Official Topic: Turkish Airlines Euroleague

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    asket, Eurolega: Milano-Zalgiris Kaunas 82-75, Melli show e prima gioia

    ASSAGO (Mi), 24 ottobre 2013

    EA7 sempre avanti, lituani in crisi e il giovane talento dà spettacolo con 20 punti e 9 rimbalzi: standing ovation all'uscita dal campo. Banchi: "Promettente la nostra autorevolezza"

    Nicolò Melli migliore in campo. CiamCast
    Nicolò Melli migliore in campo. CiamCast


    Tutto facile, o quasi, per Milano che batte 82-75 lo Zalgiris Kaunas e raccoglie il primo successo stagionale in Eurolega, manifestazione che a maggio vedrà le Final Four disputarsi proprio al Forum di Assago. Banchi, sempre privo di Kangur e Gigli, recupera gli acciaccati Gentile (ma in quintetto parte Cerella) e Moss oltre a Chiotti che per ora non è stato tesserato in campionato. Va peggio a Zouros che, in un organico ridotto all’osso, deve fare a meno dell’ex senese Ksystof Lavrinovic.

    CHE MELLI
    — La questione playmaker è all'ordine del giorno in casa Olimpia. Appurato che Jerrells è un ottimo attaccante e un mediocre regista, i primi quattro attacchi dell’EA7 producono tre palle perse e un canestro di Langford sulla sirena dei 24 secondi. L'energia di Cerella aiuta e procaccia il primo vantaggio interno sul 6-5. Quando Milano scegli di aggredire anziché insistere col tiro da fuori riesce anche a fare male e Jerrells, soprattutto quando in campo dispone dell’intelligenza cestistica di Moss, prende fiducia e produce qualche giocata pregevole. Nel 25-19 di fine primo quarto la differenza però la fa Melli con tre canestri in fila che sembrano uno spot del suo talento che da tempo attende di sbocciare completamente.

    LITUANI GIÙ
    — Dentmon commette qualche nefandezza che spiega bene perché il suo passaggio milanese della primavera 2012 sia stato presto dimenticato e una tripla di Gentile porta Milano a +11. La difesa lituana non sembra all’altezza di un match di Eurolega, Melli arriva a 5/5 dal campo e anche Haynes si unisce alla vendemmiata per il 38-21 del 15’. Vedere giocare Jasikevicius ispira un sentimento dolceamaro: le gambe ormai latitano, ma quando può giocare da fermo – quasi mai per sua sfortuna – spiega ancora pallacanestro come pochi in Europa. Al riposo è 43-31 con Banchi che regala più di 5’ in campo a 10 giocatori.

    TROPPA FLEMMA
    — L'EA7 torna in campo con troppa flemma, Samuels si piglia due stoppate da mal di testa da Jankukas, Dentmon ravviva il suo encefalogramma e siamo 45-38. Per fortuna di Milano c’è un Moss irrefrenabile, uno che dalla Siena dei giorni più belli ha portato in casa Olimpia l’abitudine a giocare ogni azione come fosse quella decisiva. La spalla dello statunitense però consiglia di dosare gli sforzi e senza la sua anima Milano arranca e si trova avanti solo di 3 lunghezze quando a fianco di un eccellente Jankunas (14 nel terzo quarto) anche Pocius riaccende il turbo, dopo un lungo passaggio a vuoto. A fine terzo quarto 63-58.

    CI PENSA MOSS — L'Olimpia perde un po’ il filo, muove meno bene la palla e col quarto fallo di Samuels al 34’ lo Zalgiris è definitivamente in partita sul 67-66 mentre Langford viaggia a 1/7 al tiro dal campo nella serata che vedrà interrotta a quota la serie di partite consecutive in doppia cifra in Eurolega. Nel momento più difficile ecco Moss con una tripla provvidenziale a tirare fuori d’impaccio l’EA7 e sulla sua scia ecco Jerrells che con un’altra tripla riporta il margine a +10 (75-65 al 36’) e si gode una bella razione di applausi. I titoli di coda li fa partire Melli che con altri due canestri corona forse partita da 9/10 al tiro e 9 rimbalzi, probabilmente la migliore in carriera, che gli vale la standing ovation del suo pubblico.

    BANCHI — Banchi non nasconde la soddisfazione per il successo: "Un'ottima vittoria e una prestazione di lodevole intensità. E' promettente anche l'autorevolezza con cui abbiamo reagito alla loro rimonta e sono felice perché chi ha giocato meno bene come Langford e Samuels è stato decisivo con alcune giocate nel finale. Ora dobbiamo ripartire con questo entusiasmo". Sereno l'approccio di Zouros alla sconfitta: "Per noi è stato molto importante giocarcela fino in fondo anche dopo essere stati sotto di 17, ma abbiamo reagito troppo tardi per riuscire a completare la rimonta. Complimenti a Milano".

     
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    Basket, Eurolega: Bayern-Siena 89-79, i tedeschi non danno scampo

    MONACO DI BAVIERA (Ger), 25 ottobre 2013

    Partita dominata dai tedeschi, Montepaschi sotto anche di 20 punti, alla fine la resa per il secondo ko su due match europei

    Daniel Hackett contrastato da Malcolm Delaney. Afp
    Daniel Hackett contrastato da Malcolm Delaney. Afp

    Brutto k.o. di Siena che perde anche la seconda partita di Eurolega crollando malamente a Monaco di Baviera contro il debuttante Bayern, squadra emergente, ma ancora inesperta per questo contesto: 89-79 il risultato.

    BASTA POCO — Ma ai tedeschi di coach Pesic bastano il fosforo del play Delaney, i muscoli del lungo Bryant e la furbizia di Djedovic per battere questa Montepaschi mai visto così fragile e passivo nel circuito europeo. Siena resta in partita solo per i primi 7' della gara quando l'unica tripla di Hackett la spinge avanti 16-9. Ma il veloce vantaggio esterno viene subito ricucito dal 9-0 di Bryant e Delaney, che iniziano il loro personale show fatto di canestri e rimbalzi. Peraltro Siena rientra dal -8 al 28-26 ma quando il Bayern poco prima dell'intervallo lungo spara un 18-7 per i campioni d'Italia cala la notte e non c'è più verso di recuperare.

    LA FUGA — Nella ripresa infatti i padroni di casa alimentano il loro vantaggio con Djedovic che rileva la staffetta di Delaney e segna in tutti i modi mentre i mori senesi sbagliano anche le soluzioni più semplici forzando ogni possesso. Hackett affonda coi compagni fino a -24 (78-54) e il rientro fino a -9 serve solo ad alleviare la sconfitta. Per Siena, oggettivamente molto indebolita rispetto all'anno passato, è un campanello d’allarme che può portare ad un ripensamento sulla struttura tecnica e fisica della squadra.

     
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    Rudy Fernandez: 13.5 punti e 5.5 assist di media. Afp
    Rudy Fernandez: 13.5 punti e 5.5 assist di media. Afp

    Eurolega girone B: Real Madrid (ospita Milano venerdì alle 20.45)
    I madrileni continuano il loro ottimo inizio di stagione, vincendo sul campo del Murcia (88-81) e salendo a 3-0 in classifica. A nulla sono valsi i 23 punti e 10 rimbalzi del centro francese Kim Tillie. Ottima la prestazione di Rudy Fernandez (22 punti, 12/13 ai liberi, 4 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi), bene anche Mirotic (19 con 7 rimbalzi i 25’), in doppia cifra Llull (13) e Carroll (10). Per l’ex milanese Ioannis Bourousis 9 punti con 3/5 dal campo, 4 rimbalzi e 7 di valutazione in 20’. Tra campionato ed Eurolega, il Real ha riportato 5 vittorie in 5 gare con uno scarto medio di 26.8 punti e a queste bisogna aggiungere i due successi in Supercoppa spagnola che sono valsi a "blancos" il primo trofeo stagionale.

    Eurolega girone C: Stelmet Zielona Gora (ospita Siena venerdì alle 19.00)
    In campo oggi in casa dello Czarni. Entrambe sul 2-0 dopo due giornate.

     
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    Eurolega, per Milano una sfida Real. Siena non può perdere in Polonia

    Milano, 31 ottobre 2013

    L'Olimpia venerdì ritrova Bourousis e una squadra imbattuta: il primo obiettivo è fermare Mirotic. La Montepaschi dopo due k.o. obbligata a vincere con lo Stelmet Zielona Gora, che nelle prime due ha perso con 27 punti di distacco medio

    Nicolò Melli, reduce dal record di punti in Eurolega, 20 contro lo Zalgiris. LaPresse
    Nicolò Melli, reduce dal record di punti in Eurolega, 20 contro lo Zalgiris. LaPresse

    Venerdì, a Madrid, Milano ritrova Ioannis Bourousis, uno dei simboli delle aspettative mancate dell'EA7 delle ultime due stagioni, anche se poi il pivot greco è stato il meno peggio nello star system dell'Olimpia. A Madrid è chiamato ad un compito più arduo di quello per cui era stato ingaggiato da Milano: il giornale AS, partendo da quella che ha chiamato la Maledizione di Sabonis, ha fatto una statistica secondo la quale il Real, dalla partenza per la Nba della stella lituana, nel 1995, ha cambiato 40 pivot stranieri senza che nessuno abbia lasciato veramente il segno. Bourousis riuscirà a fare a Madrid quello che non ha fatto a Milano?

    MALEDIZIONE PIVOT — Anche all'Olimpia non c'é solo la maledizione del play (più che altro dopo aver visto giocare per 20 anni di fila D'Antoni, Djordjevic e Nando Gentile ogni paragone è impietoso), ma anche quella del pivot. Di stranieri ne sono passati una trentina in 20 anni, partendo dall'ultimo vero big, Antonio Davis. Da salvare? Bailey, Kidd, Blair forse. Il resto, ben poco. Pure Bourousis: così tocca a Samardo Samuels provare a cambiare il destino avverso in area dell'EA7. Ci riuscirà a Madrid? Il Real è imbattuto nelle 5 gare disputate finora tra Eurolega e Liga, vinte con uno scarto medio di 27 punti. In Europa ha affrontato Zalgiris e Bamberg, in campionato l'unico successo di prestigio è arrivato col Vitoria di Scariolo, travolto ma con l'attenuante di tante assenze. Milano diventa così il primo test di livello per Madrid, come per la squadra di Luca Banchi che, dopo l'inizio balbettante di Jerrells, ha trovato un buon equilibrio in attacco e in difesa.

    LE CHIAVI — I punti critici della sfida di Madrid? Fermare Mirotic, che viene fatto partire in coppia con Bourousis sotto canestro e col quale forma un duo non potente ma alto e con un talento cestistico elevatissimo (contro di lui c'è Melli reduce dal record di punti in Eurolega, 20 contro lo Zalgiris) e verificare se il Keith Langford leader dell'attacco (che in campionato con Banchi, è passato da 14.8 23.7 punti di media e da 27 a 35 minuti in campo) può funzionare anche in Europa contro difese migliori e più preparate a fermare i cannonieri solitari. Con lo Zalgiris si è interrotta a 13 la sua striscia di partite in doppia cifra. Il Real è l'unica squadra, col Bayern, che supera i 90 punti di media realizzati, se Milano accetterà il ritmo di Rudy Fernandez sarà durissima sopravvivere fuori casa.

    SIENA IN POLONIA — Molto meno stimolante, ma decisiva molto più che Real-EA7 per la classifica, è la trasferta della Montepaschi Siena in Polonia contro lo Stelmet Zielona Gora. Dopo le due sconfitte iniziali, i campioni d'Italia devono vincere per forza per sperare nel passaggio alle Top 16. Vincitori a sorpresa del titolo 2013, i polacchi hanno smantellato la squadra vincente perdendo i migliori 4 realizzatori, tra i quali Quinton Hosley di Roma e Walter Hodge finito a Vitoria, e non li ha rimpiazzati adeguatamente. Se Madrid vince con 27 punti di scarto, i campioni di Polonia hanno perso con Bayern e Malaga con questo distacco medio. Siena non può perdere.

     
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    Milano a lezione dal Real
    Mirotic e Fernandez da favola

    Madrid, 01 novembre 2013

    I madrileni si impongono 93-74 e mantengono la loro imbattibilità stagionale in tutte le competizioni con una prestazione superlativa delle sue stelle

    Nikola Mirotic si oppone a Keith Langford . Afp
    Nikola Mirotic si oppone a Keith Langford . Afp

    Pesante sconfitta esterna per Milano sul campo della corazzata Real Madrid. Dopo il -20 inaugurale al cospetto dell’Efes Istanbul, la squadra di Banchi evidenzia nuovamente un gap notevole (eloquente il 75-111 della valutazione statistica) nei confronti di una realtà di vertice come le “Merengues”.

    MILANO DISARMATA— L’EA7 regge l’urto per una quindicina di minuti fino a quando gli esterni tengono il ritmo del miglior attacco dell’Eurolega a 92 punti di media; poi il Real ingrana le marce alte e schianta in campo aperto un’Olimpia senza dimensione interna e schiacciata a rimbalzo (24 contro 37), con Melli che chiude con 5 falli e due tiri dal campo in 22’, Wallace travolto da Mirotic e Samuels che non nasconde con qualche soluzione offensiva la presenza ridottissima sotto entrambi i tabelloni. Così la squadra di Banchi non riesce a contrastare le folate degli spagnoli (64% da 2), che conquistano in scioltezza l'ottavo successo stagionale tra campionato, Eurolega e Supercoppa spagnola, punendo un’Olimpia limitata dagli acciacchi. Senza i lungodegenti Kangur e Gigli e con Gentile (solo 16’ con 2/5 dal campo con l’anca ancora dolorante) non al meglio della condizione, l’attuale EA7 non ha risorse sufficienti per limitare lo strapotere tecnico e fisico della squadra di Laso. Milano si lecca le ferite e guarda avanti alle sfide contro Bamberg (giovedì prossimo la trasferta sul campo dei campioni della Bundesliga, capaci di sorprendere l’Efes) e Strasburgo, decisive nella corsa per qualificazione alle Top 16 della squadra di Banchi.

    Rudy Fernandez, 7/7 da 2. Afp
    Rudy Fernandez, 7/7 da 2. Afp

    NIKOLA, SERGIO E RUDY — Lo show iniziale di Mirotic (15 punti con 5/5 al tiro e 19 di valutazione nei primi 10’; alla fine 6/6 al tiro, 6 rimbalzi e 28 di valutazione in 21’) accende l’attacco atomico degli spagnoli, anche se Milano non perde la targa (17-13 al 7’, 25-20 al 10’) con le sospensioni di Moss. L’EA7 spreme qualità dalla panchina con Chiotti e Haynes che la tengono in scia (30-26 al 14’), ma sotto i tabelloni la coppia Melli-Wallace subisce l’esperienza e i muscoli di Reyes, e la squadra di Laso spacca la partita nella fase centrale del secondo quarto. Complessivo parziale di 14-0 con Sergio Rodriguez (già a quota 13 all’intervallo) e Carroll a colpire in transizione contro un’Olimpia che non trova più la via del canestro. I primi punti di Langford dopo 17’ non sbloccano gli affanni della squadra di Banchi, che precipita fino al 52-31 di metà gara. Dopo l’intervallo Banchi ricorre stabilmente alla zona 2-3 per provare a nascondere il gap fisico, ma l’inerzia rimane nelle mani dei padroni di casa (60-41 al 26’). E appena le percentuali perimetrali calano di nuovo le accelerazioni di Rudy Fernandez fanno precipitare l’Olimpia fino al 69-43 del 28’. Massimo svantaggio milanese il meno 27 del 36’, poi Langford (6/11 al tiro e 5 assist ma 12 punti nell’ultima frazione) salva almeno le apparenze.

    Madrid: Mirotic 19, Fernandez 16, Reyes 14 
    Milano: Langford 17, Samuels 13, Jerrells 12..

     
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    Siena cade in Polonia
    L'Eurolega ora è in salita

    Milano, 01 novembre 2013

    La Montepaschi cede 73-65 sul campo dello Zielona Gora ed è ancora senza successi dopo tre turni. Non bastano 16 punti di Carter

    Kim English prova a fermare Christian Eyenga. Ansa
    Kim English prova a fermare Christian Eyenga. Ansa

    L'Eurolega della Montepaschi assume i contorni della missione impossibile. Sul campo di Zielona Gora, campione polacco alla stagione d'esordio nell'Europa che conta, Siena cade 73-65: risultato bugiardo per entità, ma i toscani di fatto non hanno mai messo la testa avanti. La Montepaschi resta da sola in coda al proprio girone, ancora senza vittorie dopo tre partite. Ne restano ancora sette e c'è il precedente dell'analoga partenza di un anno fa, ma la prossima avversaria è l'Olympiacos campione in carica e Siena, retta sulle triple di Carter e su qualche lampo di Rochestie e Hackett, ancora senza Nelson, pare oggi distante dalla competitività che le servirebbe per giocarsela.

    SIENA A SALVE — Zielona Gora orienta la partita da subito chiudendo l'area alle penetrazioni di Hackett e al doppio lungo Hunter-Ortner con cui Siena comincia la partita. La conseguenza è che la Montepaschi inizia prendendo da oltre l'arco dei tre punti 12 dei suoi primi 15 tiri, ma - pur inseguendo - con 8 punti in 7' di Carter e per la modestia dei polacchi (che partono con 0/5 da tre) non va oltre il -5. Siena impatta a quota 18 quando al 12' si fa sentire la maggiore efficacia del quintetto con Viggiano e Ress da lunghi. Il maggior equilibrio dello Stelmet, che ha la punta in Eyenga nonostante qualche persa di troppo, mantiene però la gara in pugno ai padroni di casa, che toccano anche il 36-27 poco prima del riposo in risposta al primo tiro (e primo canestro) della partita di Hackett che arriva solo al 19'.

    RESS FA 30 MA NON 31 — Tornata dall'intervallo con un nuovo quintetto, con Rochestie in regia e Viggiano da finto lungo, Siena ci mette 70 secondi a rimettersi in partita con un break di 7-0 aperto proprio da Rochestie e suggellato sul 35-34 dalla prima tripla ancora di Hackett. Di nuovo la Montepaschi non va oltre la parità (a quota 39 al 25'), prima che la stanchezza e la necessità di conciliare rotazioni con assetti tattici efficaci fa scappare di nuovo i polacchi 47-40. Sempre ricacciata indietro da Dragicevic e Koszarek, Siena torna a un possesso di distanza prima con Carter, poi con Rochestie e infine con Ress sul 64-61 al 37'. Proprio Ress a 44" dalla fine sbaglia la tripla in transizione del possibile pareggio, poi di fronte al fallo sistematico senese Zamojski non fallisce: la Top 16 per Siena ora è lontanissima.

     
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    Chris Fleming, coach del Bamberg. Afp
    Chris Fleming, coach del Bamberg. Afp

    Eurolega girone B: Bamberg (ospita Milano giovedì alle 19.15)
    Per il Brose una netta vittoria in trasferta nella settima giornata di campionato (record 5-2, a due lunghezze dal Bayern), concedendo appena 9 punti nell’ultimo quarto ai padroni di casa del Rasta Vechta per chiudere il match sul 79-62. Dopo il 13/24 da fuori nella vittoria in Eurolega sull’Anadolu Efes Istanbul (2-1 il record nel girone, ora), la formazione allenata da Chris Fleming ha prodotto appena un 5/17, con lo specialista Casey Jacobsen decisamente mansueto (solo 7 punti con 2/3 al tiro). Molto bene Sharrod Ford (ex Montegranaro, Bologna e Ferrara), autore di 18 punti con 5/9 al tiro (anche 2/4 da tre per lui) e padrone di 12 rimbalzi. In doppia cifra anche Anton Gavel (14 con 5/9 dal campo) e Jamar Smith, che in appena 21’ ha messo a segno 17 punti. Agli avversari non sono bastati i 20 punti con 8 rimbalzi del trentenne centro Dirk Maedrich.

    Eurolega girone C: Olympiacos Pireo (a Firenze contro Siena, venerdì alle 20.30)
    Non c’è partita tra i campioni d’Europa dell’Olympiacos e il Kolossos Rodi. I padroni di casa non sanno resistere allo squadrone del Pireo, che concede minuti a tutti (almeno 12’ in campo per ognuno dei 12 giocatori a disposizione di coach Bartzokas), e a metà partita gli ospiti virano sul +20 (37-57). A guidare i Reds verso la vittoria (94-61 il finale) ci sono cinque uomini in doppia cifra: per Matt Lojeski 15 punti in altrettanti minuti (con 3/3 dalla lunga distanza), bene anche Vassilis Spanoulis (14 con 5/7, 5 assist e 3 rimbalzi), uno dei due giocatori dell’Olympiacos a giocare 20’ insieme a Brent Pettway (12 punti, 6/7 da due, 3 rimbalzi, 2 assist). Molto bene anche l’ex varesino Bryant Dunston (10 punti, 2 rimbalzi, 1 stoppata in 12’) e l’ex Panathinaikos Stratos Perperoglou (12 in 15’ con 4/5 da tre). L’Olympiacos non ha ancora perso una partita in questa stagione: due vittorie contro il Pinheiros in Coppa Intercontinentale, 4-0 in campionato e 3-0 in Eurolega.

     
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    giovedì 07 novembre 2013

    Basket Eurolega, Milano: Gentile sbanca Bamberg

    Il capitano dell'EA7 è il grande protagonista nel convincente successo in trasferta, una vittoria che lancia la squadra di Banchi verso la Top 16







    MILANO - Bella vittoria dell'EA7 in casa del Brose Baskets Bamberg (62-76), un successo fondamentale per la squadra di Luca Banchi in ottica qualificazione alla Top 16. Milano ha condotto per tutta la gara monetizzando, soprattutto in avvio, l'ottima vena di capitan Gentile, in doppia cifra all'intervallo. Per il Bamberg sono arrivati 11 punti di Wright e 10 di Markota mentre per Milano 18 di Gentile, 13 di Samuels, 11 di Jerrells ed 11 di Melli. Dopo aver chiuso il primo quarto sul 20-18, l'EA7 ha allungato prima dell'intervallo (33-43) grazie a Melli e Gentile. Nell'ultimo periodo il Bamberg è tornato anche a -2 ma dopo aver sprecato il possesso del pareggio e del possibile vantaggio, è stata la tripla di Haynes a far respirare Banchi, che poi si è affidato ai canestri di Keith Langford che chiudere il conto.

     
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    venerdì 08 novembre 2013

    Basket Eurolega, Siena ko L'Olympiacos espugna Firenze

    I campioni d'Europa conducono sin dall'avvio anche senza giocatori in doppia cifra. Per il Montepaschi la qualificazione diventa un'impresa. Il CSKA di Messina perde a Barcellona

    FIRENZE – Nemmeno il sostegno di Giuseppe Rossi basta al Montepaschi Siena per sbloccarsi in Eurolega. I campioni d'Italia perdono 62-70 contro l'Olympiacos due volte detentore del titolo continentale, in un match vissuto sempre all'inseguimento. Siena, infatti, paga il blackout iniziale con lo 0-11 dato da Begic e Printezis, che sfruttano il vantaggio di stazza su Ortner e Viggiano, in quintetto nei ruoli vicino a canestro.

    RINCORSA – Cournooh dà energia difendendo anche su Spanoulis, Rochestie (13 punti) guida l'attacco e Siena prova a rimettersi in carreggiata, anche se Hunter fa (canestro del -7) e disfa (assist involontario per il canestro dell'ex varesino Dunston). L'Olympiacos è infinito, non ha uomini in doppia cifra (Spanoulis, Lojeski, Begic e Dunston si fermano a 9) ma l'attacco è a lungo efficace, e nemmeno si accorge dell'infortunio alla spalla dell'ex brindisino Simmons. Anzi, lo sprazzo di Lojeski vale il 20-36 dell'intervallo.

    COLPO DI CODA – Lo stesso americano-belga firma il massimo vantaggio ad inizio ripresa (26-43) con una tripla che si inserisce a metà tra quelle di Mantzaris e Spanoulis. Il Montepaschi però non si arrende, con 7 punti in fila English (13) dà l'illusione con il 49-56 del 32'. Ma quando si trova in difficoltà, l'Olympiacos può permettersi di appoggiare palla sotto, trovando canestri in avvicinamento da lunghi (Begic), ali (Perperoglou, forse con infrazione di passi) e piccoli (Law), eppure sul 49-64 non è finita. Viggiano trova 5 punti per il -9, Hackett subisce antisportivo da Pettway e firma qui 4 dei suoi 6 punti in una serata complicata (comunque 10 falli subiti) per il 60-65 a 36” dalla fine. Lojeski sbaglia i liberi della chiusura, ma a 5” dalla fine Rochestie sbaglia la tripla del possibile -2. Siena chiude tra gli applausi, ma resta in fondo al girone C, unica squadra senza vittorie, e la corsa alla qualificazione diventa un'impresa. A questo punto la doppia trasferta a Malaga e Istanbul rappresenta l'ultima spiaggia.

    BAYERN OK – Il Bayern supera Malaga 82-68 con 19 di Delaney, mentre il Galatasaray vince in Polonia contro lo Zielona Gora 78-75 con 21 di Dudley. Classifica: Olympiacos 8, Bayern 6, Malaga e Galatasaray 4, Zielona Gora 2, Siena 0.

    MESSINA NUOVO KO – Nel girone A, perde ancora il CSKA Mosca di Ettore Messina, sconfitto 79-70 a Barcellona dagli azulgrana trascinati da Juan Carlos Navarro (20) e Marcelinho Huertas (16). Il Fenerbahce resta imbattuto vincendo a Belgrado contro il Partizan per 88-78 (Bogdanovic 26) grazie ai 58 punti nella ripresa. I francesi del Nanterre superano il Budivelnik Kiev 80-61 con 14 di Will Daniels, nel giorno del ritorno dell'ex Cantù e Cremona David Lighty. La classifica vede il Fenerbahce con 8, CSKA, Barcellona e Nanterre 4, Partizan e Budivelnik 2.

     
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    Ajinca viaggia a oltre 22 di media in Eurolega. Afp
    Ajinca viaggia a oltre 22 di media in Eurolega. Afp

    Eurolega girone B: Strasburgo (a Milano venerdì alle 20.30)
    L’imponente Alexis Ajinca non è soltanto il miglior marcatore dell’Eurolega, con oltre 22 punti a partita, ha prodotto anche 22 punti (con 6/15 dal campo e 10/12 ai liberi), 13 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate per lo Strasburgo nella gara interna di campionato contro il Paris-Levallois. Purtroppo per lui, tutto ciò non è bastato a dare la vittoria ai suoi (4-3 in Pro-A), che hanno ceduto per 88-89 sul contro la formazione capitolina, nonostante anche i 21 punti di Antoine Diot. Tra i parigini 19 punti per Daniel Ewing, 14 per Nicolas Lang.

    Eurolega girone C: Malaga (ospita Siena giovedì alle 20.45)
    L’Unicaja di Joan Plaza continua il suo ottimo percorso in campionato (4-1) sconfiggendo in casa il Murcia per 81-72. Tre uomini in doppia cifra per i bianconeri, guidati dai 18 punti (con 4/7 da 3 e 8 rimbalzi) dell’ex Real Madrid Carlos Suarez. Bene anche Ryan Toolson (ex Treviso e Montegranaro) autore di 11 punti con 3 assist e 3 recuperi, così come Jayson Granger (10 punti con 8 assist e 2 recuperi). Tra gli avversari 18 punti di Scott Wood (4/10 da tre) e 14 con 7 rimbalzi e 3 recuperi di Kim Tillie.

     
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    Basket. Eurolega: prima vittoria per Siena Malaga ko, decide Viggiano a 1" dalla fine

    Milano, 14 novembre 2013

    Dopo quattro sconfitte in quattro uscite, prezioso successo della Montepaschi, che espugna la Martin Carpena Arena superando per 75-73 gli andalusi

     Fran Vazquez e Benjamin Ortner. Afp
    Fran Vazquez e Benjamin Ortner. Afp

    Un canestro sulla sirena di Jeff Viggiano dà a Siena il successo a Malaga, il primo della propria Eurolega proprio nella giornata del giro di boa, alla fine del girone di andata. Entrati in parità nell’ultima azione, Hackett e Ress sembravano esserti incartati di fronte all’aggressività della difesa casalinga, poi la palla è arrivata a Viggiano a 6 metri da canestro sul lato sinistro dell’attacco. Con poche frazioni di secondo sul cronometro, l’ala fa in tempo a fare un palleggio, arrestarsi e tirare in allontanamento per evitare il braccio alzato da Caner-Medley, insaccando il gol del 73-75 che segna la prima gioia senese di questa campagna europea.

    VITTORIA NECESSARIA — In attesa che scendano in campo le altre squadre del girone, Siena evita il k.o. che le avrebbe fatto chiudere al palo l’andata della prima fase, condannandola di fatto all’eliminazione. Adesso può aggrapparsi a un successo in casa, che ribadisce la competitività già esibita coi campioni dell’Olympiacos, consapevole di potersela giocare di rincorsa in un ritorno in cui affronterà in casa Bayern, Zielona Gora e Malaga appunto. E se la giocherà soprattutto se Green è quello visto in Andalusia, forse stimolato anche dall’opposta sorte dell’altro nuovo americano, Kim English, in panchina per onor di firma ma di fatto già tagliato.

    BUONA PARTENZA — Siena aveva cominciato col piede giusto, con le triple di Carter e Ress a dare il via a un primo quarto da 10/12 al tiro, in cui il grande protagonista è appunto Erick Green, che parte con 11 punti con 5/6 nei primi 8’, produttivo come di rado fin qui. Malaga per un po’ si tiene in equilibrio coi rimbalzi d’attacco (7 nel primo quarto!), ma la zona a oltranza con cui comincia la Montepaschi ha anche l’effetto positivo di creare densità sul lato del pallone: quando i padroni di casa si accontentano hanno un brutto tiro, quando riescono a cambiare lato la palla non entra comunque. Il 13-21 di Siena all’8’ nasce così dal fatto che gli andalusi sbagliano 11 dei primi 16 tiri.

    UNICAJA SI RIPRENDE — Toccato anche il 18-27 al 12’ sull’asse Hackett-Ortner, la Montepaschi però non trova più tiri in transizione o al ferro, non conquista falli per gestire il vantaggio in maniera conservativa, e perde fatalmente efficacia anche da tre punti: sbaglia 8 dei primi 9 tiri da oltre l’arco del secondo quarto, e Malaga ci costruisce su l’11-0 in due minuti e mezzo per mettere la testa avanti 35-32 al 17’30’’, trascinata da Caner-Medley e dalle penetrazioni inesorabili di Dragic a cui Siena non riesce a trovare un rimedio. La partita è in mano all’Unicaja, Siena prova a tenersi aggrappata ma non ha risorse per provare a prendere il pallino della gara. Le triple di Granger e Suarez (51-56 al 23’), e poi più tardi anche di Calloway (60-56 al 26’), danno agli andalusi un paio di possessi di margine.

    VIGGIANO SUPER — L’ingresso di Viggiano tiene Siena in gara, le giocate di Carter, Hackett e Green la riportano in parità a quota 53 e a quota 61. Quando però Toolson a metà quarto periodo dà a Malaga il 72-66, con la difesa andalusa ormai ad alti livelli di intensità, il divario non pare più colmabile anche per l’inerzia della gara. La inverte un antisportivo di Toolson in contropiede su Hackett: dopo i suoi tiri liberi, una tripla di Vantaggio ridà a Siena la testa della gara (72-73 al 38’) dopo una vita, dopo metà gara. Caner-Medley sbaglia due tiri liberi su tre per entrare in parità nell’ultimo minuto, quando Carter e Calloway sbagliano la tripla per mettere la testa avanti. Restano 24’’ per l’ultima azione senese, che pare andare in confusione. Poi Viggiano estrae il coniglio dal cilindro, che tiene accese le speranze europee della Montepaschi.

     
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    Milano, passo avanti verso la Top 16. Super Langford stende Strasburgo

    ASSAGO (Milano), 15 novembre 2013

    Ad Assago quinta giornata senza problemi per il quintetto di Banchi: piegati i francesi 83-72. 25 punti per l'americano. L'EA7 chiude il girone di andata con 3 successi e 2 sconfitte

    Nicolò Melli, 22 anni, si appende al canestro di Strasburgo. Ciam/Cast
    Nicolò Melli, 22 anni, si appende al canestro di Strasburgo. Ciam/Cast

    L’EA7 Milano supera 83-72 i francesi dello Strasburgo nel quinto turno di Eurolega e chiude il girone di andata con 3 successi e 2 sconfitte, affiancando così i turchi dell’Anadolu Efes Istanbul al secondo posto a una settimana dal confronto diretto del Forum.

    AVVIO INCOLLATI — Banchi parte con Gentile e Melli in quintetto e Moss di rincorsa, Collet ritrova Diot e lo lancia nei cinque. Due distrazioni transalpine valgono il 4-0, ma i francesi sanno come sfruttare il totem Ajinça che si conferma la rivelazione di questo avvio di stagione e con un tiro dalla media e uno schiaccione poderoso firma il 6-6. Milano interpreta il match in maniera abbastanza sbarazzina e ogni tanto perde un giro in difesa. A fine primo quarto siamo 19-18 per Milano con Ajinça che viaggia a 6 punti e 7 rimbalzi spaventando chiunque gli passi a tiro.

    MINIBREAK — Duport regala il primo vantaggio ospite e subito dopo arriva, sotto forma di tripla, il primo acuto di un Haynez a carburazione molto lenta. Samuels va sedersi dopo 2 minuti e per lui entra Chiotti, a conferma che Lawal è ancora ai margini delle rotazioni. Con Ajinça a riposo, Melli prende 4 rimbalzi in 4 minuti e Langford accende il telepass nelle sue scorribande verso il canestro avversario: 26-23 al 15’. Strasburgo, ancora a secco di vittorie, difetta di talento ma non di intraprendenza e la sua vivacità difensiva crea pù di un problema a un’Olimpia che fatica a trovare tiri puliti. Riecco Ajinça, una sorta di uomo piovra con mobilità di piedi esemplare per un 2.15, ma è Melli con tre liberi consecutivi a sancire il primo minibreak sul 34-38 dell’intervallo.

    MILANO SOLIDA — Jerrells ha un paio di idee sciagurate, però l’intensità difensiva di Milano e tutta un’altra cosa: EA7 a +10 con Gentile a dettare i ritmi dell’attacco. Strasburgo è al tappeto, ma si rialza con un 6-0 e quando pare che possa riaprire la partita rieccola andare di nuovo a terra sul 47-37. A fare la differenza è Langford: per due volte ha lo spazio per la tripla e per due volte punisce. Sarebbe il terzo tappeto, che nel pugilato può valere il k.o eppure Milano non ha la cattiveria e la determinazione per chiudere i conti in anticipo. Al 30’ è 57-51 con un canestro a fil di sirena del positivo Samuels a chiudere il parziale ospite.

    MOSS E LANGFORD — A dare la scossa ci pensa Moss che, dopo avere a lungo sonnecchiato, infila cinque punti di classe. E’ un’altra illusione, Campbell e Duport attivano la riscossa dei comprimari e al 34’ è partita riaperta: 62-60 con la coppia Jerrells-Haynes che fa a gara a chi gestisce meglio l’attacco. A dare ossigeno all’EA7 un’altra tripla di Moss e un pregevole arresto e tiro di Melli. La partita si accende: dalla lunga di distanza a segno ancora Langford e Moss (11 punti) nel periodo mentre Ajinça si spegne alla distanza rendendo tutto più complicato per lo Strasburgo. Gli ospiti sprecano e inventano e senza togliere mai il coltello tra i denti arrivano a -6 con 42” da giocare. Ci pensa Moss, sempre lui, a chiudere i conti. Un altro passo verso le Top 16 è stato fatto, per entusiasmare Milano ha ancora tempo. 

     
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    Oktay Mahmuti , coach dell'Anadolu Efes Istanbul. Afp
    Oktay Mahmuti , coach dell'Anadolu Efes Istanbul. Afp

    Eurolega Girone B: Anadolu Efes Istanbul (a Milano venerdì alle 20.45)
    Vittoria esterna per l’Efes, che passa sul campo del TED Ankara (74-62), formazione di Eurocup. Inutili gli sforzi del centro Golubovic (20 punti e 5 rimbalzi in 16’) e dell’ex Biella e Sassari Plisnic (12 con 5/10 al tiro e 5 rimbalzi), gli ospiti hanno prevalso mettendo in ghiaccio la partita con una prima metà di gara decisamente asfissiante (49-24 il parziale al 20’). L’Efes ha chiuso con 10 giocatori a segno ma soltanto uno in doppia cifra (Savanovic, con 18 punti e 5 rimbalzi), e con questa vittoria appaia proprio il TED e si piazza al quarto posto con 4 vittorie e 2 sconfitte insieme all’Uşak Sportif.

    Eurolega Girone C: Galatasaray Istanbul (ospita Siena giovedì alle 19.30)
    Arriva un k.o. per gli uomini di Ergin Ataman, che si inchinano di fronte all’imbattuto Banvit di coach Itoudis dopo aver rincorso praticamente per tutta la gara. Gli ospiti, infatti, hanno chiuso il primo quarto sul 26-10, e si sono portati a casa la vittoria 79-68 seguendo l’ispirazione di E.J Rowland (20 punti, 6 assist per l’ex cremonese), coadiuvato da Sammy Mejia (16 con 7/10 e 4 rimbalzi per l'ex ldi Capo d'Orlando) e da Chuck Davis (15 con 7 rimbalzi). Per il Galatasaray (ora settimo con 3 vinte e 3 perse) 18 di Arroyo (7/15 e 5 assist), doppia-doppia sfiorata per Pops Mensah-Bonsu (11 e 9 rimbalzi).

     
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    Siena sconfitta dal Galatasaray, Top 16 più lontane

    Milano, 21 novembre 2013

    Hackett fallisce il tiro della vittoria: in Turchia finisce 52-54. Devastante Mensah-Bonsu, 16 punti e 16 rimbalzi. Dalla prossima sfida interna col Bayern Monaco è vietato sbagliare

    Tomas Ress lotta a rimbalzo. Ansa
    Tomas Ress lotta a rimbalzo. Ansa

    Galatasaray Istanbul-Montepaschi Siena 54-52

    Daniel Hackett gioca un grande quarto periodo, ma la tripla della possibile vittoria non va in casa del Galatasaray, e lascia Siena con una sola vittoria in 6 gare di Eurolega ma ancora la possibilità di giocarsi l'accesso alle Top 16 (grazie all'exploit di Malaga) a condizione di vincere sempre le gare interne e sperare in una classifica che le possa consentire di sfruttare un eventuale 2-0 sull'Unicaja. Chiaro che il margine di errore, a questo punto, è praticamente nullo.

    EQUILIBRIO — La squadra di Crespi imposta una gara sulla difesa, privilegiando rientri rapidi e ordinati alla caccia dei rimbalzi in attacco e talvolta concedendo qualche tiro da fuori per proteggere l'area e limitare l'impatto dei giocatori di casa a rimbalzo. Ne nasce una gara equilibrata ma non certo per amanti dello spettacolo: tanta intensità e lavoro per i cervelli delle rispettive squadre. Siena parte bene (0-5, tripla di Hackett che però sbaglia 8 dei primi 9 tiri), ma non dura. Ci vogliono 6 punti di Ortner, entrato nella seconda metà del primo periodo, per fare 11-11 al 10' dopo che i toscani incassano un parziale di 9-0 ispirato dal debuttante (ed ex) Malik Hairston, che apre la sua gara con l'assist per Erceg e una schiacciata. Identico parziale anche nel secondo quarto, con l'unica difesa soft di Siena che arriva proprio a fil di sirena quando viene concessa la penetrazione ad Arslan, che manda tutti al riposo sul 22-22, con i turchi a quota 1/13 da fuori (contro 1/8 per Siena), e in partita soprattutto grazie a 7 rimbalzi offensivi che consentono ai ragazzi di Ataman (praticamente in ricostruzione dopo i troppi infortuni) di restare agganciati.

    HACKETT ILLUDE — Nel terzo quarto Siena vive il suo momento migliore. Con 5 punti di Taylor Rochestie arriva un parziale ospite di 10-0, chiuso dalla palla rubata e dal comodo layup dell'ex giocatore di Biella. A 3'16 dall'ultima pausa il tabellone dice 35-28 per Siena e i giallorossi di casa sembrano tramortiti. Invece, Ataman pesca dalla panchina Sinan Guler (non entrato nei primi 20'), che mette 10 punti in pochissimi minuti e permette ai suoi di ribaltare tutto (40-38, tripla su scarico di Hairston) e virare al 30' sul +2. Il tira e molla non finisce più: Hackett tiene Siena in partita con due triple, sbloccandosi offensivamente, e nonostante la presenza minacciosa di Mensah-Bonsu (16 rimbalzi, 8 in attacco) anche come stoppatore riesce a segnare anche in penetrazione (48-47 a 3'49 dalla fine). Il Galatasaray non affonda, ancora Hackett colpisce da tre, dal palleggio, per il -1 (53-52 a 21” dalla fine). Poi il fallo su Arslan, che segna un tiro libero e lascia accesa una speranza per i toscani. Purtroppo, però, Daniel non riesce a completare l'opera. Ma ora Siena è una squadra vera, anche in Europa.

     
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    Tipo che Milano sta facendo una delle cose più pazzesche che io abbia mai visto in un parquet.
     
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