Official Topic: Serie A (pallacanestro)Campioni d'Italia 2018-2019: Reyer Venezia Mestre

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    Serie A. il ranking del 1° turno
    Pesaro su tutti, Venezia in coda

    Milano, 14 ottobre 2013

    Appuntamento settimanale con la classifica di merito di giornata. Sul podio anche Brindisi e Bologna, dietro la lavagna pure Avellino e Milano

    Da oggi, ogni lunedì mattina, su Gazzetta.it troverete il ranking della serie A. Ovvero, una classifica di merito che non necessariamente ricalcherà quella reale, fatta di vittorie e sconfitte. Per spiegarci, il successo di Pesaro ad Avellino, ha più peso di quello di Siena in casa con Cremona. Non è questione quindi di valori assoluti. Nel compilarla, prenderemo in considerazione anche assenze, infortuni, calendario. Sperando di stimolare un dialogo coi lettori.

    <span id="U2013567277075zB" style="padding: 0px; margin: 0px; border: 0px; outline: 0px; font-weight: bold; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline;">IL RANKING (1° GIORNATA) 

    Musso e Turner dopo il successo di Pesaro ad Avellino. Ciam/Cast
    Musso e Turner dopo il successo di Pesaro ad Avellino. Ciam/Cast

    1. PESARO — E’ una delle candidate alla retrocessione, parte col botto sbancando Avellino con due sconosciuti come Trasolini e Musso (34 punti in due). 
    2. BRINDISI — Ferma la Milano che dovrebbe avere già il tricolore cucito sul petto. Il buon Pierino la sa lunga… 
    3. BOLOGNA — Hardy (24 punti) fa la differenza, non solo in LegaDue. 
    4. CASERTA — Punti che alla fine peseranno, arrivati contro una squadra (Venezia) che ha ben altre ambizioni. Occhio a Moore (17 punti, 7 rimbalzi), può fare molto bene.

    5. ROMA — Primo esame della Virtus post Datome, passato a pieni voti.
    6. VARESE — Fatica, poi vola via a un’avversaria tutt’altro che malleabile, appoggiandosi alle certezze di un anno fa, Ere e Polonara (38 punti in coppia). 
    7. SIENA — La differenza la vedi anche in partite come questa, sbrigate come una formalità da chi sa di essere superiore. Con un English (22 punti) da dieci e lode. 
    8. CANTU' — Se avesse avuto Ragland dall’inizio un anno fa, ora avrebbe meno rimpianti. Il playmaker è stato il migliore per valutazione (31) della giornata. 

    9. MONTEGRANARO — Porta Roma all’ultimo tiro, fallito da un Mayo (21 punti) che lascia comunque il segno anche senza chiamarsi OJ. 
    10. CREMONA — Si consola con un ottimo Rich (25 punti e 6 rimbalzi). 
    11. PISTOIA — Debutta con una sconfitta, ma non molla sino alla fine. 
    12. REGGIO EMILIA — Ci si aspettava il botto con James White (10 punti e 12 rimbalzi, -21 di plus/minus), per ora è rimandato.

    Per Donell Taylor (Venezia) 2/12 al tiro. Ciam/Cast
    Per Donell Taylor (Venezia) 2/12 al tiro. Ciam/Cast

    13. SASSARI — Già problemi con la doppia regia di Marques Green e Travis Diener (2 assist in due, entrambi dell’azzurro)? Occhio. 
    14. MILANO — Non c’erano Gigli, Kangur e Chiotti. Nemmeno un playmaker decente. Se poi Gentile perde 7 palloni… 
    15 AVELLINO — Partita a inseguire i pesaresi, senza successo. Dean (3 punti in 24’) non pervenuto. 
    16. VENEZIA — Punta molto in alto, per ora le guarda tutte dal basso

     
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    Quella blu notte è da sturbo.
    In generale però preferivo quelle dall'anno scorso.
     
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    Pesaro ha i suoi Ginobili e Nash
    Musso e Trasolini protagonisti

    Pesaro, 15 ottobre 2013

    L'oriundo argentino e l'oriundo canadese sono stati decisivi nel colpaccio ad Avellino La guardia gioca con il 5 in onore di Manu; l'ala arriva da Santa Clara, il college di Steve

    Nella vittoria di squadra di Pesaro ad Avellino, la più sorprendente impresa della prima giornata, sono saliti alla ribalta due nomi un po' snobbati dai più. Bernardo Musso e Marc Trasolini, un semi-esordiente e un rookie, sono la fotografia simbolo di una squadra grintosa che rispedisce al mittente le etichette. "Personalmente, più sento dire che siamo retrocessi e più mi carico", diceva Sandro Dell'Agnello alla vigilia. E Musso ne ha fatto tesoro. "Il coach dice che noi non giochiamo, noi lottiamo. Il fatto che tutti ci dessero per spacciati è stata la molla decisiva, tante di queste persone non ci conoscono nemmeno". Bernardo, che indossa il 5 di Ginobili, sbarca in Italia nel 2003, quando ha 17 anni e la sua prima squadra è il Licata in C Regionale. Poi Alghero, Olbia e Fossombrone, dove si è legato moltissimo al coach pesarese Paolini.

    Bernardo Musso è nato il 17 aprile 1986. Ciam/Cast
    Bernardo Musso è nato il 17 aprile 1986. Ciam/Cast

    UNA SCALATA CONTINUA — "Venivamo all'Adriatic Arena a seguire la squadra di riferimento della regione", ricorda il primo legame con la città. A 22 anni assaggia la Serie A con Udine ("Sono cambiato più io che il campionato. Mi sento migliorato in alcuni aspetti tecnici e mentali"), torna nella terza categoria con Brescia, Perugia e Napoli, infine lo chiama il Forlì di Dell'Agnello in LegaDue. "Da quando giocavo in C2 mi sentivo dire che non sarei stato in grado di esprimermi nel campionato superiore. Non mi preoccupo delle chiacchiere, ci sarà sempre qualcuno che non crede in te, basta non sentirlo", è il pensiero della guardia 27enne. L'italo-argentino Musso viene da una famiglia di cestisti, papà, zio e fratello - Victorio -, che attualmente gioca a Rieti. E' sposato con Anna Maria, che è la sua procuratrice e commercialista ed è papà di Lisa. La loro base è ad Alghero. "Un posto per Bernardo, nelle mie squadre ci sarà sempre", sostiene il presidente Ario Costa, che aveva lavorato già 2 anni fa con lui. "L'attitudine a fare canestro non cambia, lo stesso vale per il carattere. È come un pastore tedesco a guardia di una casa. Ha portato qui il suo ringhio affamato", ha aggiunto il ds Cioppi. Le sue triple non temono categoria, non è male nemmeno in difesa. "Posso fare tutto ma non so fare tutto", è scritto nel suo biglietto da visita.

    Marc Trasolini è nato il 20 giugno 1990. Ciam/Cast
    Marc Trasolini è nato il 20 giugno 1990. Ciam/Cast

    DAL CANADA CON FURORE — College Marc Trasolini di anni ne ha 23, ma - come Turner e Anosike - non sembra arrivare direttamente dal college. E' nato a Vancouver e, grazie ai quattro nonni italiani, gode del doppio passaporto. La versatilità e la doppia dimensione, unite a una buona velocità di base, lo rende adattissimo all'Europa. Il suo primo allenatore è stato l'ex Vuelle Peter Guarasci, viene dalla Santa Clara University, la stessa di Steve Nash, e a scuola era un genio. "Uso la testa, bisogna essere sia intelligenti che duri. Non basta l'intensità, serve anche la capacità di lettura delle situazioni", assicura l'ala grande il cui mito è Nowitzki. Quando è arrivato conosceva già la storia del club e aveva guardato filmati su youtube. Ad Avellino ha mostrato autorevolezza e si è fatto sentire con 3 stoppate. "Sono felice: abbiamo superato una delle favorite in casa sua" dice in un italiano quasi perfetto. Difficile dire se questa Pesaro umile e affamata continuerà a stupire. Domenica rientrerà Pecile e in settimana potrebbe arrivare il sostituto di Traini: due gare in fila senza play sarebbero troppo anche per i ragazzi terribili di Dell'Agnello. 

     
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    Basket, Dalmonte: "Roma deve trovare equilibrio. Con Brindisi servirà energia"

    Milano, 18 ottobre 2013

    Il coach della Virtus parla dopo una vittoria in campionato con la Sutor e una sconfitta in Eurocup con i francesi del Gravelines: "Siamo ancora alla ricerca di noi stessi: per raggiungere l'equilibrio tutti i giocatori devono allinearsi sullo stesso livello di condizione. A Bologna dovremo tenere altissimo il livello di attenzione"

    Luca Dalmonte, coach della Virtus Roma. Ciamillo e Castoria
    Luca Dalmonte, coach della Virtus Roma. Ciamillo e Castoria

    Una preparazione che sembra uno slalom. Tra ritardi di condizione (leggi Jordan Taylor) e passaporti attesi, ma mai arrivati (quello dominicano di Bobby Jones). In mezzo il successo a Porto San Giorgio con la Sutor nel debutto stagionale e lo scivolone casalingo in Eurocup con i francesi del Gravelines. Ma Luca Dalmonte era stato chiaro fin dall’inizio. "Niente alibi", aveva avvertito il coach della Virtus Roma. Alle prese con la complessa gestione del doppio impegno campionato-coppa nell’anno del ritorno della Virtus sul palcoscenico europeo.

    Ottanta minuti di gioco, una vittoria esterna con Montegranaro in campionato e una sconfitta in casa con il Gravelines in Eurocup: che Virtus abbiamo visto finora?
    "Una Virtus ancora alla ricerca di un equilibrio che, per essere raggiunto, richiede che tutti i giocatori si allineino sullo stesso livello di condizione. Una Virtus consapevole di essere ancora alla ricerca di se stessa, ma anche di non poter trascinare per le lunghe questa situazione. Ovviamente, tornando alle prime due gare della nostra stagione, sono state due partite molto diverse tra loro, come del resto gli avversari che abbiamo affrontato".

    Ce le racconta?
    "Con Montegranaro sapevamo che avremmo dovuto distribuire il nostro sforzo sui 40 minuti per provare a portarci a casa una partita che sapevamo si sarebbe decisa nei possessi finali. E direi che ci siamo riusciti, come testimonia il rendimento di Mayo nei primi e nei secondi 20 minuti. Il Gravelines era invece un avversario completamente diverso, pieno di energia in ogni reparto. Abbiamo sofferto in attacco la capacità dei loro lunghi di tenere sui nostri esterni e siamo mancati troppo in difesa dove, spesso, ci siamo fatti battere nell’uno contro uno".

    Domenica a Bologna, in campo neutro, Roma troverà Brindisi che al debutto in campionato ha battuto la favorita Milano. Cosa bisogna fare e cosa, invece, bisogna evitare?
    "Innanzitutto dovremo cominciare spendendo parte del poco tempo a disposizione a guardare noi stessi. Consapevoli che occorrerà un’energia straordinaria. La gara con Brindisi lo impone, non tanto per la vittoria con Milano quanto per il fatto che il successo sull’Olimpia è il completamento di un percorso che la squadra ha iniziato con una preparazione unica per tutti i giocatori che hanno lavorato insieme fin dall’inizio. E’ una squadra molto atletica e aggressiva che può disporre di diverse soluzioni offensive. Per affrontarla ci sarà bisogno di tenere altissimo il livello di attenzione".

    Ha detto di sentire la responsabilità di allenare la squadra della Capitale. Cosa vuol dire per lei sedere sulla panchina di Roma?
    "Dal punto di vista sportivo, sento e vivo l’ambizione di fare sempre il meglio possibile. Un’ambizione che voglio tenere viva ogni giorno fino alla fine di questo percorso rivelatosi, nella sua fase iniziale, un po’ tortuoso. Ma sento di avere una responsabilità anche dal punto di vista simbolico che va oltre l’ambito sportivo: lavoriamo nella e per la Capitale. E anche per chi non segue il basket, quando arriva un risultato, finisce per accendersi comunque una luce".

     
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    Milano-Varese, derby n° 167
    Le ultime dai campi di serie A

    Milano, 19 ottobre 2013

    La sfida lombarda è il clou del secondo turno. Spicca anche Sassari-Cantù e le sfide tra imbattute Roma-Brindisi e Pesaro-Caserta

    Secondo turno ricco di spunti per il campionato di serie A. Nel programma domenicale (in programma alle 18.15) spiccano il derby tra Milano e Varese (posticipata alle 20.30) giunto all’edizione numero 167 e la sfida tra Sassari e Cantù che ripropone l’acceso duello dei quarti di finale dei playoff 2012-2013.

    Masimo Bulleri, 4 punti al debutto con Brindisi. Ciam/Cast
    Masimo Bulleri, 4 punti al debutto con Brindisi. Ciam/Cast

    ROMA-BRINDISI — Sul neutro di Casalecchio di Reno (PalaTiziano squalificato per il finale burrascoso della gara-5 delle finali scudetto dello scorso anno) l’Acea proverà a riscattare lo stop casalingo in Eurocup contro Gravelines. L’Enel ha confermato all’esordio contro Milano i riscontri positivi di un precampionato brillante e Piero Bucchi (a Roma dal 2002 al 2005) proverà a consumare un’altra vendetta dell’ex dopo quella con l’EA7.

    VENEZIA-MONTEGRANARO — L’Umana protagonista del mercato estivo cerca riscatto casalingo dopo il passo falso di Caserta. Riflettori puntati sull’ex Luca Vitali contro il club che lo lanciò in serie A. In casa Sutor almeno un mese di attesa per vedere all’opera la stella Collins, out anche l’ala Mitrovic con il gettonaro statunitense di passaporto austriaco Jason Detrick che andrà in quintetto.

    Travis Diener, 31 anni, quarta stagione a Sassari. Ciam/Cast
    Travis Diener, 31 anni, quarta stagione a Sassari. Ciam/Cast

    SASSARI-CANTU' — Dinamo rinfrancata dalla scorpacciata di triple di Oldenburg con Marques Green e Travis Diener a sfornare 16 assist in due dopo i soli 2 dell’esordio a Bologna in vista dell’esordio casalingo stagionale. Lombardi al completo con l’azzurro Cusin pienamente recuperato e tanta fiducia dopo i successi con Pistoia e in Eurocup con Artland.

    REGGIO EMILIA-SIENA — Test interessante per i campioni in carica sul campo di una Grissin Bon decisa ad interrompere una striscia negativa casalinga contro i toscani che dura da oltre 20 anni. Spicca il duello in regia tra Cinciarini e Hackett, compagni in azzurro nell’estate 2012.

    CREMONA-BOLOGNA — La seconda peggior difesa contro il miglior attacco del primo turno; sfida tra due squadre votate alla trazione posteriore col duello tutto ritmo tra Chase e Ware. Per gli ospiti recuperati Imbrò e Fontecchio.

    Elston Tuner, Pesaro gli rinnova la fiducia. Ciam/Cast
    Elston Tuner, Pesaro gli rinnova la fiducia. Ciam/Cast

    PESARO-CASERTA — Le protagoniste delle imprese più eclatanti del primo turno si sfidano in cerca del bis. La Vuelle recupera Pecile in regia dando fiducia a Elston Turner (la ricerca del sostituto di Traini si è spostata nello spot di ala forte col possibile sacrificio di Hamilton).

    PISTOIA-AVELLINO — Si va verso il tutto esaurito al PalaCarrara per l’esordio casalingo in serie A della matricola di Moretti. Nel pre-partita cerimonia per il ritiro della maglia di Matteo Bertolazzi, ex playmaker della squadra recentemente scomparso. Toscani al completo pur con Wanamaker (contrattura) e Galanda (caviglia) non al meglio; Avellino recupera Ivanov e aspetta risposte da Will Thomas. Dopo lo scivolone contro Pesaro coach Vitucci cerca riscatto per festeggiare il successo numero 200 in serie A.

    Frates, nella scorsa stagione esonerato da vice di Milano. Ciam/Cast
    Frates, nella scorsa stagione esonerato da vice di Milano. Ciam/Cast

    MILANO-VARESE (ORE 20.30) — Posta in palio ghiotta per due squadre reduci dai rovesci in Europa. Esordio casalingo in emergenza per la nuova EA7: ancora in dubbio il recupero di Moss (proverà comunque a scendere in campo pur con la spalla sinistra dolorante), certe le assenze di Gigli e Kangur e visti i tempi lunghi per l’estone non si esclude il ricorso al mercato per un lungo europeo a gettone. Varese al completo con Coleman in campo nonostante una caviglia dolorante, si attendono risposte positive dall’asse Clark-Hassell. Lo scorso anno la Cimberio vinse tutte e tre le sfide con l’Olimpia, storie di ex desiderosi di rivalsa con Cerella a Milano e coach Frates tra gli ospiti.

     
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    Che brava la Gazzetta, che scrive Travis Diener e mette la foto di Drake :wub: .
    Comunque non accetto sconfitte contro le merde. In casa poi dobbiamo tipo sbricciolarli.
     
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    Serie A: 2° turno alle 18.15
    Alle 20.30 c'è Milano-Varese

    Milano, 20 ottobre 2013

    Spiccano le sfide tra imbattute Pesaro-Caserta e Roma-Brindisi oltre alla rivincita degli scorsi playoff Sassari-Cantù. Il posticipo sarà il derby lombardo

    Seconda giornata del campionato di serie A con sette partite pomeridiane e il big match Milano-Varese alle 20.30

    Pesaro- Caserta
    (pronostico lettori gazzetta.it: Pesaro 64,4%, Caserta 35,6%)

    Sassari- Cantù
    pronostico lettori gazzetta.it: Sassari 68,%, Cantù 31,4%)

    Cremona- Bologna
    (pronostico lettori gazzetta.it: Cremona 23,3%, Bologna 76,7%)

    Roma- Brindisi
    (pronostico lettori gazzetta.it: Roma: 78,4%, Brindisi 21,6%)

    Venezia- Montegranaro
    (pronostico lettori gazzetta.it: Venezia 79,9%, Montegranaro 20,1%)

    Reggio Emilia- Siena
    (pronostico lettori gazzetta.it: Reggio Emilia 22,6%, Siena 77,4%)

    Pistoia- Avellino
    (pronostico lettori gazzetta.it: Pistoia 32,7%, Avellino 67,3%)

    Milano- Varese ore 20:30
    (pronostico lettori gazzetta.it: Milano 69,3%, Varese 30,7%)

     
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    Perfetto, avanti così.

    Siena cade, tre in vetta 
    Tutte le cronache del 2° turno

    Milano, 20 ottobre 2013

    A punteggio pieno Roma che batte Brindisi, Bologna che passa Cremona e Caserta che espugna Pesaro. Sassari ,Venezia e Avellino vendicano i passi falsi al debutto.

    Seconda giornata del campionato di serie A con sette partite pomeridiane e il big match Milano-Varese alle 20.30.

    Pesaro- Caserta 84-93 d.t.s
    La Pasta Reggia sbanca l’Adriatic Arena e rimane in testa alla classifica. Successo sudato per la squadra di Molin , che ha comandato dal primo all’ultimo minuto ma si è ritrovata il fiato di Pesaro sul collo sul più bello. Caserta è stata anche a +14, Turner e compagni non sono mai morti, ma alla fine si è visto che la Juve aveva qualcosa in più. La Vuelle parte subito di rincorsa e Caserta prosegue sulla scia dell’esordio con Venezia: al 3’ è 2-9. Passano i minuti e la musica non cambia: al 5’ è 9-11, poi 14-25 al 9’, con un buonissimo Hannah – ma tutta Caserta porta qualcosa – e un Anosike ispirato per Pesaro. Pecile si rivede al 6’ dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare la prima, l’inerzia non cambia: 18-30 al 12’ e 20-34 al 14’. Due triple consecutive ei giochi si riaprono (26-34 al 16’). E’ Turner a suonare la carica, poi la Pasta Reggia riprende solidamente il pallino in mano (28-40 al 18’). Caserta gioca di squadra, i biancorossi Musso e Trasolini non ripetono le prestazioni monstre di Avellino e la squadra - corta - ne risente. Dopo l’intervallo, Pesaro ha un’altra faccia e torna a -4 (44-48) al 24’: attacca e segna, ma si dimentica di difendere e gli ospiti puniscono con i contropiede di un Moore fantastico. Pesaro recupera qualcosa anche grazie alla zona e manda agli archivi un positivo terzo parziale. Young piazza due tiri pesanti per il 59-62 al 33’, Caserta risponde colpo su colpo. Il 62-71 del 35’ si trasforma nel 72-74 del 39’. Moore e Turner fanno 1/2 dalla lunetta ma, sull’errore dell’esterno pesarese, Brooks tocca la palla mandandola dentro il canestro (75-76) a 10” dalla fine. Dalla linea Moore ne mette uno solo, Young non centra il tiro da tre quarti campo e si va all’overtime. Turner è inarrestabile e Pesaro è lì (82-83) al 43’, il break però è severo: 2-10. Finita. Menzione per i 17 rimbalzi di Anosike e per i 15 di Brooks. (Camilla Cataldo)
    Pesaro: Turner 25, Young 15, Anosike 13
    Caserta: Roberts 22, Moore 18, Brooks 14, Hannah 14

    Sassari- Cantù 83-69
    Un immenso Drake Diener spinge Sassari verso il primo successo stagionale in campionato. Cantù è travolta dall'accelerazione della macchina biancoblu guidata al top dall'esterno del Wisconsin. Caleb Green apre le danze con canestro e tripla da 5-0, Ragland due volte da sotto per il 5-4, Devecchi morde il playmaker brianzolo in difesa mentre Aradori confeziona il primo sorpasso Cantù. Dentro Gentile per Sacripanti, 11° punto di Ragland, Gentile dai 6.75, la risposta è di Devecchi (18-16). Drake Diener apre il secondo quarto, la Dinamo manovra di squadra, l'arcobaleno di Brian vale il +4 ma è Man-Drake a piazzare il parziale che scrive +7 sul tabellone. Gentile replica per il 27-25, la tripla di Green manda Cantù al timeout sul 32-25. Il minuto fa bene ai lombardi: 7-0 e parità raggiunta con Uter a quota 32. Quintetto basso per coach Sacchetti, ruggito di Thomas, Jenkins sorpassa e allunga: all'intervallo lungo è 36-40 Cantù. Zona sassarese, Cantù tiene la testa e allunga il passo (39-47) ma la Dinamo c'è, e risponde: tripla di Drake e 47-49. Aradori si accende (47-54), Devecchi riavvicina le parti dalla lunetta, 51-54, punteggio che apre la quarta frazione. Drake Diener è "on fire": 7 punti, 7-0 e 58-54. Uter segna ai 24” il 58 pari, la bimane di Johnson spinge forte Sassari (64-58). Tecnico a Uter, 2/2 di un monumentale Man-Drake che scrive sul tabellone 70-58. Cantù non molla ma il Banco ha l'inerzia (e Diener) dalla sua. (Giovanni Dessole)
    Sassari: D. Diener 31, T. Diener 11, Green 10, Johnson 10, Thomas 10
    Cantù: Ragland 17, Aradori 14, Gentile 13

    Cremona- Bologna 82-87 d.t.s
    Bologna si risolleva da un inizio tragico ed espugna Cremona all'overtime nel segno della coppia Hardy-Walsh (tutti loro i 16 punti della Granarolo nel prolungamento). La Granarolo ha spento progressivamente una Vanoli che dopo l'avvio spumeggiante sembrava aver ritrovato in Jason Rich l'eroe della serata. Invece la guardia (portata in Italia dal gm virtussino Arrigoni nel 2008 e ancora imbattuta al PalaRadi) spreca gli ultimi due possessi, e il sogno di iniziare la stagione casalinga festeggiando la 50ª vittoria in serie A per la squadra di Gresta sfuma incredibilmente dopo un primo quarto da 28-7, in cui la Virtus ci ha messo molto del suo. Un pessimo approccio della squadra di Bechi (8 perse nei primi 10') apre il fianco alla transizione della Vanoli, che entra in ritmo e non si fa pregare per punire la molle difesa sui giochi a due, allungando con un parziale di 17-0 firmato da Rich e Kelly (21 punti e 14 rimbalzi all'esordio casalingo). Il + 21 non sarà sufficiente, perché dal secondo quarto in poi Bologna si fa più attenta dietro, contenendo bene il talento degli esterni Vanoli anche grazie al lavoro dei lunghi: Bechi alterna King e Jordan, efficaci su entrambe le metà campo, e nei quarti centrali la Vanoli (nel frattempo rimasta orfana di Chase) resta sottoritmo, segnando 27 punti col 27% dal campo. Il rientro di Bologna è lento ma inesorabile: Jordan riavvicina la Granarolo, Ware firma il primo sorpasso (52-53 al 29') e l'ultimo quarto vive sul filo dell'equilibrio: Rich sembra spezzarlo con 4 punti negli ultimi 45”, ma sbaglia un tiro libero pesante e lascia aperta la porta a Walsh, che sulla sirena segna il 71 pari. Nell'overtime cinque punti di Woodside illudono Cremona (78-75), poi Hardy e Walsh prendono per mano la Virtus. (Michele Talamazzi)
    Cremona: Kelly 21, Rich 20, Jackson 9, Woodside 9
    Bologna: Hardy 27, Walsh 13, Ware 12

    Roma- Brindisi 67-59
    A Casalecchio Dalmonte vince il derby tra coach bolognesi con Bucchi e Roma resta a punteggio pieno. All’inizio entrambi i quintetti sono spaesati dal campo neutro e commettono errori su errori. Ad avere le polveri bagnate è soprattutto l’Acea, che segna la miseria di un cesto nei primi 5’ con Goss e va sotto 8-2. L’Enel non riesce però a sfruttare la pochezza offensiva dei romani e non va mai oltre il +6, chiudendo il primo quarto avanti 14-13. Nella seconda frazione entra D’Ercole e scuote i suoi con due triple (la prima vale il pareggio a quota 16). A siglare il sorpasso è Ignerski con il tiro da 3 del 22-20, poi la Virtus resta a digiuno per 4’ e Brindisi si riporta sopra di 6 con un parziale di 8-0 interrotto da 3 liberi di Hosley. E alla fine di un primo tempo di rara bruttezza si va all’intervallo lungo sul 25-31 dopo un gioco da 3 di James. Il terzo periodo si apre con una tripla di Righetti che dà il la alla rimonta virtussina, completata da Taylor con 5 punti filati per il nuovo pari sul 33-33. Poi si prosegue sul filo dell’equilibrio fino all’ultima sosta breve, quando Ignerski infila la sua terza tripla per il 48-44 in favore di una Virtus che si sblocca dall’arco e segna 23 punti in 10’ dopo i soli 25 nei primi 20’. Nell’ultimo quarto si torna a segnare poco, il che favorisce Roma insieme alla quarta ed alla quinta tripla di uno scatenato Ignerski; l’ala polacca issa i suoi a +8 e chiude i conti nonostante il tardivo risveglio di un Dyson molto al di sotto di quello visto contro Milano e colpevole di sprecare l’ultima chance con un fallo tecnico e il quinto personale nel finale. (Nicola Zanarini)
    Roma: Ignerski 17, Hosley 10, Goss 9, Taylor 9
    Brindisi: James 15, Aminu 11, Dyson 10

    Venezia- Montegranaro 102-68
    La Reyer risorge dalla ceneri di Caserta, demolendo alla distanza la Sutor con una prova in crescendo e approfittando delle carenze dei marchigiani alle prese con Detrick che non vale Collins e Mitrovic costretto a dare forfait per un fastidio muscolare. Montegranaro che non riesce a arginare Smith ( 9/9 da 2), assoluto padrone dell’area colorata, dove l’Umana detta legge (38-22 il compunto dei rimbalzi). Montegranaro ha retto per due quarti (31-39 all’intervallo lungo), poi è scoppiata nel terzo periodo quando ha incassato 40 punti (a 19) dalla Reyer. Con Mitrovic e Campani in panca solo per onor di firma, la Sutor è andata alla deriva e l’Umana, più reattiva in difesa, dopo aver preso le misure a Skeen, ha potuto involarsi in contropiede. In avvio l’Umana si trascina sul parquet le scorie di Caserta (10-10 al 6’), l’ingresso di capitan Rosselli sistema la difesa granata e la Reyer scappa via (21-13), mentre Montegranaro è aggrappata a Skeen e Mayo. Venezia prova a dare un’altra spallata (35-22), Mayo tiene a galla la Sutor (39-31). E’ solo un’illusione, alla ripartenza l’Umana pigia sull’accelerato e Montegranaro si dissolve: primo schiaffone (49-33), secondo schiaffone (61-41), Umana padrona del campo, Sutor senza difesa (79-50). Dieci uomini a segno nella Reyer, granata che dilagano e Giachetti che infila la tripla finale che vale ai granata il centello
    Venezia: Smith 18, Taylor 15, Vitali 13
    Montegranaro: Cinciarini 14, Skeen 14, Mayo 10

    Reggio Emilia- Siena 67-60
    La Grissin Bon cancella un tabù infinito e dopo un’attesa durata 20 anni riesce a superare Siena tra le mura amiche. I biancorossi di Menetti restano in vantaggio dal primo all’ultimo secondo. Partendo fortissimo (13-0 e primo canestro toscano di Carter dopo 5’40) e veleggiando sempre in mare aperto con un vantaggio rimasto a lungo in doppia cifra (35-18 al 19', 48-32 al 28' e 53-38 al 32'). Merito dei reggiani, presi per mano da un bravissimo Bell (25 punti in 22 minuti e 6/10 al tiro) e della loro difesa che ha bloccato le bocche da fuoco toscane e un evanescente Hackett. Demerito di Siena che troppo spesso ha sparacchiato a vuoto con conclusioni avventate (7/27 al tiro a metà gara pari al 26% di realizzazione). Solo nel finale, quando la Grissin Bon ha rallentato il ritmo e la sua intensità, la Montepaschi ha avuto la possibilità di rientrare in partita e di provare a portarla a casa. La svolta del match poteva arrivare a 4 minuti dal termine e dell’incontro quando gli arbitri fischiavano un fallo a Silins su un tiro da tre punti di Viggiano e subito dopo sanzionavano un tecnico al giovane lettone. Cinque tiri liberi per i toscani e possesso di palla. La Montepaschi risaliva fino al meno 4 (57-53), ma la Grissin Bon era brava a reagire e a non farsi risucchiare dagli ospiti portando a casa il primo successo stagionale.(Daniele Barilli)
    Reggio Emilia: Bell 22, Cinciarini 11, White 10
    Siena: Carter 18, Viggiano 12, Hackett 9

    Pistoia- Avellino 75-83
    La Sidigas passa a Pistoia con qualche brivido finale e dimostra che lo scivolone interno all’esordio era solo figlio della maledizione della prima giornata (in 14 stagioni in A i biancoverdi 13 volte hanno perso al debutto). Emozioni forti già prima dell’avvio, non solo per un ritorno nella massima serie di Pistoia, attesa per oltre 14 anni e celebrata con un palazzetto esaurito e una corografia spettacolare. Le lacrime sono però per il ritiro della maglia numero 7 di Matteo Bertolazzi (ex anche di Bologna, Forlì, Vigevano, Casalpusterlengo e Omegna) che un destino beffardo ha portato via il 16 settembre scorso, a soli 34 anni. La tensione attanaglia i toscani che sbagliano lo sbagliabile e i campani, con il rientrante Ivanov versione guerriero, allungano 9-2 al 5’, che diventa 12-2 con la tripla di Richardson. Galanda avrà pure 38 anni, ma gran parte di questi li ha spesi sui campi di pallacanestro e prova a ridare lo spirito che ha portato quassù la matricola toscana. I locali vacillano, ma non mollano (15-19 al primo intervallo): 5 punti consecutivi di Cavaliero però scavano un solco (17-29 al 13’). Sempre Cavaliero raffredda gli animi con un tiro pesante al 17’ dopo che Pistoia si era fatti sotto sul 29-32 con i sussulti di Johnson e Gibson. A 1’15’’ dalla fine del primo tempo Moretti si becca un tecnico e Lakovic è impietoso con 6/6 dalla lunetta che vale il +15 (48-33). Avellino rientra carica, deve ringraziare i tiratori pistoiesi e comunque non si espone mai al contropiede. Al 27’ il tabellone segna il vantaggio esterno per 68-43, con Thomas, alla sua migliore uscita dell’esperienza avellinese, che maltratta la difesa toscana. A 1’29’’ locali incredibilmente a -5 con la tripla di Gibson accende la bolgia. Pistoia rimandata a testa alta, occorre oliare i meccanismi rinnovati e graffiare in difesa, per giocare in velocità. Johnson non può essere questo: 4/14 al tiro. (Filippo Laico)
    Pistoia: Gibson 18, Washington 17, Daniel 13
    Avellino: Thomas 20, Ivanov 17, Lakovic 13

     
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    Non l'ho seguita per nulla, ma sbricciolare le merde in casa nostra era il minimo. Chissà al palazzetto che pubblico.
    Avanti Dinamo, grande Drake: 31 punti.
     
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    Derby a Milano, Varese s'inchina
    Primo successo per l'EA7

    Milano, 20 ottobre 2013

    Dopo i passi falsi di Brindisi e Istanbul, l'Olimpia coglie il primo successo stagionale con la Cimberio. In evidenza Samuels con 21 punti e 11 rimbalzi, per gli ospiti 26 di Polonara

    Alessandro Gentile, 12 punti e 5 rimbalzi. Ciam/Cast
    Alessandro Gentile, 12 punti e 5 rimbalzi. Ciam/Cast

    Milano vince un derby non indimenticabile, batte Varese 84-72 (dopo 4 k.o. di fila nel confronto diretto). Il vantaggio è costruito nell’ultimo minuto, quando la Cimberio rientrata nel quarto conclusivo da -14 a -3 grazie a un grande Polonara, sciupa per infrazioni e scelte avventate il possibile blitz, non più immaginabile dopo un secondo tempo modesto. Il Forum si innamora subito di Samardo Samuels (21 e 11 rimbalzi), scopre la bellezza di avere Moss dalla propria parte e, anche, che Curtis Jerrells una mano può darla, non di cervello ma di energia.

    VINCE L'EQUILIBRIO— Il gioco dell’EA7 è ancora un uno contro uno di chi ha la palla, soprattutto Langford e Gentile. La coralità si vedrà più avanti. Varese non ha niente da Clark, pochissimo da Coleman, poco da Ere (2 punti dalla panchina) e sta in piedi con Polonara e De Nicolao. Va via facile Milano, subito 8-2, grazie all’1/8 al tiro col quale Varese apre il derby (che diventa 2/12). L’ingresso di De Nicolao sul secondo fallo di Coleman, sembrerebbe azzardato vista lo scontro diretto con Langford, invece è l’azzurro con Polonara a dare il primo vantaggio alla Cimberio (12-13). Samuels concentra contro Scekic 8 punti nel 9-0 EA7 di inizio secondo quarto (21-13), ma ancora Polonara e De Nicolao si producono nell’8-0 del subitaneo pareggio. Da qui si va in equilibrio, con Banchi che opta per una staffetta Langford-Gentile visto che ognuno, quando è in campo, fa la prima punta. Wallace dà una bella mano facendo a sportellate in area, Moss non ha paura di farsi male ma la Cimberio, senza lo squalificato Sakota, riesce a competere anche se Coleman non mette piede in campo fino al secondo tempo. Polonara è top scorer a quota 11, Hassell produce più polpa del più spettacolare Samuels e Ere, nonstante la favolosa tripla di Langford sulla sirena del 20’ (40-38) non si vede ma pareggia l’impatto dell’avversario.

    Samuels: 21 punti con 8/13 e 11 rimbalzi. Ciam/Cast
    Samuels: 21 punti con 8/13 e 11 rimbalzi. Ciam/Cast

    SAMARDO SPETTACOLO — La ripresa rivede la Varese pigra d’inizio, subito Jerrells e Langford, poi Gentile la ricacciano -8 (52-44), Polonara la tiene a galla mentre Samuels prende decisamente il sopravvento in area. Jerrells non è un play, ma un attaccante sì. E sempre con Gentile dà il primo colpo duro a Varese (60-50 al 28’). La fisicità di Milano quando entra Moss assieme a Wallace e Samuels è troppo per Varese che non ne ha con Hassell, figuriamoci con Scekic. Polonara torna protagonista quando Wallace allenta la presa, le sue triple riportano la Cimberio a - 8 (69-61), ma Samuels fa la differenza e Moss non fa toccare più la palla a Ere. Sembra tutto finito ma Milano osa troppo e, senza Samuels e con Langford finto regista assieme a Moss e Gentile in campo, si trova soltanto a +3 a 1’22”, aiutata dalla fortuna quando Hassell stoppa Langford ma non tiene la posizione commettendo passi. Samuels chiude la gara quando da un errore di Gentile trasforma un rimpallo nel canestro più fallo del 78-72. Coleman chiude una gara orribile con una devisione avventata: il derby è di Milano nonostante le assenze pesanti di Gigli e Kangur.

    Milano: Samuels 21, Langford 19, Moss, Gentile 12.
    Varese: Polonara: 26, Coleman 13, De Nicolao, Ere 11

     
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    Serie A. il ranking del 2° turno: 
    Bologna in vetta, Montegranaro affonda

    Milano, 21 ottobre 2013

    Appuntamento settimanale con la classifica di merito di giornata. Sul podio anche Caserta e Roma, dietro la lavagna pure Siena

    Cremona-Bologna, si lotta a rimbalzo. LaPresse
    Cremona-Bologna, si lotta a rimbalzo. LaPresse

    Come ogni lunedì mattina, ecco il ranking della serie A. Ovvero, una classifica di merito che non necessariamente ricalca quella reale, fatta di vittorie e sconfitte. Nel compilarla, prendiamo in considerazione anche assenze, infortuni, calendario. Le prime giornate potranno vedere parecchi salti di posizione, che però si consolideranno col passare delle partite.

    1. BOLOGNA (posizione precedente 4). Soffre, lotta, non molla, rimonta e sbanca Cremona con la coppia Walsh-Hardy, quest’ultimo miglior marcatore dopo 2 giornate a 25.5 di media.
    2. CASERTA (prec. 6) Come la Virtus, passa all’overtime a Pesaro. Punti pesanti in chiave salvezza. Ma per ora si gode la vetta.
    3. ROMA (prec.9) No Datome, no problem. Se poi trova un Ignerski (17 punti in 24’) che a Sassari non avevano mai visto giocare così.
    4. PESARO (prec. 5) Perde ma guadagna una piazza perché ha un carattere speciale: rimonta da -14 e poi ancora da -9 a 5’ dalla fine portando Caserta al supplementare.
    5. REGGIO EMILIA (prec. 12) Gran balzo in avanti grazie a Troy Bell (22 punti in 25’) che le regala una vittoria su Siena attesa da 20 anni.
    6. BRINDISI (prec. 2) Perde l’imbattibilità ma non certo la faccia contro Roma. Peccato per quel Dyson inguardabile (10 punti, 6 perse).
    7. SASSARI (prec. 13) Drake Diener (31 punti, top della giornata) si fa un baffo dei problemi di regia, prendendosi la squadra sulle spalle quando lo 0-2 si stava pericolosamente avvicinando.
    8. CANTU’ (prec. 8) Perde a Sassari, ci sta. Crolla solo nell’ultimo quarto, forse fisicamente.
    9. MILANO (prec. 14) Vince il derby con un Samuels (21+11) dominatore nel mezzo.
    10. VARESE (prec. 6) Ha il merito di non mollare e riaprire il match quando ormai sembrava perso.
    11. SIENA (prec. 7) Dominata a rimbalzo (47-29), segna solo 59 punti con Hackett che stavolta non domina.
    12.AVELLINO (prec. 15) Pronto riscatto ma l’avversario (Pistoia) era malleabile.
    13. VENEZIA (prec. 16) Alza la voce ma con Montegranaro. Aspettiamo banchi di prova più significativi, ma la reazione è stata ottima.
    14. CREMONA (prec. 10) La notizia più brutta rischia di essere l’infortunio di Chase. La sconfitta ci sta.
    15. PISTOIA (prec. 11) Una prima casalinga al ritorno in serie A tutta da dimenticare.
    16. MONTEGRANARO (prec. 9) Il -34 di Venezia dice tutto.

     
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    Molin e le gioie di Caserta
    "Abbiamo cuore e personalità"

    Milano, 22 ottobre 2013

    Il 53enne, all'esordio da capo allenatore, è ancora imbattuto con la Pasta Reggia. "Siamo partiti per salvarci, poi a Natale vedremo dove saremo e cosa si potrà fare"

    Sorride, Lele Molin. “Sì, fare il capo allenatore è bello, si sente molto soprattutto il peso delle scelte. Anche se da vice mi sono sempre sentito molto responsabilizzato”. Il tecnico veneziano, ora a Caserta, è in pratica esordiente, all’età di 53 anni, in Serie A.

    Due su due, non le fa un po’ strano vedere la Juve lì in testa con Bologna e Roma, seppur dopo sole due giornate?
    “Restiamo tranquilli, tutto ciò è frutto di circostanze. Ma è chiaro che fa piacere, eccome”.

    La discesa al Sud ha un sapore particolare.
    “L’ho potuto constatare di persona, a Caserta si vive tutto con una passione incredibile. C’è un ambiente carico a mille, qui già fanno il conto alla rovescia per la gara di domenica contro Milano. E si sogna, si sogna sempre”.

    Obiettivi?
    “Col budget che avevamo, io e il g.m. Atripaldi non potevamo fare miracoli. E allora abbiamo cercato di costruire una squadra che potesse divertire, con tante scommesse, ma anche la giusta dose di esperienza. Fino a Natale non saremo giudicabili. Ecco, lì faremo il punto della situazione per capire dove saremo e cosa si potrà fare. Sono curioso anche io di capirlo. Di sicuro, siamo partiti per salvarci”.

    Domenica a Pesaro, quindi, la vittoria contro una diretta concorrente è valsa doppio.
    “Stavamo per mandare tutto all' aria dopo aver dominato, chi pensava a un tracollo nel supplementare è rimasto deluso. Ho visto una squadra dal cuore grande così, con tanta personalità, che non si è depressa nella rimonta. È un gruppo di ragazzi dalle diverse culture, sociali e sportive. Non è mai facile far coincidere tutto, ma sono soddisfatto”.

    Eppure Hannah, il play, in precampionato aveva deluso e viaggiava verso il taglio.
    “È arrivato in cattive condizioni fisiche. Non in sovrappeso, ma atleticamente a terra a causa della lunga inattività. Gli abbiamo fatto capire che era stato preso per dare una guida sicura a tutti i baldi giovani che abbiamo. Ha recepito subito il messaggio, nelle due vittorie è stato importante”.

    A parte gli espertissimi Mordente (il capitano) e Michelori, Roberts e Scott sono dell 1988, Brooks dell’89, Moore del ’90, Vitali, Tommasini e Marzaioli del ’91: già, è proprio una Pasta Reggia baby.
    “Ci saranno difficoltà, incomprensioni, ma se non si smarriranno tutti questi ragazzi sono destinati a una carriera importante, nel senso che Caserta li perderà non potendo più permettersi di trattenerli. Tutti hanno margini ampi di miglioramento, giocare in un ambiente caldo e competente come Caserta sarà uno stimolo in più per loro. E Vitali potrà diventare un elemento importante in chiave azzurra”.

    Molin, si è già lasciato coinvolgere dalle prelibatezze culinarie della zona? Pizza, mozzarella…
    “Purtroppo sì. Purtroppo per i chili che metterò. Ma è tutta roba buona, credetemi”.

     
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    Parole a spicchi: Moss show
    E Cavaliero chiuso fuori casa

    Milano, 24 ottobre 2013

    L'ala dell'EA7 alla scoperta di Milano e alle prese con l'italiano su Twitter. Botta e risposta Bucchi-Dalmonte e le peripezie del playmaker di Avellino

    Tweet, foto, parole e chiacchiere di una settimana di basket.

    ITALIANO MON AMOURSignora: si lavora al negozio della porta accanto? Me: che negozio? Signora: "Spazio 23" me: no, io vivo accanto. Signora: ohhhh #classic
    David Moss ‏@CHItilidie34 (tweet in italiano)

    COLORE Armani la maglia blu lasciamola a Cantù.
    Striscione al Forum

    BOTTA Noi non siamo costruiti per gli obiettivi di Roma, siamo giovani e dobbiamo crescere senza illuderci per vittorie come quella sull’Olimpia.
    Piero Bucchi (allenatore Brindisi)

    RISPOSTA Ho grande stima per Bucchi ma non apprezzo che giustifichi la sconfitta sottolineando che i nostri obiettivi sono superiori ai loro, se mi dicesse quali sono lo saprei anch’io.
    Luca Dalmonte (allenatore Roma)

    TV — La Mens Sana Basket e Canale Tre Toscana in riferimento alla mancata trasmissione di parte del secondo tempo della gara di ieri sera tra Grissin Bon e Montepaschi, si scusano con i supporters per il disservizio precisando che le problematiche sono state causate dalla mancata ricezione del segnale dal campo di Reggio Emilia e quindi indipendenti dalla volontà dell’emittente.
    Comunicato stampa

    TV/2 — La Sidigas Scandone Avellino, in riferimento alla mancata ricezione del segnale dal campo di Pistoia si scusa, prima di tutto, con i suoi tifosi ed appassionati e sottolinea, insieme alla propria emittente esclusivista +N, di essere del tutto estranea alla mancata trasmissione della partita odierna. Nelle prossime ore verranno attivate tutte le verifiche del caso per stabilire l'esatta responsabilità del problema occorso.
    Comunicato stampa

    ZERO SU UNORestare fuori casa la prima notte che ci puoi dormire perché le chiavi non entrano nella toppa: è una bella rottura di c…!!!
    Daniele Cavaliero ‏@DCava10 (guardia di Avellino)

    DUE TURNI DI STOP
    In vent’anni di basket non ho mai parlato di arbitri, lo giuro ma questa volta mi sento di dire che se dovessi prendere anche una sola giornata di squalifica per quanto accaduto contro Casale smetterò di allenare.
    Gianmarco Pozzecco (allenatore Capo d’Orlando)

    DUE TURNI DI STOP/2
    Gianmarco Pozzecco (Orlandina basket) Squalifica tesserato per 2 gare per comportamento protestatario e offensivo nei confronti degli arbitri (fatto che ne comportava l’espulsione), e per non aver abbandonato immediatamente il terreno di gioco a seguito dell’espulsione. Il comportamento protestatario è continuato anche al termine della gara. (art. 29,3 RG,art. 22,2b RG,art. 32 RG,art. 30,1/1b RG] 1152 SSD BASKET)
    Comunicato Lnp

    IN EFFETTI
    L’errore capitale di Varese è stato non entrare in campo nel terzo periodo.
    Ebi Ere (capitano di Varese)

    FILOSOFIA Le idee non hanno confini. Anche dove non c’è un movimento di vertice è possibile creare figure professionali che sappiano in futuro far crescere la pallacanestro.
    Simone Pianigiani (c.t. Nazionale dopo la giornata azzurra in Molise)

     
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    100-87 contro Pistoia, ottimo così.
    Altro partitone di Drake e regia perfetta di Travis e Marques Green, in attacco tanta roba.
     
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    Fanculo, per due punti. Vabbè, ad Avellino ci può anche stare.
     
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