Official Topic: Eurocup

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    Ottimo, non è in contemporanea con la Champions e me la vedo pure su Premium :mki: .
     
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    Fanculo.

    Eurocup: Sassari, harakiri croato
    Sorride Cantù, Varese e Roma k.o

    Milano, 06 novembre 2013

    La Dinamo, sopra di 20 al 29', si spegne e perde 94-83 in casa del Cedevita Zagabria. I brianzoli battono il Nymburk, la Cimberio crolla a Valencia e l'Acea cede a Saragozza

    Quarta giornata di Eurocup con quattro squadre italiane impegnate.

    Drake Diener, 14 punti e 7 assist. Ciam/Cast
    Drake Diener, 14 punti e 7 assist. Ciam/Cast

    Cedevita Zagabria (Cro)-Sassari 94-83
    Alla Dom Sportova di Zagabria accade l'incredibile: dopo un match ottimamente interpretato per tre quarti, con punte da +20 a fine terza frazione, è black out per la Dinamo Sassari che incassa un parziale da 26-0 (che poi diventa 32-2) nell'ultimo periodo e perde per 94-83 un match che sembrava già vinto. Apre le danze Suton (ex Biella), il gioco da tre punti di Thomas dice primo vantaggio: 2-5. Buon approccio isolano, Cedevita in scia. Pari di Nurkic a quota 12, spazio a Tessitori, sulla tripla di Caleb Green è +5 Banco e timeout Repesa. Bilan impatta dalla lunetta, dentro Travis Diener, pioggia di triple e scatto biancoblu: 22-27. Devecchi torna sul parquet dopo l'infortunio, Man-Drake la mette dalla lunga per il 22-32 che chiude la prima frazione. Suton tiene in scia i suoi, 8-0 biancorosso, Zagabria a -4 e minuto per coach Sacchetti. Tripla ai 24” per Brian Sacchetti (32-37), coast to coast di Travis Diener, il Cedevita è sotto ma non molla. La Dinamo va veloce e sul 40-49 manda Repesa ancora al minuto. Match ad alto punteggio, incerto e mai scontato. Thomas & Co. reggono bene e al 20' si gira sul 48-55. Cedevita che rientra agguerrito sul parquet, battaglia cestistica, Nurkic per il -5, Drake a ristabilire le distanze (52-59). Il divario tocca la doppia cifra, “Black Jesus” è fattore del match. Il +18 è passivo pesante, sussulto Zagabria (57-72) ma Banco in controllo. Vanuzzo segna il +20, la terza sirena suona sul 62-79. Sembrava ko tecnico, invece Delas e Smith accendono la luce e Sassari, incredibilmente, affonda. La Dinamo non segna più, Zagabria è in fiducia e sulla tripla di Suton è incredibile sorpasso Cedevita: 80-79. Drake Diener spezza il parziale da 26-0 (85-81) a 1' dalla fine ma l'epilogo del folle ultimo quarto biancoblu è la sconfitta sassarese: 94-83. (Giovanni Dessole)
    Zagabria: Smith 20, Suton 17, Ramljak 15
    Sassari: Thomas 21, C. Green 20, D. Diener 14

    Cantù-Nymburk (R. Cec) 88-73
    La FoxTown Cantù consolida il primato in classifica del girone A di Eurocup sconfiggendo nettamente (aveva raggiunto anche il + 21) gli avversari che, almeno alla vigilia, preoccupavano coach Sacripanti :”E' un successo che ci porta vicino al passaggio del turno. Siamo stati bravi nell'eseguire il nostro piano partita” - afferma il coach canturino. Recuperato nell'ultimo momento utile Aradori (5 punti in 13'), le buone notizie per la FoxTown arrivano dalla risposta caratteriale di Ragland (3/4 da due,3/5 da tre, 6 rimbalzie 7 assist in 24') dopo la non brillante prova contro l'Acea in campionato, dall'impatto sulla gara di Stefano Gentile (4/7 da tre) e Roberto Rullo (3/4 da due,2/3 da tre) determinato nel conquistarsi minuti (25') e responsabilità. “Sono felice della mia prestazione ma quello che conta è il successo della squadra” - afferma il giovane abruzzese - “E' presto per pensare al passaggio del turno ma la strada intrapresa è quella giusta”. Prestazioni che mettono in secondo piano le ennesime performance di eccellenza difensiva di capitan Leunen (3/5 dall'arco) e di Cusin. Per contro l'infortunio di Abass (allungamento muscolare) tiene in apprensione lo staff canturino in vista dell'appuntamento di campionato contro la Sidigas.
    Cantù: Ragland 19, Gentile 18, Leunen 13
    Nymburk: Page 16, Hruban 13, Rancik 12

    Valencia (Spa)-Varese 98-64
    Pesante sconfitta esterna per la Cimberio sul campo di una delle favorite per il successo finale dell’Eurocup. Valencia travolge una Varese troppo tenera in difesa e mai in grado di nascondere il gap fisico nei confronti della squadra di Perasovic (eloquente il 127-49 nella valutazione statistica). La squadra di Frates paga la serata non felice dal perimetro (6/23 da 3) e non riesce mai a snidare la difesa spagnola, che trova soluzioni sempre ad alta percentuale sia da sotto che da fuori (65% da 2 e 54% da 3). Ora la Cimberio dovrà sfruttare i prossimi impegni casalinghi contro Ulm e Lubiana per provare a risalire la china dall’attuale ultimo posto, ma le chance di qualificazione sembrano piuttosto limitate. Varese parte forte sull’asse Clark-Hassell (6-12 al 5’), il secondo fallo di Polonara però toglie impeto ai lombardi e Valencia cambia marcia allungando la difesa. Armi scariche dall’arco per la Cimberio (1/9 da 3 nei primi 20’ contro il 7/15 dei padroni di casa) mentre gli spagnoli colpiscono a raffica con Lafayette e Aguilar. Il pressing toglie lucidità alla manovra della squadra di Frates, mentre una pioggia di 6 triple consecutive fa progressivamente precipitare Varese (26-14 al 12’) fino al doppiaggio sul 34-17 del 14’. Col ritorno di Ere la Cimberio alza la qualità del gioco e le incursioni di Coleman riducono il gap (40-30 al 18’). Ogni sbavatura ospite viene punita a caro prezzo dalla squadra di Perasovic, che trova protagonisti a rotazione (Doellman nel finale del secondo quarto, Sato in avvio di ripresa) per chiudere i conti sul 53-31 del 22’. E con Varese che spara nuovamente a salve Valencia dilaga in progressione (80-47 al 33’) raggiungendo anche 36 lunghezze di scarto nel minuto conclusivo di una gara a senso unico. (Giuseppe Sciascia)
    Valencia: Doellman 26, Aguilar 16, Lafayette 13, Van Rossom 13
    Varese: Colema 14, Hassell 11, Clark 9

    Saragozza (Spa)-Roma 74-68
    La sindrome dell'ultimo possesso colpisce ancora. Dopo Avellino e Cantù in campionato, stavolta gli errori che condannano la Virtus alla seconda sconfitta in EuroCup, arrivano dalla lunetta a 16'' dalla fine. Quando lo 0/2 di Goss, vanifica il possibile pareggio consegnando al Cai Saragozza il possesso del +4 che chiude di fatto la partita. Al Pabellon Principe Filipe finisce dopo 40 minuti di inseguimento in cui Roma era riuscita pure a rimontare uno svantaggio di 12 punti, ma dilapidando nel finale i possessi chiave di una gara in cui la spedizione di Dalmonte soffre, e non poco, a rimbalzo (38 a 29) il confronto con i lunghi spagnoli. I problemi della Virtus iniziano dal perimetro con gli esterni del Cai bucano sistematicamente la difesa romana, trasformando i ripetuti blitz nel pitturato in giochi facili facili per i lunghi. Non è un caso, d'altra parte, che dei 21 punti messi a segno nei primi 10 minuti dal Saragozza ben 15 arrivino dalle mani di Shermardini (8) e Jones (7). Mentre dall'altra parte, a una difesa non certo impeccabile, si somma pure una serata decisamente no al tiro dell'Acea (3/14 dal campo nel primo periodo). Quanto basta per spiegare il -12 da incubo (21-9) che chiude la frazione. Preludio di una gara tutta in salita, che continua a recitare il suo copione a senso unico fino al giro di boa del del secondo quarto (29-17 e ancora +12 per il Cai). Grazie anche all'impatto di Moraschini (4 punti, con 3 assist e 3 falli subiti), anche Hosley da segnali di vita: 7 punti in un amen che completano la rimonta di Roma sul 31-31 con un parzialone di 14-2. Prima che la tripla di Llompart mandi le squadre al riposo sul 34-31. Poi la gara diventa un corpo a corpo. In un terzo quarto in cui Roma centra di nuovo il pareggio con Mbakwe sul 38-38, mentre gli spagnoli continuano a dominare nel pitturato dove Shermadini (salito a 14 punti) continua a fare il bello e il cattivo tempo. Compensato dalle iniziative di Goss, che ritrova la via del canestro insieme a Taylor (12 punti in due nel periodo), con Baron (salito a 12 punti) che alterna il tiro alle giocate per i lunghi. Risultato: primo vantaggio della partita sul 49-51 a 1'40'' dalla sirena. Che, dopo i canestri di Sanikidze e Rudez, fissa il punteggio sul 54-51 che lascia le cose invariate (+3 Saragozza) rispetto al secondo periodo e la storia della gara ancora tutta da scrivere. Ancora con Sanikidze il Cai scappa di nuovo fino al +7 (60-53), Ignerski e Eziukwu tengono Roma in scia. Fino al nuovo vantaggio (64-66) firmato da Hosley. Che non basta per evitare la sconfitta. (Antonio Pitoni)
    Saragozza. Jones 17, Shermadini 15, Sanikidze 12
    Roma: Baron 14, Hosley 11, Ignerski 11

     
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    Ma come cazzo si fa a perdere una partita già stravinta? Che rabbia.
     
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    Eurocup girone A: Cibona Zagabria (ospita Cantù mercoledì alle 18)
    Il Cibona (5° con 4-3) ha vinto una partita durissima sul Mega Vizura in Lega Adriatica, superandolo 98-96 dopo un supplementare. 22 punti a testa per la stellina Saric (7/7 da due, 10 rimbalzi, 4 assist, in campo 43 minuti) e l’ex livornese Marin Rozic (8/14 dal campo, 7 rimbalzi, 3 assist), molto bene anche l’ex senese Matt Janning, che è stato tra i migliori realizzatori con i suoi 20 punti (8/13 al tiro) più 5 rimbalzi. Da segnalare anche la doppia-doppia del playmaker Blassingame, autore di 19 punti con 7/15 al tiro e 10 assist. Per gli ospiti da segnalare la prova monstre di Varda (33 punti con 8 rimbalzi in 28 minuti), i 20 con 12 rimbalzi di Nemanja Radovic e gli 8 punti con 12 assist di Vasilije Micić (play-guardia del 1994 già in odore di NBA).

    Eurocup girone B: Charleroi (a Sassari mercoledì alle 20.30)
    Netta vittoria di Charleroi su Anversa, risultato che in classifica vuol dire terzetto in vetta alla classifica (con queste due formazioni più Aalst con un record di 5-2). Lo Spirou si è imposto per 79-62 grazie ai 19 punti di Demond Mallet (5/9 da fuori, specialità della casa), ai 17 dell’ex Montegranaro Wen Mukubu (7/13 in 22’) e 14 dell’ex canturino Mohamed Abukar 4/10 al tiro n 26’). Dall’altra parte inutili i 14 con 8 rimbalzi (ma 3/7 al tiro e 7/13 ai liberi) di Frank Turner, come i 13 di Moors.

    Eurocup girone C: Ulm (a Varese mercoledì alle 20.30)
    Punteggio e ritmo alto nella vittoria di Ulm (6° con 5-3) su Riesen (104-99), con tutti gli uomini impiegati andati a segno e cinque in doppia cifra da una parte e dall’altra. Per i vincitori 19 punti di Edgar Sosa (visto a Biella e non a Montegranaro per colpa di un orribile infortunio), che in 24’ ci ha messo anche 6 assist e 3 rimbalzi oltre al 6/8 dal campo. 16 punti per Cameron Long (con 4 assist), 12 ciascuno per Daniel Theis, Keaton Nankivil e un altro ex biellese, Trent Plaisted (6/7 al tiro e 6 rimbalzi). Dall’altra parte 24 punti per Calvin Harris, doppia-doppia per Michael Stockton (17 punti, 11 assist), 10 punti con 4/6 per Mario Stojic (ex Treviso).

    Eurocup girone D: Bonn (a Roma martedì alle 20:45, diretta Eurosport 2)
    Grande vittoria esterna per Bonn (in testa con 7-1 insieme ad Artland Dragons e Bayern Monaco), che ha concesso il primo k.o. stagionale a Berlino 94-74) sul campo degli Skyliners Francoforte (89-67), giudicati da quattro uomini in doppia cifra e uno strabiliante 13/22 da tre. 19 punti con 7/8 dal campo in 21’ per Ryan Brooks, bene anche Benas Veikalas (18 in 22’ con 4/4 dal campo), Tony Gaffney (13 in 25’ con 4/9) e 11 in soli 9’ per il 2’15 23enne Enosch Wolf (con 3/4 da tre). Per Jared Jordan solo 5 punti con 1/6 ma 10 assist e nessuna palla persa.

     
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    Annamo bene.

    Eurocup, Roma non c'è: Bonn passeggia al PalaTiziano

    ROMA, 12 novembre 2013

    Finisce 75-85, è la terza sconfitta in Europa per i ragazzi di Luca Dalmonte nell'ultima di andata della prima fase. Partiti alla grande con un parziale di 11-0, poi è un disastro contro i tedeschi con rimonta finale dopo essere stati a lungo sotto di 20 punti

    Jordan Taylor contrastato da McCray. Ciam/Cast
    Jordan Taylor contrastato da McCray. Ciam/Cast

    Acea Roma-Telekom Bonn 75-85 (18-13, 33-48; 50-68)
    Due sussulti e poco più. Per una Virtus che pure comincia bene ma che, ancora una volta, non porta a termine l'opera. Con l'allungo di inizio partita e il tentativo di reazione in avvio di terzo periodo, che non possono bastare ad evitare la terza sconfitta in Eurocup, la seconda in casa, contro i tedeschi di Bonn 75-85. Che complica il cammino dell'Acea verso la qualificazione ad un prossimo turno, tornato tutto in discussione al giro di boa del primo turno.

    11-0, MA POI...
    — Eppure Caserta sembra subito una lezione acquisita. L'impatto della Virtus sulla partita, d'altra parte, è un assolo in crescendo che sorprende i tedeschi. E il parziale di 11-0, con un Bobby Jones fresco di rinnovo contrattuale subito sugli scudi, sembra l'inizio migliore che Dalmonte potesse auspicare. Aggressiva in difesa, altrettanto a trasformare contropiedi e transizioni nel primo allungo pesante della gara. Per mettere subito le cose in chiaro. Situazione a senso unico che regge fino a metà frazione, quando Bonn si risveglia dal torpore e inizia a recuperare gioco in attacco, ma soprattutto in difesa. Contenendo le perdite sulla sirena del primo quarto (18-13 per la Virtus) per iniziare, nel secondo, una lenta ma inesorabile rimonta. Quando le triple di Veikalas (già 15 punti all'intervallo) iniziano a fare la differenza e, anche nel pitturato, le palle per Gaffney e McLean sono sempre una buona alternativa al tiro pesante. il pareggio arriva al 15' sul 29-29. Merito anche di una difesa, a tratti a zona, che spegne lentamente l'attacco di Roma. Che torna negli spogliatoi sotto di 15 punti (33-48) all'intervallo. La Virtus ci riprova in avvio di terzo periodo. Reagendo con un parziale di 9-0 che riduce lo svantaggio sotto la doppia cifra (-9 sul 44-53). Ma il remake del primo quarto, dura decisamente meno.

    SOTTO DI 20
    — Con i tedeschi bravi a distribuire sforzi ed energie, bilanciando l'azione offensiva e quella difensiva. Ma, soprattutto, distribuendo su tutto il quintetto iniziative e punti senza strafare. Quanto basta per toccare due volte il +20 del nuovo massimo vantaggio (44-66 prima e 48-68 poi), prima della sirena che fissa sul 50-68 il parziale della terza frazione. La storia di un ultimo quarto senza particolari sussulti, si spegne insieme ai timidi tentativi di rimonta di Roma. Che sembrano affidati più ad iniziative personali che alla costruzione di un gioco organico. Il grande assente, stasera, nella prestazione dell'Acea.

     
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    Eurocup, è gran Cantù
    Sassari va, Varese cade

    Milano, 13 novembre 2013

    I brianzoli vincono sul campo del Cibona Zagabria con un'eccellente prova al tiro. I sardi facili sullo Charleroi, i lombardi crollano nel finale in casa con l'Ulm

    Si completa la quinta giornata di Eurocup che nell'anticipo di ieri aveva visto Roma sconfitta in casa dal Telekom Bonn.

    Pietro Aradori, 20 punti e 6 assist. LaPresse
    Pietro Aradori, 20 punti e 6 assist. LaPresse


    Cibona Zagabria (Cro)-Cantù 79-88
    Prosegue senza sosta la corsa al vertice della Foxtown in Eurocup. La squadra di Sacripanti espugna con autorità il cambio della nobile decaduta Cibona e porta a quota 7 la sua serie di vittorie consecutive tra Italia ed Europa. Ottima prestazione balistica per i lombardi, con un ispirato Aradori (3/6 da 2, 3/6 da 3, 5/6 ai liberi e 6 assist) a mettere in ritmo il compagno di reparto Jenkins (5/7 da 3) per il brillante 12/24 complessivo dall’arco. Così Cantù consolida il primato solitario del girone A, e a metà del cammino della regular season condivide con l’Unics Kazan il record immacolato (i brianzoli e la squadra di Andrea Trinchieri restano le uniche due imbattute tra le 48 partecipanti all’Eurocup). “Sono felice per la qualità e l’intensità del gioco espresso - commenta Pino Sacripanti - Abbiamo avuto uno svarione all’inizio del secondo periodo quando ci è uscito qualche tiro, ma la qualità difensiva mostrata negli ultimi due quarti mi ha veramente soddisfatto”. Scintillante l’avvio della Foxtown che colpisce a raffica con Jenkins (4-12 al 2’) e macina gioco con grande efficacia (66% da campo al primo intervallo) con Ragland e Aradori che incrementano progressivamente il gap (12-22 al 7’, 16-30 al 10’). Passaggio a vuoto lombardo in avvio del secondo quarto con l’ex trevigiano Kus a suonare la carica per i croati (27-32 al 13’). Il Cibona mette anche la freccia con Saric (37-36 al 17’) ma 4 triple consecutive firmate da Leunen, Rullo ed Aradori ridanno l’inerzia a Cantù alla pausa lunga (42-48 al 20’). Dopo l’intervallo la zona 1-3-1 proposta da Sacripanti chiude meglio gli spazi e le ripartenze sull’asse Ragland-Uter rilanciano la fuga ospite (49-58 al 25’). L’ultimo sforzo dei croati lo firma l’ex senese Janning (64-70 al 33’) ma due triple di Aradori e Jenkins chiudono i conti. (Giuseppe Sciascia)
    Zagabria: Janning 18, Zizic 16, Junakovic 11.
    Cantù: Aradori 20, Jenkins 15, Ragland 14

    Sassari-Charleroi (Bel) 94-78
    Sassari batte Charleroi e piazza un importante tassello nella sua rincorsa per la qualificazione al turno successivo di Eurocup. I cugini Diener scrivono 5-4 sul tabellone, Charleroi si affida alle sue torri, quattro in fila dell'ex Caleb Green lanciano il primo allungo e il sottomano di Man-Drake dice 11-6. Mini break da 5-0 belga e parità, punto a punto e alternanza in testa. Drake Diener però ha la mano rovente e sul 24-18 manda Bozzi al timeout. Devin Green tiene in scia i suoi, il libero di Johnson chiude alla prima sirena sul 29-23. Tecnico al centro di Chicago, fiscalismo arbitrale, Marques Green e Mallet si sfidano con profitto dalla lunga, Abukar sorpassa dai 6.75 (37-38) ma nessuna delle due formazioni riesce a dare la spallata e scattare. Stoppone di Johnson e all'intervallo è 49-47. Il ritmo rallenta, si gioca spesso in lunetta, i punteggi restano bassi, Beghin pareggia a quota 54, tripla di Ala-Diener (+4 Sassari), Charleroi non molla la presa, Travis Diener risolve alla sua maniera (65-58), sulla penetrazione di Devecchi è minuto Charleroi. Thomas allunga sino al +11 e sul 71-60 è terza sirena. Xona belga, Drake Diener è killer dall'arco (81-67) e il Banco prova a dare la spallata: sulla tripla di Travis e 84-69 a 4' dalla fine. Quinto fallo di Watkins, la Dinamo è in pieno controllo e chiude senza patemi sul 94-78. (Giovanni Dessole)
    Sassari: D. Diener 23, C. Green 19, Thomas 15
    Charleroi: Mallet 18, Watkins 14, D. Green 13

    Varese-Ulm (Ger) 77-78
    Stop in volata per la Cimberio che si fa infilzare in un finale a fari spenti dal solido Ulm, capolista solitaria del girone C. Terza sconfitta in fila per Varese, ancora priva di Coleman (possibile ricorso al mercato se domenica non giocherà con Brindisi?) e penalizzata dalla serata no degli esterni (9/32 da 3 con 1/8 per Clark). Dopo il complessivo meno 65 tra Valencia e Sassari la Cimberio mette in campo la giusta intensità con un tonico Polonara a siglare il 12-9 del 6’. Varese ci mette energia ma le mani sono fredde (3/13 da 3 a metà gara) e l’ex biellese Sosa tiene in scia Ulm (18-17 al 10’). Il buon impatto offensivo di De Nicolao dà gas ai padroni di casa (27-21 al 13’), ma la squadra di Frates è troppo tenera dentro l’area e la coppia Clyburn-Plaisted banchetta a rimbalzo d’attacco (31-33 al 16’). La sostanza del veterano Scekic (6/7 da 2 e 6 rimbalzi in 15’) garantisce profondità all’attacco e la Cimberio sorpassa a metà gara (40-37 al 20’). Nel secondo tempo i lombardi proteggono meglio il ferro, e trovano energia sull’asse De Nicolao-Clark, provando la fuga (66-57 al 28’) con una fiammata di Dusan Sakota. Varese stacca la spina in retroguardia e le fiondate di Long (11 in fila) riportano il match in parità a quota 68 al minuto 33. Poca lucidità e tante forzature per l’attacco di casa (6 punti in 8’40” del quarto periodo) che perde fluidità nella circolazione di palla; Ulm allunga con Sosa e Plaisted (72-76 al 38’), Clark ci mette una pezza e una tripla di Ere fa esultare Masnago (77-76 a meno 38”). Sul possesso successivo Long fa solo 1-2 ai liberi (77 pari a meno 30”), De Nicolao forza da 3 a meno 15” e la guardia statunitense fa ancora 1-2 sul fallo a metà campo (77-78 a meno 13”). L’ultimo assalto di Ere è cortissimo e Varese è a un passo dall’eliminazione.
    Varese: Scekic 14, Clark 13, Polonara 12.
    Ulm: Long 21, Clyburn 17, Sosa 10

     
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    E se fosse l'anno di Cantù?
    Nessuna italiana meglio in Eurocup

    Milano, 15 novembre 2013

    Il 5-0 ottenuto da Cantù nelle gare di andata della regular season è un record mai fatto registrare da squadre italiane, e anche in campionato la Fox Town ha già dimostrato il suo valore, con quattro vittorie in cinque partite

    Non c’è mai stata, nell’Eurocup moderna, una squadra italiana partita così bene. Il 5-0 ottenuto da Cantù nelle gare di andata della regular season è certamente un messaggio positivo, in un panorama generale che vede anche Sassari e Roma ancora in lotta per un posto nelle prime tre, mentre Varese (con una sola vittoria e già due k.o. casalinghi) ha un piede e mezzo fuori. I brianzoli non ottengono per caso questi risultati (9-1 considerando anche il campionato). La Fox Town è una formazione assolutamente quadrata, costruita mettendo ogni giocatore al posto suo, riempiendo le caselle del roster con gli uomini giusti nel ruolo più congeniale, non solo nella scelta degli stranieri (Jenkins e Uter su tutti), ma anche investendo sul passo avanti in carriera di Stefano Gentile e provando a “recuperare” per l'alto livello italiano un classe 1991 come Roberto Rullo. Tutto questo è segno di buon senso, preparazione e soprattutto idee chiare.

    Joe Ragland in azione. LaPresse
    Joe Ragland in azione. LaPresse

    83 PUNTI IN QUATTRO GARE SU CINQUE — In Europa la squadra allenata da Pino Sacripanti ha segnato almeno 83 punti in quattro gare su cinque, limitandosi a 77 in occasione della vittoriosa trasferta di Le Mans, dove il successo è stato costruito soprattutto nella metà campo difensiva (35% da due e 65 punti concessi ai francesi in casa loro). Diverte per la sua energia, e anche perché si sa cosa aspettarsi da realizzatori come Joe Ragland e Pietro Aradori, due che hanno talento e killer instinct. Il playmaker americano ex Murcia sta sfidando anche la logica con le sue percentuali in Eurocup (oltre il 60% da due, 52% da fuori e 88% ai liberi) per 16.4 punti conditi da 4.8 assist. Ragland, classe 1989, è nel pieno di quel processo che può portarlo a essere un giocatore di primo piano in Europa, se continuerà ad avere questa continuità di rendimento e a mantenere un'invidiabile fiducia quando si tratta di prendere (e mettere) tiri importanti.

    ARADORI IN CRESCITA — Quanto ad Aradori, pure lui ancora con buoni margini di crescita con i suoi 25 anni, è sempre meno “solo” un realizzatore e sempre più un uomo squadra. Non è mai stato uno stopper e probabilmente mai lo sarà, ma questo ragazzo sta completando il suo modo di giocare per essere un leader vero, a tutto tondo. I numeri parlano per lui: Mvp della prima giornata di Eurocup con 36 di valutazione, 28 punti, 6 rimbalzi e 3 assist contro gli Artland Dragons, i 20 realizzati nell'ultima vittoria, quella in casa del Cibona Zagabria (con 6/12 al tiro, 6 rimbalzi e altrettanti assist) hanno dimostrato ancora una volta che sa mettere in campo qualità, quantità e anche una certa dose di carica emotiva.Pietro, insomma, non è più una promessa, è un giocatore vero, uno sul quale puoi contare nei momenti che contano. E dal punto di vista tecnico ben si sposa col momento attuale della pallacanestro, dove esterni fisicamente forti come lui (grazie alla parte alta del corpo, soprattutto, può tirare sempre in controllo e sulla testa del marcatore) hanno ampia libertà e possono giocare molti possessi anche partendo spalle a canestro.

    IN CAMPIONATO — L'efficacia di Cantù si è vista e bene anche in campionato, dove il record parla chiaro (4-1) e la coerenza tecnica espressa da Aradori e compagni rischia di essere un valore aggiunto dall'enorme peso specifico. Cantù ha perso una sola volta, a Sassari contro una potenziale contendente al titolo, giocando una signora partita per almeno tre quarti, virando in testa alla boa del 30'. Un bel segnale. In casa vince e convince: così è stato contro Pistoia e Pesaro, due formazioni da “regolare” senza discussioni, e anche contro una Avellino partita a singhiozzo ma certamente formazione ambiziosa.L'incognita sul futuro, a questo punto, può addirittura diventare un atout: è l'ultimo giro di valzer per questa proprietà, c'è l'entusiasmo genuino del tifo canturino e c'è la leggerezza del giocare senza aver mai avuto (e probabilmente avere mai) l'etichetta dei favoriti addosso. Un mix potenzialmente esplosivo per gli avversari. Ora arriva il derby lombardo di Cremona, subito dopo gli scontri contro Siena (in casa) e Brindisi (fuori), ovvero due delle formazioni che al momento si dividono il primo posto in classifica (l'altra è Bologna).

    RISPOSTE — Sono tre giornate che non daranno risposte definitive ma certamente indicazioni importanti. E se Cantù arriverà a giocarsi le prime posizioni al derby contro la favoritissima EA7 Emporio Armani Milano a ridosso del Natale (il 22 dicembre, una settimana prima giocherà a Varese) potrebbe costruirsi un capitale di autostima che poi sarebbe difficile scalfire. Proprio l'autostima e la chimica tra squadra e ambiente sono stati ingredienti fondamentali delle formazioni che nella passata stagione hanno a lungo sbaragliato i pronostici (non solo la vincente Siena, ma anche le ottime Roma e Varese). E se fosse l'anno di Cantù?

     
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    Eurocup Girone A: Artland Dragons (ospita Cantù mercoledì alle 19.30)
    I tedeschi perdono la vetta della classifica dopo la sconfitta 89-74 sul campo degli Skyliners Francoforte di coach Gordie Herbert. Mattatore della serata è stato Andy Rautins con 24 punti, 6/9 da tre, 8 assist e 5 rimbalzi; in doppia cifra anche Danilo Barthel (18 con 8/10), e a quota 11 Jacob Burtschi (3/6 da tre, 9 rimbalzi e 3 assist) e Jarred DuBous (anche 5 assist nei suoi 17’). Per i Dragons (ora 7-2), 20 con 7 rimbalzi di Lawrence Hill, 11 con 7 rimbalzi e 3 assist per Brandon Thomas, in evidenza anche David Holston (5/12 in 22’ ma 5 perse) e Michael Wenzl (3/4 al tiro e 4/5 ai liberi in 19’).

    Eurocup Girone B: Oldenburg (a Sassari mercoledì alle 20.30)
    Il fanalino di coda Wurzburg non può assolutamente nulla contro Oldenburg (7-1), che vince 79-60 in trasferta e manda cinque uomini in doppia cifra guidati da Julius Jenkins (19 con 5/5 da tre in 23’). Molto bene anche Dru Joyce (16 con 3 rimbalzi e 4/7 da tre in 28’), in evidenza l’ex promessa Nemanja Aleksandrov (14 con 5 rimbalzi in 29’), mentre Rickey Paulding e Chris Kramer portano il loro mattoncino con 10 punti a testa. Per Andrea Crosariol 3 punti e 3 rimbalzi in 18’. Tra i padroni di casa 16 per Ricky Harris.

    Eurocup Girone C: Olimpia Lubiana (a Varese mercoledì alle 20.30)
    Un canestro pazzesco allo scadere di Jakov Vladovic regala la vittoria 78-76 a Lubiana sul campo del Buducnost. Prodezza a una mano praticamente da fuori campo allo scoccare della sirena, vedere per credere! Per l’Olimpija si tratta della seconda vittoria in Lega Adriatica in 8 giornate: top scorrer l’ex Virtus Bologna Gailius (21 punti con 10/17, 5 rimbalzi), bene anche Alen Omic con 17 punti e 9 rimbalzi in 24’. Tra i padroni di casa (5-3) 16 punti a testa per l’ex pesarese, casertano e senese Akindele (11 rimbalzi, 3 stoppate) e per Vladimir Mihailovic (6/6 al tiro in 19’).

    Eurocup Girone D: Gravelines (ospita Roma mercoledì alle 20)
    I nord-transalpini continuano a navigare in cattive acque in campionato: contro il Villeurbanne è arrivata la quinta sconfitta in 7 gare (64-69), e la squadra fa parte del groppone tra undicesimo e quindicesimo posto insieme a Roanne, Le Havre, Chalon sur Saone e Pau-Lacq-Orthez. Per il Gravelines, crollato nell’ultimo quarto (9-16 il parziale) 14 punti di Souleyman Diabate (con 5 assist), 13 di Marcus Lewis (5 rimbalzi) e 10 di Cyril Akpomedah (autore di una doppia-doppia con 10 rimbalzi). Per il Villeurbanne (3-4), top scorer Thomas Larrouquis con 15 punti.

     
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    Eurocup: Aradori esalta Cantù
    Sassari va, Roma e Varese k.o

    Milano, 20 novembre 2013

    Sesto centro consecutivo per i brianzoli che vincono in Germania contro gli Artland Dragons con 29 punti (7/9 da 3) dell'azzurro

    Sesta giornata di Eurocop con quattro squadre italiane impegnate

    Per Aradori 29 punti con 7/9 da 3. Ciam/Cast
    Per Aradori 29 punti con 7/9 da 3. Ciam/Cast

    Artland Dragons (Ger)-Cantù 68-81
    Continua l'eccellente percorso dei brianzoli in Eurocup: sesta vittoria in altrettante gare disputate, passando sul campo dei tedeschi (terzi in campionato) dopo una gara estremamente fisica. Inizio con grandi percentuali da entrambe le parti, che giustificano il punteggio molto alto nei primi 10' (26-30), con Cantù brava ad allungare con le triple di Leunen e Jenkins e poi ad alzare l'intensità difensiva per mettere le mani sulla partita, tanto da costruire un +14 (51-37) grazie alla mira di Pietro Aradori (7/9 da 3 alla fine) e Joe Ragland (che chiude anche con 7 assist). Cantù ha riproposto la zona allungata già vista in occasione della partita di campionato a Cremona, dove non riuscì a completare la rimonta, mentre in questo caso è stata utile per costruire quel margine che poi la squadra di Sacripanti ha saputo gestire. Dopo l'intervallo, i Dragons hanno decisamente alzato il volume in termini di intensità fisica, e Cantù ha attaccato con meno lucidità, cercando sempre di penetrare e andare al ferro e perdendo qualche pallone di troppo (alla fine saranno 13 contro le sole 7 dei padroni di casa). I padroni di casa arrivano fino a -4 con due schiacciate di Grunheid (58-62), ma nell'ultimo quarto a fare la differenza ci pensa Pietro Aradori: prima permette ai suoi di riallungare (61-71), poi chiude la partita con un personale 6-0 fatto di due triple che fissano il punteggio finale sul +13 per la Fox Town, ormai a un passo dalla qualificazione alla seconda fase. (Pietro Scibetta)
    Artland: Thomas 13, Holston 11, Frease 10
    Cantù: Aradori 29, Ragland 13, Leunen 12

    Sassari-Oldenburg (Ger) 82-74
    Importante successo in prospettiva qualificazione per la Dinamo: il Banco di Sardegna batte Oldenburg (82-74), si porta sul 2-0 nei confronti diretti con i tedeschi e prosegue la sua rincorsa europea. Oltre due minuti di applausi e un minuto di intenso silenzio al PalaSerradimigni, momento di toccante ricordo in memoria delle vittime del ciclone Cleopatra che ha devastato l'Isola. Zona Oldenburg, la tripla di Drake Diener dice 9-7, la bimane di Crosariol vale il +3 Oldenburg. Secondo fallo di Johnson, clima surreale in piazzale Segni, break da 7-0 tedesco ma sul canestro del capitano biancoblu allo scadere è 20-21. Sull'allungo tedesco (28-32), è timeout Sacchetti. Man-Drake estrae due perle dal cilindro dei 6.75 e si passa sul 34-32. All'intervallo è 34-36. Oldenburg avanti, Dinamo a inseguire. Il 40-40 è di Caleb Green, Crosariol si fa sentire in area colorata, stoppata di Johnson su Paulding ed è scatto biancoblu: 46-42. Quarto fallo a Johnson e tecnico alla panchina, parziale ospite da 7-0 (46-49), gara che non trova ancora un padrone. Quintetto basso con tre italiani in campo per Meo Sacchetti, Brian ne mette cinque in fila (55-51), 0/2 Kramer e alla terza sirena è 55-51 Dinamo. Tripla di Kramer, risposta di Vanuzzo e 60-54 per i sardi. Magia di Drake a lanciare la volata sassarese (69-60), quinto fallo di Aleksandrov, Oldenburg a -6 a 2' dalla fine, Dinamo ok in lunetta e in gestione sino al 40'. (Giovanni Dessole)
    Sassari: D. Diener 21, C. Green 17, Johnson 13
    Oldenburg: Crosariol 14, Aleksandrov 11, Joyce 11, Kramer 11, Paulding 11

    Varese-Olimpia Lubiana (Slo) 82-83 d.t.s
    Neanche un Clark in furore agonistico con 13 punti di fila nell’ultimo quarto ferma la discesa di una Cimberio ormai sull’orlo del precipizio e giunta alla quinta sconfitta consecutiva. Questa volta a espugnare Masnago è stata l’Olimpija Lubiana che, guidata dal lituano Gailius (4/8 nelle triple e 29 di valutazione), vince dopo un tempo supplementare. Eppure con Coleman addirittura in quintetto, dopo quindici giorni di lamentele per un presunto infortunio alla caviglia, e subito capace sia di battere in uno contro uno l’avversario che di bucare la retina con una tripla (11 punti in 8’) e con un Polonara che appariva un po’ più efficace rispetto alle ultime uscite, Varese era partita sul +15 (21-6). Nel secondo quarto, però, i problemi di un formazione in affanno emergevano tutti. Così, quando l'ex bolognese Gailius scuoteva Lubiana con una serie di percussioni e Drobnjak faceva valere le sue doti tecniche, per Varese era di nuovo notte fonda. Con un 15-2 al rientro dall’intervallo lungo, Lubiana guadagnava un vantaggio in doppia cifra (38-49 al 24’30”). Al quintetto di Frates non sembrava bastare un commovente Ere per uscire dalle sacche di una crisi ormai conclamata (50-54 al 30’) perché il giovane Omic (m. 2.17, 1992) dentro l’area faceva valere le sue lunghe leve contro uno Scekic sempre meno reattivo in chiave difensiva e un Hassell di nuovo nella sua versione peggiore (1/6 al tiro in 16 minuti caratterizzati solo da 5 falli). Ancora nell’ultimo quarto le solite conclusioni dell’efficace lituano Gailius non sembravano dar scampo a Varese. D’improvviso, però, la fiammata d’orgoglio dei biancorossi, con Clark in gran spolvero, che valeva l’extra-time. Qui una tripla di De Nicolao a -31 secondi non riusciva a fare la differenza perché il solito Gailius approfittava di una brutta giocata varesina con palla persa di Sakota per scagliare dall’angolo la conclusione del sorpasso definitivo.
    Varese: Clark 23, Ere 22, Coleman 14
    Lubiana: Gailius 31, Omic 15, Joksimovic 9

    Gravelines (Fra)-Roma 74-64
    La sindrome dell’ultimo quarto, stavolta, colpisce Roma a 5’ dalla sirena. Quando la tripla di Hosley ha appena riportato avanti la Virtus (57-58) dopo aver rimontato uno svantaggio di 8 punti. E, come nel remake di un film già visto, la luce si spegne all’improvviso: break di 10-0 che fa volare il Gravelines sul +9 (67-58). Titoli di coda anticipati su una partita, tutto sommato, equilibrata per 35’, che i francesi si aggiudicano consolidando la leadership nel girone. Titoli di coda anche sull’Eurocup dell’Acea? Il verdetto della matematica ancora non c'è, ma ora la missione è ai limiti dell'impossibile. Eppure, l’inizio era stato positivo. Segnato da una lunga fase di studio fino al giro di boa del primo quarto. Quando, con il tabellone bloccato sul 7-7, Roma prova a scappare con un break di 6-0 scritto a quattro mani in sequenza dalla tripla di Jones e dal gioco da 3 punti di Hosley che è partito anche stasera dalla panchina, come successo domenica in campionato contro Bologna. Strappo ricucito in un amen dai padroni di casa che trovano in Camara e Holland punti e sostanza per fermare la fuga della Virtus, capace comunque di chiudere in vantaggio (15-17) il primo periodo. I primi problemi, per il quintetto di Dalmonte, iniziano nella seconda frazione. Quando, al tiro pesante, il Gravelines comincia ad aggiustare la mira. E’ un break di 8-0, d’altra parte, a spezzare l’equilibrio (25-25 al 15’) grazie a due triple in sequenza di Johnson e Holland che spingono i padroni di casa sul +6 (31-25) del massimo vantaggio. Momento di massima difficoltà per la Virtus, che trova in Moraschini l’uomo della provvidenza: 8 punti, con 4/4 dal campo, 2 rimbalzi, 2 recuperi e un assist, tutto nel secondo quarto (chiuderà a quota 10). Prima che Goss limiti i danni fermando il cronometro sul 35-31 che chiude il primo tempo. Situazione di sostanziale equilibrio che regge fino a metà del terzo quarto. Quando il Gravelines tenta di nuovo l’allungo. Scappando, grazie a un break di 7-0 fino al +8 (50-42) del nuovo massimo vantaggio. Ma Roma c’è ancora. E riacciuffa il pareggio (50-50) con un controparziale di 8-0 firmato da Baron, Eziukwu e Hosley. Prima di tornare due volte in vantaggio con le triple Taylor (52-55) e Hosley (57-68). Ultimi segnali di vita, prima di arrendersi all’affondo decisivo dei padroni di casa. (Antonio Pitoni):
    Gravelines: Camara 20, Johnson 15, Akpomedah 11
    Roma: Hosley 16, Taylor 12, Moraschini 10

     
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    Eurocup Girone A: Le Mans (a Cantù mercoledì alle 20.30)
    I francesi vincono la sesta gara su 8 in campionato (al momento occupano il 2° posto con Orléans), trionfando nel derby della Loira in casa dello Cholet. Gara tiratissima tra due formazioni appaiate in classifica alla palla a due, e risolta solamente nel finale dalla squadra di J.D Jackson. Con un eccellente Joao Paulo Batista a ispirare i compagni (14 con 6/11, 7 rimbalzi e 2 assist in 23’ per il centro brasiliano), Le Mans è riuscita a prevalere prendendosi il vantaggio decisivo con un break di 7-0 per mano dell’ex canturino (e trevigiano) DaShaun Wood (9 con 3/6 al tiro in 24’) e di un altro ex del nostro campionato (Virtus Bologna e Cremona) come Reyshawn Terry (13 con 6/9 al tiro e 9 rimbalzi in 27’). Nel finale, i tiri liberi di Vaughn Duggins fissano il 61-58 per gli ospiti, dopo il -1 realizzato da Terrell Stoglin (top scorer di Cholet con 21 punti).

    Eurocup Girone B: Bilbao (ospita Sassari mercoledì alle 20.30)
    Continua la crisi nera in campionato per Bilbao (1-6), battuta a domicilio dall’Unicaja Malaga per 75-68. I padroni di casa hanno concesso troppo a rimbalzo (12 offensivi per soli 17 catturati sotto al proprio canestro), e soprattutto Malaga ha saputo guadagnarsi 30 tiri liberi (mettendone 25), facendo la differenza proprio lì. Per la squadra di Joan Plaza hanno segnato tutti tranne Mindaugas Kuzminskas (5’ per lui), per Bilbao inutili le doppie cifre di Kavaliauskas (14 con 6/10 in 23’), Gabriel (14 con 6/8 al tiro e 6 rimbalzi), Bertans (11 ma 2/9 da tre) e Mumbru (10 con 4/11 e 6 rimbalzi).

    Eurocup girone C: Paris-Levallois (ospita Varese martedì alle 20.30)
    La squadra della capitale arriva al 50% delle vittorie (4-4) sconfiggendo Digione per 72-63, accorciando così la classifica per quanto riguarda la zona playoff (ora sono al 9° posto, Digione sesto con 5-3). Americani protagonisti per i padroni di casa: 17 punti con 5/9 al tiro, 3 rimbalzi, 2 assist e 36’ in campo per l’ex North Carolina Jawad Williams, bene anche il centro Elton Brown (12 con 5/6 e 6 rimbalzi in 17’) e doppia cifra per Daniel Ewing (13 con 3/12 al tiro ma 5 assist). Parsimonioso al tiro (2/4) ma molto bene anche il playmaker transalpino Andrew Albicy con 10 assist e 5 palle recuperate in 31’.

    Eurocup girone D: Mons-Hainaut (a Roma mercoledì alle 20.45)
    La squadra di Defraigne torna al successo dopo tre sconfitte consecutive in campionato (ora 4-4 e 7° posto in classifica), andando a sbancare il parquet del Verviers-Pepinster (2-7) dopo aver sofferto per metà partita toccando anche il -8 nel secondo quarto (32-24 dopo 16’ con la tripla di Ralph Biggs, migliore dei suoi co 19 punti, 7/13 al tiro, 7 rimbalzi). Gara a senso unico dopo l’intervallo, con gli ex “italiani” Battle e Vaden grandi protagonisti: per il playmaker (ex Capo d'Orlando) 22 punti con 7/10, 5 rimbalzi, 8 assist e 35 di valutazione, per l’ex imolese appena 22 minuti in campo e 24 punti con 8/11 da fuori.

     
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    Eurocup: Paris Levallois-Varese 77-65
    Non si ferma la crisi della Cimberio

    Milano, 26 novembre 2013

    La squadra di Frates incassa il settimo stop consecutivo. Primo tempo disastroso, va meglio della ripresa. Unica nota positiva Adrian Banks.

    Ennesima delusione per i giocatori della Cimberio. Ciamillo e Castoria
    Ennesima delusione per i giocatori della Cimberio. Ciamillo e Castoria


    Non si ferma la crisi della Cimberio, sconfitta anche nella sfida di fondo di classifica del girone C dell’Eurocup. La squadra di Frates incassa il settimo stop consecutivo pagando un primo tempo disastroso sul piano offensivo (22 punti col 26% dal campo); nella ripresa Varese inquadra il bersaglio dall’arco (7/17 dopo il 4/16 dei primi 20’) e ricuce dal meno 14 del 27’ fino al meno 3 del 37’, ma subisce un 9-0 negli ultimi 150 secondi. L’unica nota positiva arriva dal discreto impatto di Adrian Banks: in assenza di Coleman (rimasto a casa per curarsi la caviglia infortunata) la guardia americana - inattiva dal 4 novembre dopo il taglio con gli israeliani del Galil Gilboa - mostra qualche spunto positivo (4/7 al tiro in 20’) in vista dell’esordio di domenica in campionato, partita delicatissima sul piano psicologico per una Cimberio obbligata al successo per scacciare lo spettro di una crisi mentale prima ancora che tecnica.

    LA PARTITA — Con Hassell in difficoltà contro i muscoli di Brown e subito gravato di falli (2 dopo 5’40” e 3 dopo 11’) Varese subisce l’urto dei lunghi francesi (14-6 al 7’). L’ingresso di Banks sembra dare la scossa (14-11 al 9’ con triple di Clark e Polonara), ma la Cimberio non trova mai le chiavi dell’area (4/13 da 2 al 20’) e subisce il contropiede di Levallois con Ewing e Williams a siglare il 26-12 del 13’ e le triple di Ndoye che valgono il 35-22 del 20’. In avvio di ripresa Varese punge dall’arco con Clark e Polonara (37-30 al 23’); l’attacco va in moto (27 punti nel terzo quarto dopo i 22 di metà gara) ma Brown ed Albicy lasciano il segno (54-40 al 27’). Ma la coppia De Nicolao-Clark aumenta la spinta per una Cimberio che trova spunti positivi da Ere: Varese ricuce a poco a poco (61-54 al 32’) arrivando fino al meno 3 del 37’. Ma Hassell proprio non entra in partita (0/3 al tiro e meno 3 di valutazione in 14’) e Levallois chiude dall’arco con Ewing (73-65 al 38’)

     
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    Meglio così, madonna santa che pena.

    Eurocup: avanti Cantù
    Ok Sassari, perde Roma

    Milano, 27 novembre 2013

    I brianzoli battono Le Mans dopo un supplementare e con 7 vittorie in altrettante gare si assicurano il passaggio del turno con 3 gare di anticipo. I sardi passano a Bilbao all'overtime, l'Acea superata in casa dai belgi del Mons

    Si completa il 7° turno di Eurocup con tre squadre italiane impegnate.

    Joe Ragland, 23 punti contro Le Mans. Ciam/Cast
    Joe Ragland, 23 punti contro Le Mans. Ciam/Cast

    Cantù-Le Mans (Fra) 88-86 d.t.s
    La FoxTown Cantù acquisisce la certezza matematica del passaggio del turno in Eurocup con tre turni di anticipo, sconfiggendo solo dopo un overtime e, verrebbe da aggiungere, con una fatica inaspettata il Le Mans (88-86 il finale dopo aver raggiunto anche il + 13) un'avversario che, come sottolineato da coach Jackson a fine gara, “cercava un bonus in trasferta per continuare a tener vivo il sogno del passaggio del turno”. Realtà che per una FoxTown determinata da subito nel non farsi sfuggire l'occasione del passaggio anticipato, si è concretizzata solo nell'ultimo minuto dell'overtime quando Cusin con due interventi difensivi di spessore ha permesso dapprima a Ragland di trovare spazio nel cuore dell'area avversaria e poi di alzare un muro invalicabile per l'ultimo disperato tentativo dei francesi. Cantù mette così in cassaforte il settimo successo consecutivo in Europa rendendo orgoglioso il coach canturino Stefano Sacripanti:”Sono queste le partite che fanno la differenza. Noi arrivavamo da un sei su sei in Europa e da una grande prestazione contro Siena” - continua il coach canturino - “Sapevamo che la gara di domenica sera poteva lasciarci qualche scoria soprattutto a livello mentale. Aver superato questo scoglio è la dimostrazione di una crescita costante della mia squadra”. Per contro Le Mans, dopo un'avvio stentato ha provato, grazie a qualche amnesia (19 perse) e a una anomala prestazione ai liberi (13/22) della FoxTown dapprima il rientro e poi, con Wood risvegliato dal torpore iniziale (0 punti dopo 3 quarti) ad afferrare un successo per nulla demeritato. Operazione completata a metà. Per la gioia del pubblico del Pianella, dapprima quasi incredulo sul vantaggio francese (74-76 al 39'28”) poi pronto a esplodere in una mini festa per aver centrato in anticipo un traguardo importante.
    Cantù: Ragland 23, Aradori 15, Leunen 14
    Le Mans: Duggins 16, Batista 14, Wood 14

    Bilbao (Spa)-Sassari 91-93
    Spettacolo e emozioni da ultimo respiro nel match fra Bilbao e Sassari: ci vuole un supplementare, come all'andata, per assegnare la vittoria che stavolta, però, è della Dinamo. È subito 5-0 Bilbao, difesa tosta per i grigiobianchi e attacco biancoblu che ingrana. Sul canestro di Bertans (9-0) è minuto per la Dinamo. Thomas rompe il digiuno dopo 4' mentre il Banco sale di intensità e risale la china: 13-9. Prima tripla sassarese con Man-Drake, sul 18-14 suona la prima sirena. Bilbao scatta ancora e con Gabriel va 31-22. Reazione isolana, 30-27, il pareggio arriva a quota 34, Caleb Green segna da tre e nello spogliatoio si va sul 38-37. Break da 9-0 sassarese, padroni di casa in confusione, Caleb Green ha la mano rovente e la Dinamo vola: 40-49. Il Banco corre veloce (+10) ma Bilbao resta in scia dalla lunetta, 8/8, e con la tripla di Bertans torna a guidare la corsa: 54-53. Le triple di Travis e Vanuzzo ribaltano la situazione (56-60) e alla terza sirena è 60 pari. Quarto di Johnson e Thomas, antisportivo a Mumbru, è battaglia da parquet. Punto a punto e ultimo minuto. Iceman Drake Diener ai liberi (77-78), timeout Bilbao a 24”, rubata di Vanuzzo, 2/2 di Marques Green (77-79), rimbalzo di Caleb Green che subisce fallo e realizza i liberi del 77-80 a 2”. Sembra finita e invece la preghiera da metà campo di Raul Lopez si trasforma in canestro: sull'80-80 è ancora supplementare fra le due squadre. Ritmo alto, quinto di Caleb Green, lotteria dei liberi iniziata in anticipo, 0/2 di Bertans sull'89 pari, tripla di Thomas e +3 Sassari. Drake ne mette uno, 91-93, ma poi recupera il pallone che vale il match. (Giovanni Dessole)
    Bilbao: Gabriel 20, Pilepic 12, Mumbru 11
    Sassari: Thomas 21, C. Green 20, D. Diener 14

    Roma-Mons Hainaut (Bel) 60-61
    La Virtus che non ti aspetti, quella più problematica ricompare nell'ultimo quarto e l'Europa si allontana. Senza Mbakwe dall'intervallo per un problema alla schiena e D'Ercole ancora fuori gioco per il solito problema alla spalla, Roma paga dazio a rimbalzo (28-42) e intravede lo spettro della sconfitta a 1'15'' dalla fine. Quando Vaden segna il canestro del 58-58, costringendo Eziukwu al quinto fallo, prima di trasformare il libero supplementare che vale il sorpasso (58-59). Gli errori dalla lunetta di Muya e Battle (1/2 per entrambi), regalano alla Virtus, sul 58-61 a 7'' dalla fine, il possesso del possibile pareggio. Ma il Mons sceglie il fallo immediato per non lasciare all'Acea il tiro da 3 punti. Dalla lunetta, nonostante le indicazioni della panchina di sbagliare il secondo libero, Baron fa 2/2 per il 60-61 che chiude la gara. Non che per il Mons Hainaut l'Eurocup abbia ancora molto da dire. Ancora a secco di vittorie in un girone senza più speranze né obiettivi, i belgi onorano il match provando a rendere la vita difficile a una Virtus condannata a vincere, invece, per tenere accese le ultime speranze di accedere alla seconda fase. Si rivede Righetti in quintetto con Hosley da ala forte a fare da spalla a Mbakwe protagonista di un piccolo giallo prima dell'inizio della partita. Costretto a rientrare negli spogliatoi a riscaldamento in corsa per una contrattura alla schiena che ne limiterà impiego e minutaggio. La partenza non è certo da formula uno, con le squadre che doppiano il giro di boa del primo quarto sul 5-5. Merito dell'intensità difensiva, da una parte e dall'altra, che crea più di qualche problema ai rispettivi attacchi. E quando il Mons conquista il primo piccolo margine della gara (8-12), l'impatto sulla gara di Baron e Moraschini (6 punti in due in un amen) sarà l'antidoto pescato da coach Dalmonte dalla panchina per rimettere le cose a posto e chiudere avanti di 6 punti (18-12) il primo periodo. Allungo che, sempre sull'asse Moraschini-Baron (6 e 8 punti all'intervallo), la Virtus spingerà per tre volte sul +10 (24-14 prima, 33-23 e 38-28 poi) prima di chiudere sul 38-32 un secondo quarto in cui anche Hosley (6 punti e 4 falli subiti) e Taylor (salito a 7) mettono il proprio mattoncino. Equilibrio che non si rompe anche nella terza frazione, quando salgono le percentuali da 3 sia per l'Acea che per i belgi, senza che Roma riesca a piazzare l'affondo decisivo. Sono i belgi, anzi, a riportarsi sotto, fino al -3 (49-46), grazie ai canestri di Randle e Battle (saliti rispettivamente a 11 e 12 punti). Prima che, sulla sirena, Taylor chiuda il terzo quarto sul 51-46. Nell'ultimo periodo la luce si spegne. Con l'ennesimo finale da dimenticare per una Virtus che saluta, di fatto, l'Eurocup. (Antonio Pitoni)
    Roma: Baron 10, Jones 10, Taylor 9
    Mons Hainaut: Battle 13, Love 12, Vaden 12

     
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    Eurocup, primo stop per Cantù
    Altra sconfitta per Varese

    Milano, 04 dicembre 2013

    I brianzoli, già qualificati, cedono 77-75 in Belgio con l'Ostenda. La CImberio battuta 83-80 in Francia dal Villeurbanne

    Due squadre italiane impegnate oggi nell'ottavo dutrno di Eurocup che ha visto ieri la vittoria di Sassari nell'anticipo e che vedrà Roma di scena a Berlino nel posticipo di domani.

    Ostenda (Bel)-Cantù 77-75
    Non è certo un bomber di razza Dusan Djordjevic, trentenne esterno dell'Ostenda (27% da due e 28% da tre prima di oggi), ma è proprio lui a infilare i 2 punti che valgono la partita contro la Fox Town, costretta al primo stop del suo eccellente percorso in Eurocup. I canturini lottano fino alla fine in una gara tutta di rincorsa, sebbene con scarti minimi, e avevano raggiunto la parità con 5 punti consecutivi firmati da Michael Jenkins (top scorer dei suoi), che con la tripla a 30 secondi dalla sirena aveva fissato il 75 pari. L'ex esterno di Brescia ha rappresentato la principale arma a disposizione di Sacripanti insieme a Joe Ragland, che con 8 punti nel quarto periodo aveva permesso ai suoi di rimanere a contatto (68-67) a circa 5' dalla fine. I problemi, però, sono iniziati molto prima: i brianzoli entrano in partita troppo morbidi, facendo fatica in difesa e concedendo troppi tiri comodi ai padroni di casa nel primo quarto, chiuso con Ostenda avanti 22-16. Problemi parzialmente messi a posto successivamente, ma è sempre mancato qualcosa che potesse permettere a Cantù di prendere il controllo della gara. La Fox Town ha sofferto particolarmente il 23enne lungo statunitense Jared Berggren (10/12 dal campo e 6 rimbalzi, non aveva mai superato i 9 punti in Eurocup) e pagato dazio a rimbalzo (non tanto per i 10 offensivi concessi, quanto per la loro efficacia immediata). Inoltre, ha tirato decisamente male (38% dal campo), con un Jenkins a litigare troppo spesso con il ferro (chiuderà con 4/7 da tre ma 2/10 da due). Soffre anche Aradori, costretto a sedersi nel terzo periodo dopo aver commesso il terzo fallo che ne ha limitato il minutaggio. Alla fine,grande equilibrio perché i padroni di casa hanno trovato difficoltà contro le difese alternate (uomo e zona) da Pino Sacripanti, e non sono riusciti a chiudere la pratica. Alla fine, però, il colpo decisivo l'ha trovato un Djordjevic che fino a quel momento aveva messo insieme uno 0/4 da due e 1/4 da fuori. Con 4” a disposizione, Cantù non ha eseguito bene la rimessa e Uter ha fallito il tiro da tre della disperazione. (Pietro Scibetta)

    Villeurbanne (Fra)-Varese 83-80
    Sconfitta in volata per la Cimberio sul campo di un’avversaria ancora in corsa per il passaggio del turno come l’Asvel. Vista la matematica certezza dell’eliminazione i lombardi pensano alla trasferta di domenica a Pistoia tenendo a riposo precauzionale Scekic e amministrando il minutaggio di capitan Ere (solo 14’ con 2/6 al tiro e 7 punti). Nel complesso però la squadra di Frates gioca una partita accettabile: nonostante i 2 falli spesi dopo 150 secondi da Banks, Varese tiene botta (22-20 al 10’) con un tonico Hassell (12 nel primo tempo) e mette anche la freccia (26-29 al 13’, 36-39 al 18’) nel secondo quarto. Ma le polveri bagnate dall’arco (6/21 da 3 al 30’) frenano l’azione della squadra di Frates, che subisce le incursioni di Jackson (12 punti nella terza frazione) precipitando fino al 66-54 del 32’. L’energia del 20enne Affia Ambandiang (prospetto di 211 centimetri non tesserato per il campionato) dà carica alla difesa varesina che rientra sul 72-70 del 36’ con le folate di Banks (13 nel secondo tempo). Ma il centrone camerunese brucia in soli 8’ i suoi 5 falli, e l’Asvel mette nuovamente a nudo i limiti della Cimberio nella difesa sul pick&roll; sono i veterani Nsonwu e Sy a piazzare l’affondo vincente (82-77 a meno 19”) replicando alle due triple con cui Clark prova a tenere in partita Varese. (Giuseppe Sciascia)

     
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    Eurocup Girone A: Nymburk (ospita Cantù mercoledì alle 18.30)
    Nymburk (7-0) si conferma imbattuto nella Mattoni NBL, con la vittoria per 69-50 contro l'USK Praga, che praticamente non ha mai visto il canestro (18/62 al tiro per gli ospiti). Anche i padroni di casa tirano male, soprattutto da tre (6/22) ma controllano la situazione a rimbalzo (52-35 con 14 in attacco) e fanno segnare e giocare tutti. Ogni giocatore sta in campo almeno 10 minuti e nessuno chiude la partita in doppia cifra. Palyza e Kriz guidano il gruppone con 9 punti a testa.

    Eurocup Girone B: Cedevita Zagabria (a Sassari mercoledì alle 20.30)
    Il Cedevita (8-3) perde in casa del Buducnost (7-4) e potrebbe abbandonare la vetta della Lega Adriatica (in caso di vittoria della Stella Rossa, ora 8-2, questa sera contro lo Zadar), e si fa raggiungere dal Partizan. Sconfitta di misura per la squadra di Jasmin Repesa, che paga le troppe palle perse (17 a 8) e le seconde opportunità lasciate a una squadra che ha chiuso con 7/34 nel tiro da fuori. Nolan Smith (16 con 6/11, 5 assist e 3 recuperi ma anche 7 perse) è l'unico uomo in doppia cifra per i croati, mentre l'Mvp è Aleksa Popovic per i padroni di casa: 21 punti con 8/14 al tiro, 5 rimbalzi (4 in attacco) e 20 di valutazione.

    Eurocup Girone C: Valencia (a Varese mercoledì alle 20.30)
    Vittoria sul filo di lana per Valencia in casa del Laboral Kutxa Vitoria (5-4) di Sergio Scariolo, che era reduce da 4 successi consecutivi in campionato. Al termine di una partita equilibratissima decide una fantastica giocata di Oliver Lafayette (9 assist) e Justin Doellman (12 con 5/9), dalla rimessa con meno di 3 secondi da giocare: il playmaker americano trova il suo lungo con un lob, Doellman batte il difensore e realizza al volo di tabella, firmando il 79-78 che significa ottava vittoria consecutiva e secondo posto nella Liga Endesa (8-1) dietro all'invincibile Real Madrid. Rafa Martinez top scorer dei suoi con 16 punti, per i padroni di casa non bastano i 21 con 7 rimbalzi e 8/10 dal campo dell'eccellente centro tedesco Tibor Pleiss.

    Eurocup Girone D: Saragozza (a Roma martedì alle 20.45)
    Saragozza (5-4) agguanta Vitoria al sesto posto in classifica sconfiggendo il Fuemlabrada (penultimo con 2-7) per 77-68. I padroni di casa hanno condotto per tutta la gara ispirati dalla grande partita di Pedro Llompart (14 punti con soli 5 tiri dal campo, 8 assist e 6 rimbalzi), conducendo anche di 16 punti nel corso del terzo quarto. Il Fuenlabrada ha reagito grazie alla mira di Andy Panko (21 con 8/16 per l'ex napoletano), ma nel finale si è dovuto arrendere a quella di Jonathan Tabu, autore di un paio di triple determinanti (16 con 5/8 al tiro in 18 minuti).

     
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    Basket, Eurocup: super Sassari, Cantù e Varese sconfitte

    Milano, 11 dicembre 2013

    Il Banco supera 77-68 Zagabria e conquista il primo posto nel girone B. La Foxtown rimedia in Repubblica Ceca la seconda sconfitta di fila, ma può ancora chiudere in testa. La Cimberio pesantemente sconfitta al PalaWhirlpool da Valencia

    Mercoledì di Eurocup per Varese, Sassari e Cantù. Roma aveva già giocato (e vinto) ieri contro Saragozza.

    Cimberio Varese-Valencia 62-94
    Non si arresta la serie nera della Cimberio, che chiude il suo cammino casalingo in Eurocup cedendo nettamente contro il quotato Valencia, ancora in caccia del pass per le Last 32. Decima sconfitta nelle ultime 11 gare per la Cimberio, che dopo il -34 dell’andata incassano un altro passivo pesante contro la seconda forza della Liga Acb. Per l’ultimo atto dell’avventura europea il PalaWhirlpool è decisamente vuoto (poco più di 2000 spettatori). Senza il febbricitante Rush e con De Nicolao e Scekic a riposo precauzionale pensando al derby contro Cantù di domenica, Fabrizio Frates usa rotazioni profondissime con Mei ed Affia Ambadiang già in campo nel primo quarto ed assetti sperimentali. E soprattutto Banks a lungo in regia al posto di un opaco Clark (2/10 al tiro) . Ma con un solido controllo del ritmo per evitare di farsi travolgere dal pressing spagnolo la Cimberio trova soluzioni equilibrate e prova ad affondare i colpi con l’ex Gilboa (23-16 al 12’). La replica di Valencia è affidata alla classe di Doellman (14 all’intervallo): l’ormai consueto gap fisico che Varese ha stabilmente accusato nella sua avventura in Eurocup si fa sentire sotto entrambi i canestri. La squadra di Frates segna solo 4 punti in 7’ e il complessivo 4-23 piazzato tra triple in transizione e predominio assoluto a rimbalzo (10-22 a metà gara) lancia gli ospiti sul 27-39 della pausa lunga. Valencia affonda i colpi anche dopo la pausa lunga (30-46 al 23’), e la Cimberio non va oltre un paio di sporadici rientro (38-49 al 27’) precipitando di nuovo nel quarto periodo (53-76 al 33’, 57-86 al 36’). E all’uscita dal campo la Curva Nord contesta nuovamente Fabrizio Frates. (Giuseppe Sciascia)

    Banco di Sardegna Sassari-Cedevita Zagabria 77-68
    A qualificazione già acquisita la Dinamo piazza un'altro storico tassello sulla sua storia, batte Zagabria e chiude al primo posto il girone B della sua seconda Eurocup. Marques Green è l'ex di turno, Johnson apre subito le danze davanti a un palazzetto caldo e impreziosito dalla presenza di 109 tifosi croati e da tutti i giovani del vivaio biancoblù. Dinamo senza Travis Diener, Repesa & Co. inseguono invece un successo in chiave qualificazione. Il piccolo generale allunga sino al 6-0, Suton segna da tre (9-5) ma è Sassari ad avere il pallino. Rotazioni Sacchetti, “Black Jesus” on fire: 7 punti e 16-7. La reazione biancorossa c'è, ma la manovra sassarese è fluida e al primo intervallo è 23-18. Jack e Drake la mettono dai 6.75: sul 29-21 è minuto Zagabria. Nurkic fa fallo in attacco, doppio Drake e fuga sassarese: 33-22. Stoppata di Devecchi, sette punti di Smith e divario che si assottiglia: 35-32. Il terzo quarto si apre sul 35-34. Punteggio basso, liberi di Thomas a bersaglio, gara difficile. Babic pareggia a quota 37, il leitmotiv diventa quello da punto a punto. Quarto fallo di Tessitori e dentro Vanuzzo, 0/2 di Bilan, sulla bimane di Caleb Green è nuovo tentativo di strappo biancoblu: 49-43. Timeout Repesa, Cedevita a rifarsi sotto con Babic (49-46 e 51-48) ma l'impressionante fiammata di Caleb Green scrive il 62-50 sul tabellone luminoso. Marqes Green dispensa assist, la terza sirena suona sul 65-53. Il Cedevita prova a spingere, ma la Dinamo è in controllo. Si segna poco, Sassari resta avanti, Zagabria tenta di restare in scia. Incredibile tripla di Thomas (73-61), Johnson esce per falli ma Il Banco conduce in porto la sua settima vittoria europea. (Giovanni Dessole)

    Cez Nymburk-FoxTown Cantù 86-74
    Secondo stop consecutivo in Eurocup per la Foxtown. La squadra di Sacripanti, già aritmeticamente qualificata alle Last 32, cede alla distanza di fronte alle superiori motivazioni dei cechi, ancora in lotta per il passaggio del turno. Cantù distribuisce ampiamente i minutaggi (solo 17’ per Aradori e 20’ per Leunen) guardando al derby di domenica sul campo di Varese e tenendosi il colpo in canna nella corsa per il primo posto del girone A. Visto il +23 nel doppio confronto con Ostenda (vittorioso in Croazia agganciando Cantù al comando) la squadra di Sacripanti ha il destino nelle proprie mani. In caso di vittoria contro il già eliminato Cibon Zagabria nel turno finale d mercoledì prossimo, la Foxtown finirà nel girone delle Last 32 con la quinta del girone A di Eurolega, la seconda del gruppo C (Ulm o Lubiana) e la terza del girone E (Pinar Karsikaya o Hapoel Gerusalemme), mentre una sconfitta potrebbe proiettarla nel girone di ferro con l’Unics Kazan dell’ex Andrea Trinchieri. “Gara troppo a strappi pagando un avvio incerto senza mandare la palla dentro l’area, ci ha tenuto a galla una fiammata di Rullo ma ci è mancato l’apporto abituale di molti titolari e il parziale negativo a cavallo tra terzo e quarto periodo ci è stato fatale” commenta Pino Sacripanti. Nonostante gli affanni iniziali per contenere lo sgusciante Mahalbasic (18-8 al 7’ con il lungo austriaco già a quota 9) è proprio Rullo 20 (4/5 da 3) il trascinatore della Foxtown, che ricuce il primo strappo (23-16 al 10’ ma 25-28 al 15’) con 11 punti dell’esterno classe 1990. Ma con Cusin presto gravato di falli (solo 16’ di gioco con la quinta penalità al 31’ per il pivot azzurro) Cantù fatica a reggere l’urto sotto canestro, con le iniziative di Simmons (14 punti nel primo tempo) che rilanciano l’azione dei cechi (39-32 al 18’). Dopo l’intervallo sale di tono Uter che fa valere la sua esplosività dentro l’area riportando al comando gli ospiti (50-53 al 28’). Ma la Foxtown paga a carissimo prezzo il passaggio a vuoto a cavallo tra terzo e quarto periodo: le triple dell’atipico Page (6/7 da 2, 2/4 da 3) puniscono una difesa canturina poco reattiva, e la squadra di Kemzura piazza un clamoroso 20-1 in 4’ che manda al tappeto gli ospiti (70-54 al 33’) (Giuseppe Sciascia).

    Acea Roma-Cai Saragozza 83-81
    Quando nel terzo quarto Saragozza piazza il break di 8-0 che fa schizzare fino al +13 (40-53) il massimo vantaggio degli spagnoli, la partita potrebbe anche finire qui. Potrebbe succedere pure nell'ultimo periodo, quando il tecnico a Dalmonte per proteste (sacrosante), lancia di nuovo il Cai fino al +12 (61-73). Se non fosse che la Virtus, ormai fuori dall'Europa, non ha nessuna voglia di mollare. E dopo aver completato la rimonta con un Baron stratosferico (21 punti, 11 nell'ultimo quarto, con 5/8 da 3), piazza con Bobby Jones il sorpasso in contropiede che regala la vittoria a Roma (83-81), al termine di una gara ai limiti dell'impresa che ricorda molto il miracolo di 10 giorni fa al Palazzetto contro Milano. Il primo quarto scorre via veloce. Senza strappi, ma con l'inerzia della gara saldamente dalla parte della Virtus. Che senza strafare, esegue e concretizza. A cominciare dall'uno-due, sull'asse D'Ercole-Hosley, che vale subito il 5-0 Roma. Senza Taylor, ancora fermo per l'infortunio alla spalla rimediato nella gara con Milano, Dalmonte trova equilibrio con Jones in campo da ala in quintetto al fianco di Mbakwe al centro dell'area. E, alternando la zona (3-2) alla uomo con cui ha aperto la partita, Roma contiene l'attacco degli spagnoli incanalando la frazione (chiusa 18-18) sui binari dell'equilibrio. Il primo strappo arriva in avvio di secondo periodo. Aperto dalla giocata da tre punti (fallo e canestro) di Fontet, allungato da Jones e chiuso dalla tripla di Roll, per l'8-0 di parziale (10-0 con l'ultimo canestro del primo quarto) che vale il +8 (18-26) del massimo vantaggio. Ritoccato sul +9 (25-34) da un iperattivo Sanikidze al 15' e di nuovo da Shermadini (34-43) a un minuto dalla sirena. Preludio dell'ultima tripla di Goss, che manda le squadre negli spogliatoi sul 37-43, al termine di un primo tempo chiuso in crescendo dagli spagnoli, che non riescono però a trovare l'allungo per spaccare in due la partita.L'allungo che potrebbe chiudere virtualmente la gara, Saragozza lo piazza in apertura di terzo quarto. Ma sotto di 13 punti, la Virtus resta con la testa nella gara. La risposta all'8-0 degli spagnoli è un controbreak di 6-0 che tiene Roma ancora in corsa. Poi, affidandosi all'intelligenza di Hosley (4 assist e 6 falli subiti), in versione playmaker aggiunto e preciso dalla lunetta, chiude il quarto sul 56-61. Quando nell'ultimo quarto il tecnico a Dalmonte sembra chiudere ormai la gara, l'imprevedibile va di nuovo in scena. ed ha, ancora una volta, le sembianze di Jimmy Baron, che trascina la rimonta dal 61-73 a colpi di triple, quattro nell'ultimo periodo, compresa quella da 9 metri che vale il pareggio (81-81), supportato da un fondamentale Righetti (5 punti, tutti nei minuti decisivi) e dal solito Goss (13).

     
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