calcio molto differente rispetto a quello a cui era abituato e termina la stagione in quarta posizione, complici le sconfitte negli scontri diretti. Al suo ritorno in Italia dopo l'esperienza in Erasmus, però, lo attende una sorpresa: la Juve Stabia, neopromossa in B, ha lasciato andare il suo tecnico Caserta al Frosinone ed il giovane tecnico di Castellammare conosce Ferrara, il vice-allenatore delle Vespe. Le premesse per un clamoroso grande ed inaspettato salto nel calcio che conta ci sono tutte.
     
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    Un tecnico che non ama la sconfitta e che reputa un quarto posto come un fallimento non farà altro che migliorare nel corso del tempo.
    Questo lo ha capito già una personalità calcistica importante come Ferrara, che lo ha portato alla guida della Juve di Castellammare di Stabia, città di nascita del mister.

    Che storia romantica!
     
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    L'avventura polacca di Cennamo non è stata un fallimento, a mio modo di vedere; anzi, la sua grande fortuna è stata quella di aver potuto vivere un'esperienza ad interim al di fuori dei confini italiani.
    La sorte ha continuato a essere benevola con il giovanissimo tecnico stabiese, infatti quando meno se lo sarebbe aspettato, è arrivata la chiamata da parte della Juve Stabia, la sua squadra del cuore. Non solo sarà il tecnico della prima squadra in Serie B, ma avrà come allenatore in seconda Ciro Ferrara, che poverello sarà dispiaciuto per essere stato sorpassato da un pivello.
     
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    CAPITOLO 3 - STAGIONE 2019/2020


    Inaspettato, arriva il primo ingaggio importante per Cennamo: alle porte dei suoi 23 anni, il giovane stabiese ha la possibilità di essere vice allenatore della Juve Stabia, la squadra che tifa e che da ora guiderà, in concomitanza con Ciro Ferrara. Il mercato estivo delle Vespe di Castellammare è regolare, niente colpi esagerati, ma nemmeno cosi pochi acquisti: arrivano Di Gennaro e Rossi dalla Lazio, Karamoko Cissè e Simone Calvano dall'Hellas Verona, Bright Addae svincolato e addirittura Ferdinando Del Sole dalla Juventus. Fase difensiva invece rinforzata con gli arrivi degli svincolati Bright Addae e Denis Tonucci, ex Ascoli e Foggia, e Giacomo Ricci, in prestito con diritto di riscatto dal Parma. Arriva inoltre Lito Fazio, insieme a Kingsley Boateng, dalla Ternana, in cambio di Giuseppe Torromino che passa agli umbri. L'uscita più pesante, però, è quella di Daniele Paponi, capocannoniere della squadra in Serie C e vero leader insieme al capitano Alessandro Mastalli di un gruppo che oltre a vincere il campionato era anche molto unito fuori dal campo.
    L'esordio in Coppa Italia arriva dopo soli tre giorni dall'insediamento di Cennamo in panchina al fianco di Ferrara, che per adesso dovrà guidare la squadra in prima persona data la mancanza di requisiti per il giovane stabiese: prima viene il patentino. Juve Stabia-Brescia è quindi la prima gara tra i professionisti per un ragazzo che fino a pochi giorni prima al massimo avrebbe potuto guardarla dalla sua amata Curva Sud. Al Menti arrivano quindi i lombardi di Corini, neopromssi in Serie A. La partita è dura, gli avversari sono forti e la squadra è ancora in rodaggio; a passare in vantaggio sono infatti gli ospiti col gol di Donnarumma. Il secondo tempo è però decisivo, con gli ingressi di Karamoko Cissè e Kingsley Boateng che confezionano entrambi i gol della rimonta portando i gialloblè al turno successivo. Sul gong del mercato, inoltre, la Juve Stabia si regala anche il colpo Francesco Forte, direttamente dal Waasland-Beveren.
    Il campionato inizia tra croce e delizia, con alcune vittorie importanti ma soprattutto varie debacle: su tutte, lo 0-6 in casa subito dal Benevento che costa la panchina a Ferrara. E' il 10 ottobre 2019, il patentino UEFA A è ormai acquisito, per cui l'offerta arriva: contratto fino alla fine della stagione con rinnovo in caso di salvezza. Cennamo accetta, ovviamente, ma la condizione è una sola: Ferrara rimane come vice. Tutti felici, tutti contenti, la stagione prosegue fino ad arrivare a gennaio, dove il mercato è fondamentale per la salvezza, finanziato dalla grande cessione di Del Sole a 2,6 mln al RB Salisburgo, arrivano Tymoteusz Puchacz dal Lech Poznan e William Bianda dalla Roma. Dal 17° posto di fine gennaio, grazie ai nuovi innesti e ad un modulo rivoluzionato (da un 4-3-3 ad un 4-2-2-2) la Juve Stabia macina risultati su risultati, supera anche il secondo turno di Coppa Italia contro la Virtus Entella uscendo solo al terzo turno contro il Genoa, con un 3-2 a Marassi, e arrivando anche ad ottenere un importante 0-1 in casa della Salernitana, partita che vale anche la salvezza aritmetica delle Vespe. Il secondo anno in Serie B è ormai certo.







    30px-Soccerball_current_event.svg Stagione 2019/2020 - Score

    PG 43 | V 14 | P 13 | S 16 | GF 61 | GS 76 | POS. 13°

     
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    Cennamo a soli 23 anni riesce a diventare vice-allenatore di Ferrara sulla panchina della Juve Stabia, pronta a vivere un altro campionato di B dopo tanti anni in terza serie. Il mercato estivo vede molti rinforzi, come Forte, e partenze dolorose come quella di Paponi. Il debutto stagionale è già un'impresa, visto che al Menti in Coppa Italia riusciamo a sconfiggere in rimonta il Brescia neopromosso in A, ma la stagione prosegue tra luci ed ombre fino a quando Ferrara viene esonerato per via di un ko tennistico contro il Benevento. La panchina passa proprio a Cennamo (il cui posto da vice viene preso, curiosamente, dallo stesso Ferrara) che, anche in seguito ad un ottimo mercato di riparazione e ad un cambio di modulo, riesce a trascinare i gialloblè ad una salvezza tranquilla (ottenuta tra l'altro battendo la Salernitana nel derby campano) e al terzo turno di Coppa Italia, dove ci arrenderemo solamente al Genoa.
     
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    di gennaro è un buon innesto per una piccola, è uno dei miei pupilli in Fifa e me lo son sempre portato dietro anche in serie a :asd:

    una stagione conclusa al 13esimo posto con la bellezza di più di 60 gol corona un esordio col botto per il baby Cennamo, andando a risollevare una un inizio di stagione non troppo esaltante da parte di Ferrara.

    chissà se il prossimo anno, con il baby fenomeno alla guida fin dalla prima giornata e, a capo, anche della preparazione fisica estiva la Juve Stabia non riesca a puntare in alto nella prossima stagione e, chissà, regalare ai suoi supporter un sogno playoff.
     
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    Cavolo quanta carne al fuoco :asd:
    Cennamo dopo la delusione con Lublin torna a casa grazie ad alcune concomitanze favorevoli che lo portano verso la panchina della propria squadra di casa, un sogno per qualunque tifoso-allenatore. La stagione tuttavia si prospetta molto complicata per via di una rosa non propriamente attrezzata (almeno fino a Gennaio) per mantenere la categoria, eppure grazie a qualche accorgimento tattico e un mercato di Gennaio senza dubbio positivo il buon Cennamo è riuscito a garantire la salvezza alla Juve Stabia. A questo punto c'è da domandarsi se il futuro di Cennamo sarà ancora a Castellammare di Stabia oppure riceverà qualche offerta allettante da squadre di rango superiore.
     
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    Il ritorno in Serie B delle Vespe è stato faticoso, ma fortunatamente Cennamo ha rappresentato l'ago della bilancia sia sul piano sportivo che a livello manageriale, altrimenti Ferrara sarebbe stato mandato via senza pensarci.
    Al contrario di quanto molti potessero pensare, la Juve Stabia è riuscita prima a riprendersi dalla crisi tecnica sotto la guida Ferrara, per poi puntare a una salvezza tranquilla, arrivata in casa della Salernitana.
    Da notare quanti gol subiti durante la stagione. Impressionante! :omg:
     
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    CAPITOLO 3 - STAGIONE 2020/2021


    Nuova stagione, nuovo inizio. Si sa, i campionati di Serie B, specie da neopromosse, si fanno con una caterva di prestiti, ragion per cui la Juve Stabia si trova ad affrontare la preparazione della nuova stagione con molti meno elementi in rosa. Vanno via, infatti, i principali artefici della salvezza come Francesco Forte, Karamoko Cissè e Davide Di Gennaro, oltre ad altri elementi meno importanti come Calvano, Bifulco, Ricci e Alessandro Rossi. Restano però Kingsley Boateng, il miglior giocatore per le Vespe nella stagione appena conclusa, e Denis Tonucci, perno difensivo che ha reso molto bene nonostante i tanti gol subiti. Conferme inoltre per i due nuovi arrivi Puchacz e Bianda. Il mercato dei gialloblè inizia in modo molto movimentato: fin dai primi giorni la società di Castellammare cerca sul mercato degli svincolati per assicurare al duo Cennamo-Ferrara dei rinforzi in modo da raggiungere l'obiettivo prefissato per la nuova stagione, cioè lottare almeno per la partecipazione ai playoff. I primi acquisti infatti arrivano subito: Marchetti, in esubero dal Genoa, diventa il nuovo portiere titolare al posto di Paolo Branduani, complice qualche errore che ha condizionato il suo rendimento; a rubargli la scena, però, sono niente di meno che Lucas Biglia e il grande ritorno a Castellammare di Fabio Quagliarella, stabiese doc, che decide di chiudere la sua lunga e fantastica carriera nella squadra della sua città. L'obiettivo, tuttavia, è quello di ringiovanire la rosa: per sostituire Roberto Vitiello, ritiratosi, e Lito Fazio, ormai non più in grado di reggere 38 partite, arriva sempre dai liguri rossoblù Antonio Candela, terzino destro 19enne di belle speranze, appena rientrato dal prestito al Trapani con cui si è messo in bella mostra; a centrocampo per sostituire invece Mariano Izco, anch'egli ritiratosi e far rifiatare il veterano Adriano Mezavilla arriva ad affiancare il più esperto Biglia, Mattia Viviani, 18enne ormai ex Brescia prelevato per poco meno di 500 mila euro. In avanti, la fascia sinistra viene affidata a Marco D'Alessandro, arrivato dalla Spal per 700 mila euro e, nell'ultimo giorno di mercato, le Vespe si regalano anche il colpo Diego Farias, finanziato dalla cessione di Bright Addae al Levante, completando un tandem offensivo atomico per la serie cadetta. Si aggregano inoltre alla prima squadra due prodotti del vivaio gialloblè: Fabio Santoro, difensore centrale, e Francesco Romano, ala sinistra.
    La stagione inizia bene: all'esordio stagionale in Coppa Italia al Romeo Menti cade subito l'Ascoli, battuto da un gol di Fabio Quagliarella. Coppa Italia che vedrà la squadra di Cennamo abbandonare la competizione al secondo turno, ancora per mano del Genoa. Il campionato vede la Juve Stabia rispettare gli obiettivi prefissati ad inizio stagione: nonostante una difesa ancora troppo perforata, l'attacco si dimostra prolifico come da aspettative e i gol di Farias e Quagliarella, oltre alle ottime prestazioni fornite dagli esterni Boateng e D'Alessandro, aiutano i gialloblè a terminare a ridosso della zona playoff il girone d'andata.
    A gennaio, però, le cose cominciano a complicarsi: Lucas Biglia, desideroso di chiudere la carriera in Argentina, lascia Castellammare all'inizio della finestra di riparazione; come uno scherzo del destino, inoltre, qualche giorno dopo il capitano Alessandro Mastalli rimane ai box per ben due mesi, per cui Cennamo si ritrova a dover cercare un mediano in poco tempo. La risposta a questo dubbio arriva direttamente dalla Croazia: dalla Dinamo Zagabria arriva infatti Nikola Moro, centrocampista classe '98 a cui vengono affidate le chiavi del centrocampo. Inoltre dall'Ascoli arriva Gianmarco De Feo, attaccante scuola Milan, per dare una mano col turnover.
    Le prestazioni di Moro tuttavia lasciano un po' a desiderare, per cui durante la primavera la Juve Stabia subisce una piccola flessione negativa che la porta fino al 13° posto, complici tre sconfitte e un pareggio in cinque partite. Il rush finale, però, vede un ruolino di marcia da big: nelle ultime dieci gare del campionato i gialloblè collezionano nove vittorie e un pareggio, scalando velocemente la classifica e raggiungendo il 4° posto in classifica che consegna la qualificazione al secondo turno dei playoff. Secondo turno che vede sfidarsi Ascoli e Juve Stabia: l'esordio al Del Duca è decisivo, con le Vespe che riescono ad imporsi fuori casa per due a zero grazie alla doppietta proprio dell'ex De Feo. Il ritorno al Menti è una formalità: il match termina 1-1 e la Juve Stabia raggiunge la finale playoff per la prima volta nella sua storia. L'ultimo atto della stagione vede affrontarsi Juve Stabia e Cittadella, terminata terza nella regular season e che ha eliminato il Benevento: l'andata al Romeo Menti, pienissimo per l'occasione, termina 1-0, grazie ad un calcio di rigore trasformato da Fabio Quagliarella. Il ritorno al Tombolato è invece una sofferenza, complici i tentativi dei veneti di agguantare il risultato maturato nella partita d'andata; il match termina tuttavia 0-0 e la Juve Stabia può finalmente festeggiare la Serie A. Da segnalare i ben 94 gol stagionali per i gialloblè, di cui ben 50 divisi equamente tra Diego Farias e Fabio Quagliarella, superati in classifica marcatori solo da un Mario Balotelli da record che termina la stagione con 41 reti messe a segno.







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    PG 47 | V 27 | P 9 | S 11 | GF 94 | GS 59 | POS.

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