Official Topic: Moto GPCampione del Mondo 2020: Joan Mir

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    Che palle però, era finito decimo sembrava potesse esserci una gara invece in 8 giri li ha superati tutti e adesso ha Vale nel mirino.
    Un alieno.
     
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    ATM spoilerone, apro e mi trovo la cronaca. Volevo vederla su cielo alle 17 :asd:
     
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    Eh vabbè, sai che corrono adesso non aprire se non vuoi spoiler. :asd:
     
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    Che gli vuoi dire? Bravo.
     
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    Marquez cala il pokerissimo; un grande Rossi non basta: 2°

    A Le Mans lo spagnolo parte male, ma recupera dal 10° posto e vince la quinta gara stagionale di fila, precedendo Valentino e Bautista. Bene Pol Espargaro, 4°, davanti a Pedrosa e Lorenzo. 8° Dovizioso, caduto Iannone

    18 MAGGIO 2014 - LE MANS (FRANCIA)

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    Marc Marquez, 21 anni. LaPresse
    Come i barattoli al tiro a segno del luna park. Uno alla volta cadono sotto i colpi di Marc Marquez, che a Le Mans vince davanti a uno splendido Rossi e Bautista e fa un’altra vittima eccellente nel libro dei record: Mike Hailwood. "Mike the Bike", infatti, perde un primato di precocità che deteneva dal 1962, fagocitato dalla bulimia di successi del "Marcziano", che diventa il più giovane di sempre – a 21 anni e 90 giorni – a vincere cinque gare di fila. Si guarda agli albi d’oro e ci si volta sempre di più all’indietro per soppesare il calibro di Marquez - che in Francia ha proseguito la sua progressione di solitario dominatore del mondiale, a punteggio pieno (125) e in serie aperta di successi (5) e pole consecutive (6) -, anche se il presente racconta di una vittoria meno scontata del previsto.

    ROSSI APRE, POI C'è SOLO MARC
    — Sulla strada di Marquez, infatti, si è parato - fedele ai suoi intenti della vigilia ("Vorrei cercare di dargli fastidio") - un eccellente Valentino Rossi, che è stato al comando per un terzo di gara, illudendo di poter rompere la "monotonia" di successi dello spagnolo, ma che ha dovuto inchinarsi alla sua progressione. Marc, questa volta non è stato impeccabile: non è partito bene, ha commesso un paio di sbavature, sempre alla curva 8, ma una volta nella pancia del gruppo - era 10° dopo qualche chilometro -, ha cambiato marcia, schivando gli avversari come birilli e ottenendo l'ennesima consacrazione stagionale. Se Marquez vince anche gare con un avvio 'ad handicap' come questa, su una pista senza curvoni veloci e che, fra l'altro, "non è delle mie favorite", c'è poco da illudersi: in questo 2014 agli altri resteranno le briciole. Quelle che raccolgono ad esempio, Lorenzo 6° dopo una gara in affanno, e Pedrosa, opaco 5° a meno di 1" al podio, con il lieve alibi del dolore al braccio di recente operato. Prestazioni maiuscole, invece, per Bautista, straordinario 3° in rimonta e a podio come non gli capitava dal Giappone 2012, Pol Espargaro, ottimo 4°, e Bradl, 7° e protagonista soprattutto di un bell'avvio. Dovizioso finisce 8° con il passo del gambero, mentre Iannone chiude nella ghiaia un week end di luci e ombre.

    LA GARA
    — La partenza e le prima battute regalano degli inattesi colpi di scena, con Dovizioso che scatta al comando seguito da Bradl, Rossi e Pol Espargaro, Marquez che sbaglia una traiettoria e scivola al 10° posto, Lorenzo che balbetta e Pedrosa risucchiato nel mucchio. Vale ci mette poco a superare Dovizioso e andare al comando, con l’ottimo Pol Espargaro a ruota e Bradl subito dietro. Marquez in tre giri passa da 10° a 4° con alcune manovre sopraffine, come nel sorpasso a Lorenzo in ingresso di chicane, e dopo 11 giri il duello con Rossi è a vista. Con il cronometro giudice impalcabile. La rimonta dello spagnolo è inesorabile e viene coronata da un sorpasso che però non ha il gusto del duello diretto, come in Qatar, perché propiziato da un 'largo' di Rossi che apre la porta al passaggio e alla conseguente cavalcata di Marquez. Nella seconda parte di gara c'è spazio per l'eccellente progressione di Bautista, ottimo a podio, la tenuta di Pol Espargaro, che colora la sua gara con il suo miglior piazzamento nella top class, 4°, e le incolori prestazioni di Pedrosa e Lorenzo. Quelli che dovevano essere i principali rivali di Marquez...


    Massimo Brizzi
    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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    Marc: "Rimonta divertente". Rossi: "Mica può vincerle tutte no?"

    Il dominatore della MotoGP racconta la vittoria in Francia: "Un po' di rilassatezza al via mi stava costando cara, poi però ho recuperato. Vale? Pensavo avrei dovuto lottare di più ma ha sbagliato". Valentino: "Ero al massimo per provare a stancarlo ma ho fatto un errore"

    18 MAGGIO 2014 - LE MANS (FRANCIA)

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    Marc Marquez, cinque vittorie su cinque gare nel 2014. Reuters
    Marc Marquez è diventato il più giovane vincitore di 5 GP consecutivi nella classe regina. Ci è riuscito grazie a una strepitosa rimonta nel GP di Francia che non era per lui iniziato bene, con un'esitazione con Lorenzo dopo poche curve che lo aveva relegato in nona posizione. Poi ha acceso il turbo e per tutti gli avversari è stata notte fonda: "Sono contento del record, è stata divertente, all'inizio ero troppo rilassato, con Rossi pensavo di lottare di più ma ha sbagliato e lì mi sono detto di provare a scappare ed è andata bene".

    RIMONTA
    — "La rimonta? Non ricordo tutti i sorpassi - ha poi aggiunto - con Lorenzo ho sbagliato, poi però ho visto che la moto andava bene, ho cercato di fare il mio 100%. Rossi? Quando l'ho raggiunto ho visto che staccava forte, mi sono detto che sarebbe stata dura, ma quando ha commesso l'errore ho capito che quello era il momento giusto per provare ad allungare".

    PARLA VALE
    — Valentino Rossi è contento e deve accontentarsi del secondo posto rendendo omaggio alla superiorità del rivale: “Grande gara, sono contento, sono andato forte e fatto tutto quello che speravo di fare attaccando subito. Ho spinto ma in gara fatico. Quando è arrivato Marc ero al massimo per provare a stancarlo e ho fatto un errore alla 9. Quando è passato non c’era niente da fare, provavo a fare 1’33” ma ero al limite”. Poi Rossi invita i tifosi al Mugello: "Ora venite tutti, è il momento buono per provare a battere Marc".

    DOVE è PIù FORTE LA HONDA — Poi Rossi è entrato nei dettagli su cosa servirebbe alla sua Yamaha per battere lo scatenato spagnolo: "Batterlo? Stiamo lavorando per migliorare i dettagli su cui la Honda al momento ci è superiore, per esempio staccata ed entrata in curva. Loro poi hanno anche qualcosa di più evoluto sull'elettronica perché riescono ad accelerare senza avere alcun tipo di pattinamento. La nostra base di partenza è eccellente comunque. In ogni caso Marc mica può vincerle tutte no?". Poi la replica del rivale: "Al Mugello è casa di Valentino, l'anno scorso ho un po' sofferto (cadde in gara; n.d.r.), alla peggio mi accontenterò del podio".


    Gasport
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    Ammazza Marquez, sesta di fila.
    Lorenzo finalmente una gara come si deve: 2°. Rossi 3°.
     
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    MotoGP, Sachsenring, Marquez, nona sinfonia. Rossi è 4°, Iannone 5°

    Marc ancora imbattuto: vince la nona gara stagionale davanti a Pedrosa e Lorenzo, con Valentino ai piedi del podio a precedere la Ducati dell'abruzzese. Uno scroscio prima del via innesca una partenza caos con i big che partino dalla pit lane e disputano una gara di rimonta

    13 luglio 2014 - SACHSENRING (GERMANIA)

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    Marc Marquez, il più giovane iridato nella storia della top class. Ap
    Un po' Tiramolla, un po' Superman. Dopo essere rimbalzato, come fosse di gomma, nel volo del venerdì, Marc Marquez la domenica ha indossato il mantello del supereroe e senza battere ciglio ha conquistato anche il GP Germania: nona vittoria su altrettante gare e trofeo del Sachsenring alzato davanti agli occhi di Pedrosa, 2°, e Lorenzo, 3°, che gli fanno compagnia sul podio. Il 'Marcziano' non si batte, 77 punti di vantaggio in classifica su Dani, e nemmeno si abbate quando la pioggia che cade poco prima del via spariglia la partenza creando i presupposti di una gara caos. Il 21enne della Honda, infatti, parte dai box insieme agli atri top rider - tranne Bradl - ci mette 4 giri a diventare 2° e 6 ad andare in testa alla gara per poi resistere magistralmente agli attacchi di Pedrosa, che lo segue come un'ombra per tutta la gara senza riuscire, però, realmente a impensierirlo: dopo il settebello calato in qualifica con la pole n.7, Marquez suona pure la nona sinfonia stagionale per un monologo che nemmeno le variabili di gara legate al meteo riescono a scalfire. Terzo un ritrovato Lorenzo, che forse senza il caos della partenza poteva finire più vicino alla coppia che guida il mondiale.

    CHE IANNONE — Alle spalle del podio spagnolo c'è tanta Italia: 4° Valentino Rossi, che è partito meglio del compagno, ma poi ha dovuto cedere al superiore passo del maiorchino e ha preceduto sul traguardo uno splendido Andrea Iannone, 5° con la Ducati. L'abruzzese, al miglior risultato in carriera, ha approfittato al meglio delle particolari circostanze di gara, preso dei rischi in avvio, e disputato una gara con un ritmo eccellente. Andrea, in odore di team Ducati ufficiale, ha sopravanzato sul traguardo sia le Yamaha di Aleix e Pol Espargaro, sia le altre Desmosedici di Dovizioso, 8°, e Crutchlow, 10°.

    LA GARA — Prima del via uno scroscio d'acqua rimescola le carte. La pista è umida, ma nel giro di allineamento tutti capiscono che si può partire con le slick e rientrano ai box per effettuare il cambio moto e scattare dalla pit lane. È un mucchio selvaggio, da cui sono esclusi in pochi. Fra di loro Bradl che aveva avuto l'intuizione giusta di schierarsi con le slick e scatta solitario dalla prima fila deserta, e, più indietro Laverty, Petrucci, Aoyama, Abraham, Edwards, Di Meglio, Barbera e Parkes. I big ci mettono poco a risalire la corrente di questo gruppo di piloti e nel giro di una decina di tornate iniziano a occupare le posizioni a loro abituali. Marquez vola in testa in 6 giri, ma Pedrosa lo incalza confermando il suo feeling con questa pista e alle loro spalle si fa largo Lorenzo, il primo dei "non Honda Hrc". Rossi è solido 4°, ma non con il ritmo del compagno, davanti a uno splendido Iannone che con la Ducati regge il passo. La pista è ormai asciutta, il pericolo pioggia scongiurato, e Marquez si prepara alla nona passerella di fila diventando il primo pilota a vincere le prime nove gare della stagione dal 1970, quando Giacomo Agostini ne centrò dieci. Pedrosa non riesce a dargli fastidio e chiude alla sue spalle, con Lorenzo a completare un podio tutto iberico. Molto bravo Iannone, 5°, e da segnalare pure il punto conquistato da Petrucci, 15°, giusto davanti a Bradl, eroe per pochi giri e poi crollato sulla sua pista di casa con il passo del gambero per una scelta sbagliata di molle.


    Massimo Brizzi
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  8. ~Alfred792
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    Bè, parliamone. 9 vittorie su 9. e stavolta è partito dai box, per vincere con più sfizio :omg:
     
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    Non c'è più gusto a seguire le gare. :asd:
     
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    Tra Formula 1 e MotoGP fanno a gara su quale sia diventata più noiosa :asd: .
    In entrambi non c'è più ne passione, ne divertimento a differenza di 5/6 anni fa.
     
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  11. ~Alfred792
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    cazzo state a dì, invece quest'anno sono divertenti entrambe. è vero che alla fine vincono sempre gli stessi, ma ci sono stati bei duelli in motogp, e rossi è tornato quello di un tempo. la formula 1 ho seguito giusto qualche gara ma ho letto anche lì di gare con testa a testa tra piloti.
     
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    Non scherziamo, per favore. Vuoi mettere veramente a paragone questi prendi e fuggi che durano praticamente da quattro anni con i duelli Rossi vs. Gibernau, Rossi vs. Stoner, Rossi vs. Lorenzo?
    Vuoi mettere i mondiali di F1 decisi al fotofinish dal 2006 al 2010 (con l'eccezione del 2009) con i prendi e fuggi di Vettel degli ultimi anni e soprattutto l'immondizia di quest'anno con delle vetture che sembrano delle '500? Dai su, già avevano rovinato tutto con queste schifezze di KERS e DRS, adesso queste carrette.
     
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    Purtroppo ha ragione Mario, quest'anno ci sono bei duelli ma solo nelle retrovie, per le posizioni che contano non ci sono duelli, da una parte Marquez (9 su 9, che cazzo c'è di divertente?) e dall'altra parte la mercdes.... non ci sono più quei duelli mclaren-ferrari o ferrari-renault e via discorrendo... sono campionati monomarca.
     
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    Io quest'anno sto provando a seguire di più la Superbike, ci crederete o no è la stessa cosa: Tom Sykes.
    Rivoglio la MotoGp, dopo la morte del Sic non riesco più ad appassionarmene :cry:
     
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    Gara brutta. :ahsisi:
     
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