Official Topic: Turkish Airlines Euroleague

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    CITAZIONE (The ATM_ @ 22/11/2013, 22:15) 
    Tipo che Milano sta facendo una delle cose più pazzesche che io abbia mai visto in un parquet.

    Non sto seguendo, hanno fatto un rimontone?
     
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    da -11 a +5 nel 4/4.

    Finita. Incredibile. Non so cosa sia successo tra 3 e 4 quarto, ma sembrava di vedere 2 partite diverse.
    Assurdo. Bene così.
     
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    Godo, poi almeno ho avuto la conferma che non è solo Roma a prendersi rimonte assurde dal +15 in giù :asd:.

    Milano-Efes Istanbul 77-73: rimonta da -14, Olimpia seconda da sola

    Milano, 22 novembre 2013

    L'EA7 piazza un break di 17-0 in meno di 4 minuti tra il terzo e l'ultimo quarto: manca un solo successo per la qualificazione alle Top 16

    Samardo Samuels aggrappato al canestro. Ciam/Cast
    Samardo Samuels aggrappato al canestro. Ciam/Cast

    L’EA7 vince 77-73, con un’incredibile rimonta, sull’Anadolu Efes Istanbul nella prima giornata di ritorno del gruppo B di Eurolega. Ora i lombardi sono soli al secondo posto del raggruppamento e la sconfitta del Bamberg a Strasburgo lascia l’Olimpia a un solo successo dalla qualificazione alle Top 16.

    EQUILIBRIO — Banchi è sempre senza Gigli, che ha ripreso ad allenarsi, e Kangur, l’ex trevigiano Mahmuti ha tutti gli effettivi e parte con Gordon in cabina di regia.I primi acuti sono di Samuels che prima schiaccia e poi punisce dalla media. Milano però ha bisogno di tiro dal perimetro per aprire il presidio di chili e centimetri che l’Efes può piazzare vicino al suo canestro. Dopo 5’ siamo 11-12 con entrambe le squadre che cercano di trovare il tiro prima ancora che gli avversari si dispongano: idea pregevole che produce qualche bel canestro e un buon numero di idee balzane che si convertono in 6 palle perse Olimpia in 6 minuti. Gordon abusa dello spaesato Jerrells su tutti i fronti e vola in doppia cifra all’8' (13-21), poi Gentile e un Samuels autorevole chiudono lo strappo per il 21-23 di fine primo periodo.

    MUGUGNO — Langford, partito dalla panchina, fatica a prendere il ritmo e quando Milano perde il filo di un attacco logico si affida alla sapienza cestistica di Moss. Per interi minuti si vedono nefandezze in serie, con Barac e Lawal che si annullano a vicenda. L’EA7 non riesce a costruire nulla di razionale contro la zona turca e perlomeno prova a spendere energie (e falli) in difesa limitando i danni sul 30-34 al 18’. Planinic viene colpevolmente lasciato libero più volte e accende Erden che ringrazia con un paio di schiacciate. La valutazione del secondo periodo è 20-0 per l’Efes e al riposo il tabellone recita 32-41 con qualche mugugno dei 7500 del Forum tra cui il nerazzurro Kovacevic a bordo campo. Che in casa Olimpia i lavori siano in corso non stupisce, ma inquieta come non sembri, almeno al momento, una squadra meritevole di avere una mascotte chiamata “Fiero il guerriero”.

    Keith Langford al tiro. Ciam/Cast
    Keith Langford al tiro. Ciam/Cast

    DIFFICOLTÀ — L’EA7 si ripresenta con due belle iniziative individuali di Melli e Gentile. Ma due rondini non fanno primavera e il tracollo è sfiorato: parziale di 9-0 Efes e solo una tripla sbagliata di Hopson a cui ne segue una segnata da Gentile evita che qualcuno azioni i titoli di coda con più di un terzo di pellicola ancora da proiettare. Jerrells pare tornato il pesce fuor d’acqua di un mese fa, Banchi va senza playmaker di ruolo e ci vogliono quasi otto minuti nella ripresa perché un lungo di Milano veda un pallone giocabile dentro l’area. Dopo 30’ sono 11 le lunghezze di margine (51-62), quasi un abisso anche in virtù del 18% da 3.

    DELIRIO — Tripla di Langford, recupero con schiacciata di Melli ed è pandemonio al Forum come diceva Dan Peterson dell’omonima casa dei Lakers Anni 80. Altro recupero con schiacciata di Melli ed è -4, giocata oscena di Barac e schiacciata di Lawal (60-62); alley-oop con affondata di Lawal per la parità e tripla di Langord: 14-0 in 3’43” (break di 7-0 compresi i tre punti finali del terzo quarto) e anche Giorgio Armani in parterre applaude convinto. L’Efes si riprende con i tiri dalla distanza e Langford in trance agonistica, ribatte colpo su colpo: 70-69 al 36’. Lawal schiaccia in testa a Erden che però va in doppia doppia per il 72-71 Olimpia. Langford dalla lunetta arriva a 13 punti nel quarto con oltre 2 minuti da giocare. Poi è un festival degli errori: solo tiri sbagliati e palle perse fino a 21” dalla fine quando sul -3 l’Efes è costretta al fallo: Langford è implacabile e scatena la festa. Dire che è nata una nuova Milano sarebbe ipocrita per una squadra alle prese con problemi immensi in regia, ma una vittoria simile è un segnale forte verso un cambio di mentalità.

    SODDISFAZIONE — A fine gara Banchi ha l'aspetto di chi si è tolto un masso dallo stomaco: "Una grande vittoria per l'escalation di emozioni con cui l'abbiamo ottenuta. A fine primo tempo abbiamo profuso il nostro peggior volto, ma poi è stata una vittoria di squadra con Langford e Lawal che hanno messo le mani sulla gara. Il pubblico di questa sera è un patrimonio che non dobbiamo disperdere". Deluso, e non fa nulla per nasconderlo, Mahmuti: "Abbiamo fatto un sacco di errori stupidi, i miei giocatori hanno giocato come ragazzini".

     
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    Eurolega Girone B: Zalgiris Kaunas (ospita Milano venerdì alle 18.30)
    In campo oggi contro il Liektabells: lo Zalgiris ha vinto 4 partite su 5 al momento, i loro avversari di giornata una su 6.

    Eurolega Girone C: Bayern Monaco (a Firenze contro Siena venerdì alle 20.15)
    Con il debutto in panchina del nuovo allenatore Stefan Koch, il fanalino di coda Würzburg (1-9) rende la vita difficile alla capolista del campionato tedesco, che riesce comunque a portare a casa la nona vittoria in 10 giornate. Per la squadra allenata da Svetislav Pesic cinque uomini in doppia cifra e una prestazione dominante del corpulento centro John Bryant (6/11 a dal campo, 8/11 ai liberi, 10 rimbalzi con 4 in attacco, 3 assist e 2 recuperi). Gli ospiti hanno tirato meglio da fuori (45% con 10/22) che da due (41%), costruendo la loro vittoria soprattutto dalla lunetta. Ben 40 tiri liberi per il Bayern (33 a segno). Per gli ospiti 19 punti d Staiger (5/7 da tre in 19’), 17 con 6 rimbalzi per l’ex romano Djedovic, 16 per Delaney con 6 rimbalzi e 4 assist, 12 per l’ex Montegranaro Bryce Taylor.

     
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    Parla Javtokas il miracolato
    Il gigante lituano attende Milano

    KAUNAS, 28 novembre 2013

    La storia del centro dello Zalgiris Kaunas che nel 2002 si schiantò in motocicletta a 140 lm/h e non doveva più camminare. Da allora ha vinto quasi tutto

    Robertas Javtokas, centro dello Zalgiris Kaunas che venerdì ospiterà l'EA7, è felice ogni giorno di essere vivo, non parliamo allora di quanto lo sia di giocare a basket ad alti livelli, cosa che fa da più di 10 anni. Se sommiamo le sue cifre di Eurolega con quelle di Eurocup nell'arco della sua notevole carriera, noteremo che questo veterano ha quasi raggiunto 1400 punti, 1000 rimbalzi e 200 stoppate. Il giocatore è già stato campione di Eurolega e Eurocup oltre ad aver vinto medaglie agli Europei e ai Mondiali con la nazionale lituana. La carriera di successo di Javtokas non sarebbe così sorprendente, visto che all'inizio del nuovo millennio non era solamente considerato il talento più promettente della Lituania ma anche un giocatore prodigio che poteva schiacciare ad altezze da record. Ma poi, il 1 maggio del 2002, la sua motocicletta si schiantò a 140 kmh contro un auto che stava arrivando dal senso opposto di marcia.

    Robertas Javtokas è nato il 20 marzo 1980. Euroleague
    Robertas Javtokas è nato il 20 marzo 1980. Euroleague

    INCIDENTE — L'allora 22enne Javtokas volò verso un futuro pieno di incertezze. Ci vollero 10 mesi per eseguire tutti gli interventi chirurgici necessari per la gamba, il ginocchio e la spalla e il centro non poté giocare a basket per circa un anno e mezzo. Dopo tre interventi chirurgici, una placca speciale di rinforzo nella gamba, lunghe terapie per un nervo della spalla lesionato e mesi di riabilitazione, il suo recupero pare ancora oggi un miracolo. E Javtokas non solo è sopravvissuto ed è tornato a giocare, ma ha anche avuto una carriera invidiata da tanti altri giocatori. "Non ho mai pensato a come sarebbero potute andare le cose se non fosse mai successo, ma sono davvero grato di essere ancora su un campo da basket, anche perché i medici mi dissero che non avrei più potuto giocare - spiega Javtokas -. Sono felice e grato per ogni cosa nella mia vita, ho una bella famiglia, gioco a basket e sono ancora vivo".

    IL GRANDE RITORNO — Dopo un breve periodo in Ncaa con la University of Arizona, Javtokas tornò in patria nel 1999 dove divenne ben presto popolare. I tifosi ammiravano la capacità del giocatore di spiccare il volo e fare schiacciate spettacolari. Javtokas mostrò la sua impressionante elevazione durante l'All Star Weekend della lega lituana nel 2001, quando schiacciò la palla in un canestro alto 3,65 metri, 60 centimetri in più dell'altezza regolamentare. Tuttavia, dopo l'incidente, furono molti i dubbi riguardo al suo ritorno a quei livelli. Quando i medici gli dissero che sarebbe tornato a camminare dopo 6 mesi, erano molto ottimisti, ma Javtokas a 8 mesi dall'incidente si presentò in palestra. Ci volle qualche altro mese prima che potesse scendere dalla cyclette e mettere piede in campo. Il giocatore tornò a giocare, collezionando molti successi. "Mi ricordo la prima partita dopo l'incidente. Tutti dicevano: non salta più, non corre più. Io tornai in campo e giocai una bella partita. Ricordo di aver dimostrato a tutti che ero tornato, e non solo per camminare e basta".

    TITOLI E FELICITA' — Quando ripensa a quello che gli successe più di 10 anni fa, Javtokas dice che, senza ombra di dubbio, il basket è stata una delle ragioni principali che lo hanno motivato a tornare alla sua vita normale. Ha avuto un gran sostegno da parte della famiglia, dalla madre che ammette di aver inizialmente pensato che il figlio non sarebbe mai più tornato a camminare, o dal fratello, anch'egli giocatore professionista di basket. Il Lietuvos Rytas Vilnius, suo club di allora, trovò i migliori specialisti lituani, mentre i San Antonio Spurs dell'Nba, che scelsero il giocatore al secondo turno del draft del 2001, ospitarono Javtokas varie volte negli Stati Uniti. "Quando ho avuto l'incidente, la mia unica motivazione era quella di tornare su un campo da basket. Le persone intorno a me mi hanno aiutato tanto: gli amici, le squadre, tutti mi hanno convinto a non arrendermi". Nel 2005, Javtokas ha vinto l'Eurocup col Lietuvos Rytas ed è stato nominato Mvp della finale. Due anni dopo ha conquistato il titolo di Eurolega con il Panathinaikos e ha vinto il bronzo agli Europei con la Lituania. In seguito ha aggiunto al suo palmares la medaglia di bronzo dei Mondiali del 2010 e l'argento degli Europei del 2013. "A volte mi sento un miracolato - dice Javtokas -. Sono felice di essere in questa situazione. Non ho mai pensato a come sarebbe andata senza quell'incidente, ma la vita ti mette davanti a queste situazioni, e io sono felice di tutto quello che ho adesso e questo va ben oltre ogni mia più rosea aspettativa".

     
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    Eurolega, domani Siena e Milano
    Mps-Bayern, Olimpia in Lituania

    Milano, 28 novembre 2013

    Con un successo a Kaunas l’EA7 potrebbe blindare non solo la qualificazione, ma anche il terzo posto. Siena recupera Nelson contro i tedeschi

    Gani Lawal inchioda 2 punti nella vittoria contro l’Efes. Ciam
    Gani Lawal inchioda 2 punti nella vittoria contro l’Efes. Ciam

    Entrambe in campo al venerdì, la settimana di Eurolega delle italiane può offrire sentenze definitive solo a Milano: con tre giornate di anticipo, con un successo a Kaunas l’EA7 potrebbe blindare non solo la qualificazione ma anche il terzo posto. Per Siena non è l’ultima spiaggia contro il Bayern Monaco, perché la corsa qualificazione in questo momento è più su Malaga e Zielona Gora, ma due punti con i tedeschi sarebbero ossigeno per l’Eurolega della Montepaschi, fin qui sconfitta cinque volte in sei partite.

    SIENA — Al Mandela Forum di Firenze palla a due alle 20.15, la Montepaschi recupera Spencer Nelson, tornato disponibile per la prima volta dopo l’infortunio alla spalla di 40 giorni fa con Reggio Emilia. Se la Montepaschi è una delle squadre che segna di meno in Eurolega (68 punti di media, con un misero 44.1% da due), la squadra tedesca è tra le più prolifiche, grazie ai ritmi alti imposti dalla difesa aggressiva prima ancora che dagli esterni (Delaney e Djedovic i più importanti), e grazie al controllo a rimbalzo anche offensivo assicurato dalla coppia Troutman-Bryant. E’ vicino a canestro il gap che deve colmare la Montepaschi, che è la squadra in Eurolega che perde meno palloni (9.8): le uniche due occasioni in cui è andata sopra la media è stato coi campioni dell’Olympiacos e proprio all’andata col Bayern, persa 89-79 dopo essere stati anche a -24 nell’ultimo quarto inoltrato. “Il Bayern ci mise in difficoltà nei quarti centrali, è una squadra che ti vuole macinare con la sua pressione sulla palla, provando a portare e tenere la palla sui lati, per questo il nostro obiettivo è sapere quando e dove attaccare”, ha detto alla vigilia il coach Marco Crespi. Siena scende in campo anche sapendo che un’eliminazione dall’Eurolega significherebbe veder partire Daniel Hackett, il Galatasaray lo aspetta.

    MILANO — Con un successo, l’Olimpia si mette matematicamente alle spalle i lituani. Palla a due alle 18.30 (italiane) alla Zalgiris Arena di Kaunas, dove lo Zalgiris ha vinto le ultime due partite, contro Bamberg e Strasburgo, gli unici successi della propria Eurolega. La squadra di Stombergas, decisivo nell’Eurocup 1998 vinta dallo Zalgiris proprio contro Milano e oggi allenatore subentrato a Zouros, conta su un pacchetto lunghi non più fresco ma sempre di alto livello con Javtokas, Jankunas (ex compagni di Langford al Khimki) e Ksistof Lavrinovic (ex compagno di Moss a Siena). Ma è sul perimetro la croce e delizia dei lituani. La croce le 19.8 perse di media, più di chiunque altro in Eurolega, la delizia il 42.3% da tre, meglio di chiunque altro. Il simbolo è l’ex Justin Dentmon, tre partite all’Olimpia nel maggio 2012 (c’erano solo Gentile e Melli): perde 3.7 palloni ma dà 4.2 assist ed è il top scorer con 14.3 punti e il 60% da tre. Poi c’è Pocius che tira col 50% da oltre l’arco. Senza dimenticare la leggenda Jasikevicius. “Sarà fondamentale rallentare il ritmo, fermare il loro contropiede e limitare i loro tiratori perché soprattutto nelle ultime partite lo Zalgiris è stato una delle migliori squadre di Eurolega dall’arco specie con Dentmon, Jasikevicius e Pocius”, ha detto il coach Luca Banchi alla vigilia. Nell’82-75 dell’andata il trascinatore fu un Melli da 20 punti e 9 rimbalzi con 9/10 al tiro.

     
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    Eurolega, Zalgiris Kaunas-EA7 Milano 73-71, Montepaschi Siena-Bayern 71-62

    KAUNAS (Lituania), 29 novembre 2013

    Settima giornata: l'Olimpia sfiora un'altra grande rimonta, ma a 4" dalla sirena arriva la beffa dell'ex Dentmon che rimanda l'accesso alle Top 16. I toscani tornano in corsa: 15 punti e 10 assist di Hackett

    Milano si morde le mani, Siena se le sfrega: notte agrodolce per le italiane di Eurolega, cominciata con la beffa subita nel finale dall'Olimpia e chiusa dalla netta vittoria della Montepaschi sul Bayern nella settima giornata della prima fase.

    Zalgiris Kaunas-EA7 Milano 73-71
    Capace di rimontare un -10 negli ultimi 3 minuti, Milano arriva a un passo da un successo che avrebbe avuto del clamoroso. Invece passa lo Zalgiris grazie alla penetrazione vincente dell’ex Dentmon, mentre nella successiva rimessa Gentile lancia il pallone nelle mani di Lipkevicius invece di quelle di Langford. Negli occhi dei milanesi rimane la strepitosa prestazione del divino Keith (29 punti e 6 rimbalzi) e la sensazione di aver fallito un colpo esterno divenuto improvvisamente possibile. Ma tant’è, Milano ha comunque altre tre opportunità per blindare le Top 16.
    Che sia dura lo si capisce subito. Dominano le difese, la zona mista dei lituani viene bucata da una tripla di Jerrells ma crea non pochi problemi nella costruzione del gioco, tant’è che Banchi, in regia, si affida quasi subito alla coppia Gentile-Langford (ormai un must). I due peraltro colpiscono in penetrazione, unica soluzione offensiva praticabile vista la latitanza del resto della banda. Quando Dentmon piazza il +3 (14-11), lo Zalgiris pare entrare in ritmo, ma sono Moss e Langford a tenere Milano attaccata al match (17 pari alla prima sirena). Banchi inserisce Haynes ma l’Armani continua a costruirsi tiri complicati e a litigare col canestro. Dietro poi lo strapotere dei lunghi lituani, manda l’EA7 in catalessi: così si spiega il parziale di 12-0 con cui Kaunas mette le mani sulla gara (29-17 al 15’). Milano rimane più di 5’ senza imbucare un punto e barcolla come non mai. In questi momenti, in genere, ci pensa Langford: infila il libero che spezza la striscia lituana e poi rianima l’EA7 con la tripla del -6 (prima ne aveva infilata una pesantissima anche Jerrells). Alla sirena lunga lo Zalgiris è avanti di 8 (39-31). Un passivo anche accettabile viste le percentuali a tiro (12/30). Nel terzo quarto Moss attacca la spina e produce, insieme a Langford e Melli, il -6 (51-46) ma due triple del divino Jasikevicius sono come due pugni nello stomaco per l’Armani che risprofonda a -12, ferita ancora da Dentmon. Non solo: Samuels si fa male alla mano destra e non può giocare l'ultimo periodo: finirà in ospedale per accertamenti. Così quando Jerrells, sull’ultima discesa, compie l’ennesima nefandezza, Banchi ributta nella mischia Moss. Insieme a Langford, Gentile, Melli e Wallace accende l’ultima speranza col nuovo -6 (66-60), Kaunas torna a +10 (70-60) poi Milano piazza il break di 11-1 che vale il 71 pari. Dentmon fa un numero, Gentile tutt’altro. (dal nostro inviato Vincenzo Di Schiavi)

    Montepaschi Siena-Bayern Monaco 71-62
    Siena riapre la propria Eurolega. Battendo 71-62 il Bayern Monaco nella partita casalinga al Mandela Forum di Firenze, la Montepaschi raccoglie il secondo successo della propria stagione europea, a uno di distanza dalla zona qualificazione occupata dai tedeschi e da Malaga (già battuto in Andalusia, dovrà giocare in Toscana). Siena era a +16 a due minuti dalla fine e perde in extremis la possibilità di ribaltare il -10 dell’andata, ma pesa di più l’autorità con cui ha vinto, completando un trend positivo cominciato con l’Olympiacos e proseguito con le partite in volata (una vinta e una persa) con Malaga e Galatasaray. Trascinante il solito Hackett da 15 punti, 11 falli subìti e 10 assist, anche se la nota lieta della serata è il ritorno già decisivo, dopo 40 giorni di assenza per l’infortunio alla spalla, di un Nelson la cui importanza va ben al di là dei 14 punti segnati. Senza dimenticarsi del 44% da tre (11/25), distribuito su cinque giocatori con almeno due triple segnate. Il tutto riuscendo a tenere i bavaresi a 62 punti, minimo stagionale, 20 in meno della loro media in Eurolega.
    Imprecisa in attacco, ma brava a rimbalzo d’attacco e a conquistare falli per rispondere alle due bombe iniziali di Delaney, Siena prende le redini del match quando Rochestie dopo 3’ prende il posto di Green per un infortunio momentaneo. Hackett è imprescindibile per capacità di trovare falli (4 nel primo quarto) e creare per i compagni (5 assist al 17’), Nelson torna dopo un mese e mezzo di assenza e il canestro alla prima azione (16-11 al 7’) è solo una parte del suo indiscutibile impatto fatto di tante piccole, sagge, cose. Sono gli ingredienti giusti ma è presto per la fuga della Montepaschi, perché con le triple di Djedovic (16 pari), Schaffartzik e Benging (28 pari al 13’) il Bayern cancella quelle di Viggiano e riesce a ricucire. Il controllo dei tabelloni diventa però per i tedeschi non l’arma per scappare bensì per restare in partita quando , da metà secondo quarto, l’aggressiva difesa di Siena brava a difendere l’area li tiene a 0/5 e 3 perse in quattro minuti: sono proprio Nelson e Hackett a concretizzare il 13-1 della Montepaschi un minuto prima dell’intervallo, a cui i toscani vanno con 7/15 da tre punti. Al ritorno in campo il Bayern sembra avere il piglio giusto per provare a rientrare: con la forza a rimbalzo e chiedendo a Bryant di allontanarsi un po’ dal ferro per trovare il canestro, torna sul 44-40 al 23’30’’. Fulcro delle attenzioni tedesche, Hackett perde efficacia in palleggio, ma è praticamente solo quando la palla esce dalle sue mani, liberando al tiro i compagni, e Siena trova il canestro con Carter e Green per il 51-42 al 27’. E’ così che la Montepaschi riesce a superare il momento peggiore (2/11 da due nel quarto), approfittando dello 0/6 da tre nel periodo per i bavaresi per stabilizzarsi, ripartendo poi quando a inizio periodo attacca il ferro e trova Ortner sugli scarichi (58-46 al 32’). Djedovic prova a resistere ma il Bayern non vede più il canestro, così le triple di Rochestie e Nelson – che porta anche grande consistenza a rimbalzo – dilatano fino al 70-54 al 38’ con il break di 10-1 che chiude definitivamente la gara. I tedeschi provano a non perdere la differenza canestri dell’andata, Siena prova a impedirlo ma finisce per concedere almeno questo al Bayern. La Montepaschi però è definitivamente tornata competitiva anche in Europa.

     
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    Eurolega, Milano sogna l'impresa
    Forum esaurito contro il Real

    Milano, 04 dicembre 2013

    Gli spagnoli hanno vinto tutte e 17 le partite giocate in stagione e l'EA7 si affida al pubblico per provare a vendicare i k.o di Kaunas e Roma

    Serata di stelle e di record. Milano ospita domani sera il Real Madrid, gli imbattibili (percorso netto in campionato, in Supercoppa e in Europa per un totale di 17 vittorie su altrettante partite) in un Forum che presenterà un colpo d’occhio unico. Sono stati venduti 12.137 biglietti, che rappresentano il primato assoluto, in una partita di coppa, nella storia biancorossa. L’Armani di Luca Banchi, dopo l’incredibile sconfitta di Roma in campionato, ha l’occasione di blindare le Top 16 di Eurolega contro le lanciatissime merengues del fenomeno Rudy Fernandez, del barbuto Sergio Rodriguez e del talento Nikola Mirotic, ma non dell’ex Bourousis che non ci sarà perché infortunato.

    Langford ostacolato da Bourosis all'andata. Afp
    Langford ostacolato da Bourosis all'andata. Afp

    L'EA 7 deve rinunciare a Samuels (tornerà a gennaio), Gigli è rientrato domenica scorsa mentre Kangur tornerà in campionato contro Montegranaro, ma quello che Milano va cercando è una vittoria che spazzi via le incertezze nate dopo la doppia scoppola presa in trasferta (Kaunas e, appunto, Roma). Il club ha indetto, per la gara col Real, l’Olimpia Day, chiamando a raccolta 10 mila tifosi. Saranno molti di più. Un successo sugli spalti. E, si spera, anche sul campo.

    "Potremmo chiamarla - dice Luca Banchi - una sfida impossibile contro una squadra imbattuta come il Real Madrid ma abbiamo l'obbligo di soffermarci sull'aspetto affascinante di questa partita: giochiamo contro i migliori e abbiamo il dovere di provare ad alzare il nostro livello di gioco. Affrontiamo questa gara in una cornice ideale, in un Forum che si annuncia gremito per rendere omaggio alla grande favorita per il titolo di Eurolega e anche per vedere se saremo capaci di dare un seguito alle recenti prove casalinghe". C.J Wallace, che ha giocato due finali della col Barcellona legge la partita: "Per me, per avere la chance di battere il Real Madrid, è necessario controllare il loro contropiede, non concedere molti canestri facili o rimbalzi offensivi".

     
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    Viggiano tiene Siena in Eurolega: battuto il Zielona Gora

    Firenze, 5 dicembre 2013

    L'ala della Montepaschi ripete l'impresa di Malaga e con un canestro all'ultimo secondo tiene i toscani in corsa per le Top 16

    Un altro canestro decisivo di Jeff Viggiano, che già ne aveva segnato un altro a Malaga, tiene la MontepaschiSiena attaccata con le unghie e con i denti alle speranze di passare il turno in Eurolega dopo aver perso le prime quattro partite. Il 60-59 con Zielona Gora non ribalta la differenza canestri con i modesti ma efficaci polacchi, serve però a tenere la Montepaschi in controllo del proprio futuro, impegnata tra una settimana in casa dell’Olympiacos campione a porte chiuse e poi con la possibilità di giocarsi tutto all’ultimo turno in casa con l’Unicaja. In casa senese Green è il migliore in una partita modesta di squadra, col 38% da due e il 32% da tre, ripresa per i capelli dopo essere stati sotto di 4 punti a 35” dalla fine.

    Viggiano festeggia con Hackett. Ciam/Cast
    Viggiano festeggia con Hackett. Ciam/Cast

    HACKETT A DUE FACCE — L’inizio di Siena, 7-2 subito con Carter, non trova seguito quando, dopo il 2/2 da tre iniziale i toscani mettono in fila uno 0/7 dalla lunga distanza da lì al riposo, rievocando la secca offensiva dell’andata: così la Montepaschi ha il pallino del gioco, ma anche le 7 perse nei primi 8’ impediscono l’allungo. Così arriva il sorpasso degli ospiti sul 16-17 al 9’ e di nuovo all’11’ con la tripla di Brackins dopo l’1/7 da tre fin lì. Retta sulla vivacità di Green, Siena soffre la capacità polacca di chiudere Hackett quando porta palla in area: il play comincia con 1/6 e tre perse nei primi 18’, la Montepaschi si intristisce e soprattutto perde ritmo nel tentativo di metterlo in gara. Così, segnando 6 punti nei primi 8’ del terzo quarto i toscani si ritrovano sotto 24-29. Serve che Hackett giri l’interruttore mettendosi in ritmo in difesa quando alza la pressione sulla palla: va al riposo con 3 recuperi e 5 falli subiti, tra cui quelli per ricucire sul 30 pari all’intervallo.

    A 1"1 DALLA FINE — Quando nel terzo quarto la Montepaschi sembra avere l’energia per prendere il controllo della gara, di nuovo i passaggi a vuoto soprattutto offensivi le impediscono di trovare continuità e la espongono alle fiammate di un Dragicevic, innescato alla perfezione, da 10 punti in 8’ e sarebbero stati di più con maggiore precisione ai liberi: sulle sue spalle i polacchi toccano il 45-49 al 28’. Caricata dal canestro di Zamojski sulla sirena del terzo quarto annullato all’instant replay, Siena si rimbocca le maniche con un 7-0 a cavallo degli ultimi quarti che, con Hackett a riposare, diventa 55-51 al 33’30’’ dopo un fallo tecnico all’allenatore polacco. Gli errori da tre e passaggi imprecisi condannano la Montepaschi a vedersi di nuovo sfuggire la gara di mano: resta 6’ senza segnare e l’8-0 polacco col ritorno di Eyenga ribalta il match sul 55-59. Pare chiusa, e Siena è ancora a -4 quando a 35” dalla fine Rochestie penetra per il -2. Poi Zamojski sbaglia la tripla, di nuovo Rochestie penetra, sbaglia, Hunter contende il rimbalzo, di nuovo Rochestie riapre fuori per Hackett, che ribalta il lato per Viggiano, che con 1’’1 sul cronometro insacca la tripla decisiva. C’è tempo per una rimessa di Koszarek che muore tra le mani di Hunter. Siena è viva.

     
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    Eurolega, Milano-Madrid 71-78. L'EA7 si arrende al Real

    MILANO, 05 dicembre 2013

    Davanti a 12mila spettatori, l'EA7 perde 78-71 contro gli spagnoli in una partita giocata comunque a viso aperto e che non compromette il cammino dell'Olimpia in Eurolega. Banchi: "Buona difesa nel secondo tempo"

    Alessandro Gentile, 21 anni, al tiro. Ciamillo e Castoria
    Alessandro Gentile, 21 anni, al tiro. Ciamillo e Castoria

    Primo stop casalingo stagionale per l’EA7 Emporio Armani che si arrende 78-71 all’irresistibile Real Madrid, padre padrone di questa prima parte di stagione. È però stata una festa lo stesso con il Forum strapieno, tanto entusiasmo e solo voglia di godersi lo spettacolo all’insegna della sportività anziché del tifo accecato. Annunciati 12.331 spettatori sugli spalti, parata di vip in tribuna (Galliani applaudito, Allegri con Tassotti, e in quasi anonimato anche l’ex pluri-iridato di boxe Ricky Hatton) e pubblico davvero caldo fin dall’apprezzato ingresso in campo dell’ex di turno Bourousis, ai box per un colpo alla mandibola.

    JERRELS — Milano, senza Samuels, parte senza grandi timori e si presenta con una tripla di Jerrells. La corazzata spagnola risponde con l’artiglieria pesante targata Fernandez e Darden e va avanti 9-6. È una EA7 che però sfida frontalmente un’avversaria che in stagione ha vinto, quasi sempre dominando, tutti e i 17 i match disputati. Gentile prova a fare, e qualche volta a strafare, ma il primo guaio per Banchi è il secondo fallo di Lawal al 7': 11-17 Real senza che Mirotic - devastante all’andata - abbia ancora acceso i motori. Llull offende la difesa milanese in maniera imbarazzante, anticipa più volte anche le linee di passaggio Olimpia, però trova compagni dalle mani non torride e una tripla di Melli accorcia il passivo al 19-23 di fine primo periodo.

    NON PROPRIO MERAVIGLIE — Non si può dire che a difesa schierata il Real faccia meraviglie, ma nel complesso quasi tutti i singoli saltano di più, sono più rapidi e tirano meglio degli avversari. Risultato? Sfruttando alcuni tiri facili la squadra di Laso è già avanti 37-21 dopo 15 minuti. Jerrells continua a metterci tanta buona volontà, però è chiamato a dirigere un’orchestra quando nel cuore e nella testa è un buon strumentista che il ritmo dovrebbe riceverlo anziché dettarlo. Chissà cosa passa nella testa di Cancellieri, vice dell’Olimpia, nel vedere quel Dontaye Draper che allenò a Veroli fare il terzo playmaker con pochi motivi per alzarsi dalla panchina opposta. Sul -19 un acuto di Melli rianima Milano che sembrava di alzare bandiera bianca sotto l’8/15 da 3 degli avversari. Il Real prova il numero quasi a ogni azione, non sempre va, però va al riposo sul 48-34 lasciando l’impressione di potere essere ancora più devastante. Non sarà un caso se gli spagnoli sono primi in tutte le voci statistiche di squadra eccetto rimbalzi e percentuale ai liberi in cui si accontentano del secondo posto.

    FORZATURE — Melli e Lawal provano con successo ad attaccare l’area dove l’infinito Mejiri (217 cm) prova a stoppare tutto, ma non ha la reattività per essere ovunque. Da -12 e palla in mano bastano due forzature per il -16. Gentile si sbatte, prende anche buoni tiri, però con esiti molto alterni in sintonia con una stagione che lo ha visto spesso freddino nelle conclusioni. Chi non demerita è Chiotti, non tesserato per il campionato, che con i recuperi di Gigli e Kangur ultimati potrebbe avere spazio solo finché Samuels non sarà recuperato. Un altro paio di volte Milano schiaccia sull’acceleratore e in entrambe le occasioni è Rudy Fernandez a metterla a tacere con giocate sopraffine effettuate con irreale naturalezza. Il 63-46 di fine terzo quarto è già una sentenza, l’EA7 però non vuole fare una figuraccia davanti a un pubblico speciale e, pur coi suoi limiti, gioca con dedizione fino in fondo salvando alla fine la faccia e meritandosi anche gli applausi all’uscita dal campo. L’appuntamento per staccare il biglietto per le Top 16 è tra una settimana, ancora a domicilio, contro i tedeschi del Bamberg.

    "GRANDE CORNICE" — Luca Banchi prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: "Il valore dei nostri avversari meritava una cornice simile di pubblico, speriamo di meritare che questa gente torni a sostenerci in massa in altre occasioni. La nostra buona difesa nel secondo tempo deve essere un esempio per costruirci una mentalità vincente". Pablo Laso mantiene il profilo basso nonostante il centro numero 18 in due mesi: "È stata una grande partita, ci tenevamo a garantirci il primo posto nel girone contro una squadra in crescita. L'ingresso di Rodriguez è stato decisivo".

     
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    Eurolega Girone B: Bamberg (a Desio, contro Milano, venerdì alle 20.30)
    I campioni di Germania resistono all'Alba Berlino, rimontando nell'ultimo quarto (parziale 21-11) per vincere 73-69 e restare da soli alle spalle del Bayern Monaco capolista con 10 vittorie e 2 sconfitte. Nella squadra di coach Chris Fleming ci sono 4 uomini in doppia cifra: Anton Gavel guida tutti con 14 punti con 6/13, 5 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi in 31 minuti (l'uomo più utilizzato dal suo allenatore), davanti ai 12 a testa di Maik Zirbes (con 6/6 al tiro e 7 rimbalzi) e Jamar Smith (3/7 al tiro e 4/4 ai liberi in 20').

    Eurolega Girone C: Olympiacos (ospita Siena giovedì alle 20)
    I campioni d'Europa in carica continuano a dominare anche nel loro campionato (finora hanno vinto con uno scarto medio di 25.1 punti), passando per 101-63 sul campo del Panelefsiniakos. Le statistiche parlano chiaro: i Reds chiudono con il 75% da due (33/44) e possono permettersi una serata così così da fuori (7/25) e solamente 10 minuti di Vassilis Spanoulis (3 punti e 4 assist). Mattatore della serata è stato Giorgios Printezis (24 con 11/17 al tiro e 10 rimbalzi), in doppia cifra anche il 19enne Ioannis Papapetrou (15 in 24 minuti con 5/9, 3 rimbalzi e 2 assist) e il solido Stratos Perperoglou (11 in 22 minuti con 5/9, 4 rimbalzi e 4 assist).

     
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    Eurolega, Olympiacos-Siena 78-73, Mens Sana rimontata nell'ultimo quarto

    Milano, 12 dicembre 2013

    La Montepaschi, priva di Hackett, si illude fino al +15, poi cade nel finale: andrà alle Top 16 se vincerà all'ultima giornata contro Malaga

    Tomas Ress in azione contro l'Olympiacos. Epa
    Tomas Ress in azione contro l'Olympiacos. Epa

    L'impresa sfugge di mano solo nell'ultimo quarto alla Montepaschi, che ha sfiorato il colpo sul campo dell'Olympiacos campione d'Europa, quest'anno ancora imbattuto in patria e in Eurolega, cedendo alla fine 78-73. Non cambia nulla in chiave qualificazione per Siena, che comunque si sarebbe giocata tutto all'ultima giornata nello “spareggio” tra una settimana in casa con Malaga.

    PROBLEMI — Per motivi disciplinari si giocava a porte chiuse e i greci erano senza Printezis e Begic squalificati, ma anche Siena a sua volta aveva una defezione importante, la più importante, quella della stella Daniel Hackett, il cui forfeit è stato annunciato dal club con un tweet (“contusione all'anca”) pochi minuti prima della palla a due. In sua assenza Erick Green ha esibito la partita di maggior personalità della stagione,28 punti. La Montepaschi ha pagato la poca lucidità di Rochestie in regia al di là dell'1/9 al tiro, lo 0/4 da tre del match winner Viggiano, i problemi di falli e soprattutto, a rotazioni ridotte, la fine delle energie in un quarto periodo in cui ha subìto 32 punti concedendo ai campioni d'Europa un inarrestabile 11/11 al tiro, con cinque triple, che fa svanire l'impresa quando era a un passo, sotto i colpi di Perperoglou (a secco fino al 28', ha chiuso con 18 punti) e Spanoulis.

    Erick Green, 28 punti. Afp
    Erick Green, 28 punti. Afp

    AVVIO LENTO — Al via Siena approfitta solo fino al 3-8 dell'inizio di gara dei padroni di casa che, nell'acquario dell'impianto senza pubblico, partono con 1/11 al tiro. A patto di concedere qualcosa ai lunghi, Siena concentra la difesa su Spanoulis, che a metà primo quarto ha già 6 falli subiti, di cui tre di Cournooh partito titolare e due di Hunter che orientano le scelte. Ma funziona, perché Spanoulis – al di là dei 7 falli subiti – chiuderà il primo tempo con 0/3 al tiro. Con l'inizio delle rotazioni e seconde linee più efficaci nell'immediato, su tutti Petway, l'Olympiacos rientra a cavallo dei primi due quarti e sorpassa all'inizio del secondo toccando il 22-19 al 12'. La Montepaschi così cambia marcia, infilando un break di 17-3 da qui al +11 di fine primo tempo: i campioni d'Europa vanno al riposo solo con 7/27 al tiro, ma anche col 64% dalla lunetta; in casa senese accanto a Ress pivot per aprire il campo la chiave è la concretezza di Nelson non solo a rimbalzo, mentre in attacco accanto al chirurgico Carter stavolta c'è un Green spavaldo come non mai, 10 punti con 8 tiri già all'intervallo.

    TRIPLE DECISIVE — Il primo canestro di Spanoulis, che continua a caricare di falli la Montepaschi, arriva quando a inizio ripresa Siena con qualche spruzzata di zona ha già toccato il +13. La verticalità di Hunter è un fattore, così come le basse percentuali greche nel tiro da lontano: i campioni d'Italia sono avanti 37-52 con Nelson dopo 27' quando una tripla di Perperoglou arriva a spezzare un inizio da 13 errori dei campioni d'Europa nei primi 15 tentativi da oltre l'arco. E' per Perperoglou l'inizio di un frangente di trance agonistica da 15 punti in sette minuti, unico motivo per cui c'è ancora partita mentre di là tre triple in tre minuti di un immarcabile Green a cavallo degli ultimi due periodi tengono avanti Siena. In realtà la fiammata di Perperoglou toglie il tappo dal canestro per i padroni di casa, che fanno 5/5 da tre nel quarto periodo. Le prime tre triple ricuciono sul 61-66 al 35': Green dà un po' di ossigeno ma la Montepaschi che ha finito la benzina, anche per i problemi di falli (Carter e Cournooh escono col 5° al 36'): Siena segna tre punti negli ultimi quattro minuti. L'Olympiacos mette la freccia con le triple: Perperoglou per il 71-72 a 1'30'' dalla fine, Spanoulis per il 74-73 del sorpasso a 56” dal termine. Una persa di Rochestie e gli errori dalla lunetta di Viggiano fanno il resto. Non cambia nulla: la “finale” è tra una settimana con Malaga.

     
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    Milano, rimonta da campioni
    L'EA7 accede alle Top 16

    Desio (Mb), 13 dicembre 2013

    Un parziale di 5-0 nel finale vale all'Olimpia il successo 74-73 sul Bamberg e il passaggio del turno. Protagonisti Lawal e Gentile con 17 e 16 punti

    Keith Langford, 15 punti contro il Bamberg. Ciam/Cast
    Keith Langford, 15 punti contro il Bamberg. Ciam/Cast

    Missione compiuta per Milano. L’EA7 regola in volata (74-73 il finale) i tedeschi del Bamberg con un 5-0 negli ultimi 70 secondi, firmato dalla grinta degli azzurri Melli e Gentile, e festeggia con un turno di anticipo la certezza aritmetica della qualificazione alle Top 16. Primo obiettivo stagionale raggiunto che riporta Milano tra le grandi d’Europa: soltanto il terzo approdo negli ultimi 7 anni consecutivi di Eurolega per i biancorossi, che restano solitari al secondo posto del girone B. E vincendo l’ultima partita della prima fase sul campo del già eliminato Strasburgo la squadra di Banchi manterrebbe il piazzamento attuale (nelle altre due occasioni in cui aveva superato il primo “barrage” - 2008-09 e 2011-12 - l’Olimpia non aveva mai fatto meglio del quarto posto).

    SALVAGENTE LAWAL— Vittoria conquistata con tanta sofferenza e tanta grinta dall’Olimpia, che gioca a strappi pagando la serata no al tiro (6/25 da 3) e gli affanni di una regia bisognosa di correzioni (prosegue la ricerca di un playmaker - preferibilmente comunitario in vista della seconda fase). La squadra di Banchi ci mette cuore e grinta in quantità industriale, sorretta dall’energia dell’esplosivo Lawal (6/8 da 2, 5/5 ai liberi, 10 rimbalzi e 3 stoppate), e nasconde la qualità offensiva intermittente con una quantità difensiva rilevante. Senza l’infortunato Ford e in attesa del neoacquisto Harris il Bamberg fa valere in avvio la fisicità dei suoi lunghi (2-11 al 4’ con Zirbes già a quota 6). Dopo il time-out Milano alza il volume in difesa e ricuce lo strappo con le triple di Langford e Jerrells (13-14 al 6’); l’EA7 mostra buone cose in transizione, ma appena il ritmo cala arrivano palle perse ed errori banali e i tedeschi graffiano a rimbalzo d’attacco (20-26 al 12’).— I lombardi trovano l’alchimia giusta con Langford in regia, Moss collante difensivo e Gentile terminale: controbreak di 10-2 per il sorpasso firmato dal capitano (30-28 al 15’), mentre nel clima agonistico caliente è Lawal a respingere più volte gli assalti ospiti (4 stoppate in 4’). Dopo i 23 punti col 58% dal campo subiti nel primo quarto l’Olimpia ne lascia solo 11 col 25% al tiro ai tedeschi, ma concretizza solo in parte la sua energia difensiva chiudendo sul 37-34 alla pausa lunga.

    FINALE PERFETTO — Effimero il più 7 di inizio terzo quarto con due assist di Langford convertiti da Melli: a difesa schierata l’EA7 paga i troppi tiri senza ritmo e Bamberg rimette la freccia (41-44 al 25’, 54-59 al 32’) con Gavel e Sanders in evidenza. A sbloccare l’attacco milanese sono i balzi di Lawal, che con 7 punti in fila tiene in scia l’Olimpia prima del pareggio agganciato con due guizzi di Gentile (67-67 al 37’). Ancora quattro piccoli per il rush finale, ma l’EA7 ricade in vecchi errori (forzatura da 3 di Gentile e persa di Jerrells con un improbabile alley-hoop per Lawal); Bamberg lavora bene con i lunghi e sembra costruire l’allungo vincente (69-73 a meno 1’40”). Ma Milano ha cuore ed attributi per giocare 4 possessi difensivi perfetti: un tap-in di Melli riapre tutto (72-73 a meno 39”), poi il reggiano è bravissimo sui cambi a reggere la penetrazione di Goldsberry e il 2/2 di Gentile sul fallo tattico dei tedeschi vale il 74-73 a meno 16”. Ultimo assalto affidato a Smith, ma Melli sporca anche la sospensione del possibile sorpasso e Jerrells scippa Sanders sul rimbalzo d’attacco: festa grande per i 6600 spettatori del PalaDesio, il pass per le Top 16 è servito.

     
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    Eurolega, Siena fuori dalle Top 16
    Beffata nel finale da Malaga

    FIRENZE, 19 dicembre 2013

    La Montepaschi perde lo spareggio per avanzare nella competizione: insegue, recupera (-10 all'intervallo), ma nel finale cede 62-64 a un incredibile canestro di Jayson Granger a fil di sirena

    Daniel Hackett contro Calloway. LaPresse
    Daniel Hackett contro Calloway. LaPresse

    Un canestro all’ultimo secondo di Granger, amaro contrappasso per il tiro-vittoria di Viggiano all’andata, condanna la Montepaschi alla sconfitta interna 62-64 nello spareggio qualificazione con Malaga, all’ultima giornata della prima fase, che per i campioni d’Italia significa per la prima volta dopo otto anni mancare l’appuntamento con la Top 16. A Siena non basta rinascere dopo aver sbagliato i primi 17 tiri da tre ed essere stati anche a -12, riesce a entrare in vantaggio nell’ultimo minuto, subisce un canestro incredibile da Toolson, si ritrova sull’ultima azione d’attacco ancora lontana dal bonus, con Malaga ancora a zero falli, eppure con Hunter aveva trovato la parità. Poi però Granger ha fatto tutto il campo e sulla sirena si è arrestato sulla destra dai cinque metri per il canestro che chiude l’Eurolega della Montepaschi. Reduce da due gare di assenza per problemi muscolari nella zona dell’anca, Daniel Hackett chiude con 6 punti e 6 assist quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita in maglia senese se nei prossimi giorni andrà a buon fine la corte di Milano.

    SCARSA MIRA DALL'ARCO — La giornata di scarsa mira da tre punti, 0/8 nel primo quarto e 0/15 al riposo, condiziona da subito la partita della Montepaschi, che prova a tenersi in gara prima con i recuperi (4 perse di Malaga nei primi 6’) e poi soprattutto col lavoro a rimbalzo d’attacco (7 nel primo quarto, 11 all’intervallo). Ma tirare di più, il doppio nel primo quarto (20 tentativi a 10) non serve a niente a Siena se non segna mai: 15 errori su 20 tiri nel primo periodo, a un certo punto è a 27 errori su 33 tentativi, soprattutto perché da oltre l’arco non segna mai. I canestri di Hunter e Green rinviano il problema, ma alla lunga viaggiare al ritmo di un punto al minuto rende Siena vulnerabile. Così quando Caner-Medley cambia marcia (15 punti solo lui già al 15’, quando la Mps ne ha 16 in tutto) completa il 13-4 di parziale andaluso sul +10 a metà secondo quarto, esteso poi da Vazquez fino al 20-32 prima del riposo.

    RIMONTA, SORPASSO E BEFFA — Al ritorno dagli spogliatoi Siena quanto meno attacca di più l’area con Hackett, ma a metà terzo quarto ha comunque segnato solo 3 punti, e Malaga 3. Dopo che il tassametro è arrivato a 0/17, la prima tripla segnata dopo 25’20’’ – firmata da Carter, fin lì 0/5 di cui 0/3 da tre – alla prima azione con quattro piccoli è liberatoria. E’ l’inizio di un 10-2 completato sul 36-37 al 28’20’’ da un’altra tripla di Carter, tenendo Malaga a 5 punti in quasi nove minuti. Siena entra in una striscia da 5/6 da tre, con due triple di Cournooh e la terza di Carter per il ritorno avanti dopo una vita sul 51-48 al 34’. Dall’altra parte però si scatena Calloway, ex mancato, 2 punti in 29’ e poi 11 in 7’ con la tripla di fine terzo quarto e altre due che ridanno la gara a Malaga sul 51-57 al 36’. Ma Siena non muore: Nelson, Green, Hunter, la tripla di Carter del 58-59 a 1’30’’ dalla fine e Hunter da sotto per il 60-59 a 44’’ dalla fine. A 14’’ dal termine Toolson pesca una tripla sulla sirena, primo canestro della sua partita, per il +2 ospite, pareggiato a 3”9 dalla fine ancora da Hunter. Ma c’è abbastanza tempo perché sulla rimessa Granger faccia tutto il campo e dalla media distanza infili il canestro della vittoria. E’ la saracinesca che chiude l’Eurolega di Siena.

     
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    Milano sconfitta a Strasburgo
    E' seconda e ora aspetta Hackett

    Strasburgo (Francia), 20 dicembre 2013

    Nell'ultima giornata della prima fase di Eurolega, l'EA7 si arrende 76-67 sul campo dei francesi, ma chiude ugualmente il girone alle spalle del Real Madrid

    Gani Lawal in azione a Strasburgo. Afp
    Gani Lawal in azione a Strasburgo. Afp

    Sconfitta indolore per Milano nel turno conclusivo della prima fase di Eurolega. Col secondo posto del girone B già in tasca dopo le sconfitte di Efes e Bamberg nel turno di giovedì, la squadra di Banchi gioca una partita senza troppi stimoli sul campo dell’ultima della classe Strasburgo, che si impone per 76-67. Pur senza la stella Ajinça già tornato negli Stati Uniti (il secondo marcatore della prima fase è tornato in NBA con la maglia dei New Orleans Pelicans), i transalpini si congedano dall’Eurolega con un successo di prestigio contro un’Olimpia penalizzata dalla felice al tiro (8/26 da 3, pagando la serata non brillante di Gentile e Langford (15 punti e 4/18 dal campo in due).

    IL MATCH — Le scelte di Banchi guardano già verso l’importante impegno di lunedì a Cantù (diretta streaming sul nostro sito per il big-match dell’undicesimo turno) con Moss a riposo assouto e Lawal in campo solo per 6’ nel primo tempo, concedendo invece spazio a Gigli (nello starting five) e Kangur, ancora in cerca della condizione ottimale. I francesi sfruttano la partenza sparata di Abromaitis (già 12 punti dopo 9’) e capitalizzano il predominio a rimbalzo (22-13 alla pausa lunga) per affondare i colpi sin dall’avvio (20-13 al 9’). Milano spara a salve dall’arco (2/13 da 3 a metà gara) e subisce le folate di Lacombe (8 nel secondo quarto) con il Sig che vola via fino al 36-23 del 17’. Otto punti in fila di Jerrells consentono all’EA7 di contenere i danni alla pausa lunga (38-30 al 20’); il play mancino - unico in doppia cifra per l’Olimpia con 7/13 al tiro - è ancora protagonista in avvio di ripresa (42-38 al 23’), ma la zona francese toglie ritmo all’attacco lombardo con due triple di Campbell e Diot che dilatano nuovamente il gap (53-41 al 26’). Dopo il massimo svantaggio a meno 14 due dardi di Wallace e Kangur danno ossigeno alla squadra di Banchi (58-50 al 29’), che però non va oltre nel suo sforzo della ripresa.

    TOP 16 — Milano chiude il percorso della fase inaugurale col miglior piazzamento di sempre nei suoi 8 anni dell’era moderna dell’Eurolega (nelle due qualificazioni precedenti alle Top 16 non era mai andata oltre il quarto posto), e ora conterà sull’innesto in corsa di Daniel Hackett per provare a superare lo scoglio delle Top 16, nelle quali sarà l’unica rappresentante del basket italiano. Sul cammino dell’EA7 verso i quarti di finale - obiettivo mai raggiunto nelle precedenti due apparizioni tra le migliori 16 d’Europa nel 2008-09 e nel 2011/2012 - le teste di serie saranno l’imbattuto Olympiacos Pireo e il Fenerbahce Istanbul di Zelimir Obradovic, ma la sfida più attesa sarà ovviamente quella con il Vitoria di Sergio Scariolo, seconda classificata del girone D. Ci saranno altri scogli impegnativi come Barcellona (terzo nel girone A) e Panathinaikos Atene (solo quarto nel gruppo D) oltre a Unicaja Malaga e Anadolu Efes Istanbul. Il girone F sarà invece formato da Real Madrid, Maccabi Tel Aviv, CSKA Mosca, Galatasaray Istanbul, Zalgiris Kaunas, Lokomotiv Kuban, Partizan Belgrado e Bayern Monaco. Il calendario della seconda fase che si giocherà dal 2 gennaio all’11 aprile sarà sorteggiato probabilmente già lunedì 23 dicembre; le prime quattro classificate dei due gironi della seconda fase accederanno ai quarti di finale al meglio di 5 partite che stabiliranno le protagoniste delle Final Four in programma dal 16 al 18 maggio 2014 al Forum di Assago.

     
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