Rafa Nadal ha vinto 6 volte a Parigi. LaPresse

Rafa Nadal trionfa e conquista la settima vittoria a Parigi, diventando il giocatore più vincente nella storia del Roland Garros. Il record precedente era dello svedese Bjorn Borg, che aveva vinto gli Internazionali di Francia nel 1974, 1975, 1978, 1979, 1980 e 1981. Nadal ha invece vinto per quattro anni di fila (2005, 2006, 2007, 2008) e altre due volte l'anno scorso e quest'anno. Avrebbe potuto fare filotto se non ci fosse stata nel 2009 la vittoria di Roger Federer, l'unica dello svizzero a Parigi. Il match era stato sospeso per pioggia ieri con lo spagnolo in vantaggio due set a uno (6-4 6-3 2-6) ma sotto 2-1 nel quarto parziale. Djokovic regala il punto decisivo con un doppio fallo e si arrende dopo 3h49' complessive. Lo spagnolo mette in bacheca il 50° trofeo e l'11° Slam, il talento di Belgrado deve rinviare il primo appuntamento con il Roland Garros, l'unico Major che ancora gli manca. Nei confronti diretti tra i due big, Nadal conduce 19-14 grazie alla terza vittoria consecutiva dopo quelle nelle finali di Montecarlo e Roma.

di Claudio Lenzi 

Nadal e Djokovic alla ripresa del match. Reuters

QUARTO SET

5-7 — Servizio Djokovic per rimanere nel match: Nadal si sposta per giocare il dritto, ma trova la rete. Poi se ne va il rovescio lungolinea di Djokovic (15-15). Nuovo smash per il sorpasso Nole, nuova parità con la risposta potente di Rafa. Nadal forza col dritto e sfonda: match point! Il resto lo fa Djokovic, che chiude malamente con un doppio fallo.

5-6 — Servizio Nadal, ancora Djokovic non è riuscito a fare un punto. Lo spagnolo piazza un ace per il 30-0, poi si sblocca Nole tra le proteste di Rafa che voleva la chiamata out. Ancora Djokovic, con un rovescio incrociato che manda fuori giri Nadal (30-30). Nadal non ci sta e provoca l'errore del serbo, per poi chiudere a rete: 30-0, 30-30, 40-30

5-5 — Serve Djokovic, nonostante la pioggia. I due giocatori volevano l'interruzione, ma si continua. Parte forte Nole, sfondando col dritto (15-0), lo stesso dritto che poi va lungo (15-15). Un rovescio per spostare Nadal, poi la smash del 30-15 Nole, che va ancora a segno col dritto. Rafa mai vicino al match point, anzi stecca la risposta ed è nuovamente parità.

4-5 — Servizio Nadal: come nei precedenti game, Djokovic è sotto ritmo e fa segni per sospendere il match, viste le prime gocce di pioggia. Rafa chiude ancora a zero.

4-4 — Tocca di nuovo a Djokovic: un errore per parte (15 pari), poi l'attacco di Djokovic che non rischia lo smash. Dopo un altro errore, il serbo sale 40-30 con una buona prima e chiude con un ace

3-4 — Servizio Nadal: il dritto dello spagnolo fa malissimo a Djokovic, se Rafa non sbaglia ha in mano il match!

3-3 — Torna a servire Djokovic: 15-0 con la stop volley a rete, ma Nadal spinge al massimo! Per due volte manda fuori, e Djokovic sale 40-15, prima di tenere il servizio con una palla sulla riga! 15-0, 15-15, 40-15

2-3 NADAL — Nadal al servizio, dopo aver recuperato il break di svantaggio: subito un 15 col dritto. Poi due errori di Djokovic e 40-0

Break Nadal

2-2 — Servizio Djokovic: il primo scambio è di Nole, Nadal manda fuori. Lo spagnolo pareggia e sorpassa, con l'errore di dritto del serbo. Ancora una palla in rete di Rafa, finora prevalgono gli errori. Pazzesco Djokovic, comanda lo scambio fino all'errore che vale la prima palla break per Nadal! La fortuna aiuta Rafa, il nastro mette fuori gioco Nole ed è parità! 15-0, 15-30, 30-30, 30-40

Dopo la sospensione per pioggia, al roland Garros è tutto pronto per riprendere la finale. Servirà Djokovic, in vantaggio 2-1 nel 4° set, ma in ritardo nel conto totale, con Nadal avanti 6-4 6-3 2-6.

2-1 — Servizio Nadal per spezzare il momento no: tre scambi decisi dagli errori - uno di Rafa, due di Nole - e un ace per il 40-15. Chiude con il dritto: 0-15, 40-15. Poi la Pioggia

Rafa Nadal morde il settimo trofeo parigino. Afp

Meglio di Bjorn Borg, un'impresa che lo proietta oltre la storia, trasformandolo in leggenda. Rafa Nadal, nella prosecuzione della finale interrotta ieri per due volte per pioggia, oggi completa l'opera, vince il quarto parziale contro Novak Djokovic per 7-5 e conquista per la settima volta il Roland Garros, traguardo raggiunto da Chris Evert fra le donne ma non dallo svedese, considerato il miglior giocatore di sempre sulla terra rossa. "Sono orgoglioso di aver superato Borg ma per me la cosa più importante è essere qui, giocare e vincere - le parole dello spagnolo -. È il torneo più speciale al mondo e vincere oggi è qualcosa di indimenticabile, è uno dei momenti più belli della mia carriera".

INSAZIABILE — E Nadal non ha nessuna intenzione di fermarsi. "C'è sempre spazio per un nuovo trofeo del Roland Garros..." scherza lo spagnolo, finalmente disteso dopo una finale molto nervosa. "È stata una partita molto difficile contro il miglior giocatore del circuito, contro di lui avevo perso tre finali dello Slam a Wimbledon, agli US Open l'anno scorso e gli Australian Open questo anno. Sono molto contento ed emozionato", ha detto ancora Nadal, per poi concludere: "Ci vediamo l'anno prossimo".

La solitudine dello sconfitto Novak Djokovic. LaPresse

ONORE AL VINCITORE— Il grande sconfitto è invece Djokovic, ora sotto 19-14 negli scontri diretti e al terzo k.o. di fila sulla terra contro Nadal dopo le finali perse a Montecarlo e Roma. Un'inversione di tendenza quasi preoccupante per il serbo, che nel 2011 aveva battuto sei volte su sei il maiorchino (sempre in finale), allungando la striscia nell'ultimo atto degli Australian Open. "Sono fiero di essere arrivato per la prima volta in finale al Roland Garros, ho perso contro il miglior giocatore sulla terra rossa - le sue parole -. Potevo essere eliminato prima, come quando ho rimontato due set a Seppi o quando ho annullato quattro match point a Tsonga, ma sono arrivato in finale e questa è una lezione per il futuro. Oggi Rafa è stato il miglior giocatore: gli faccio i complimenti".

L'Atp ha pubblicato questa mattina le nuove classifiche maschili. Al vertice non cambia nulla, anzi aumenta di fatto il vantaggio di Novak Djokovic sugli inseguitori. Il serbo, sempre numero 1 del mondo dal 4 luglio scorso, passa da 11800 a 12280 punti per aver sostituito la semifinale dello scorso anno (720 punti) con la finale di quest'anno (1200 punti). Rafa rimane fermo a 10060, accusando un ritardo netto di 2220 punti. Al terzo posto c'è sempre Federer che scende di 480 punti (da finale a semifinale) attestandosi a quota 9310. Nessuna variazione di rilievo tra i rincalzi con John Isner che torna top ten a discapito di Mardy Fish, con Nicolas Almagro che sale di due posti (da 13 a 11) e con il nostro Andreas Seppi che stabilisce il proprio primato personale attestandosi in 24ª posizione (ottavo italiano di sempre dopo Panatta 4, Barazzutti 7, Bertolucci 12, Camporese e Gaudenzi 18, Furlan 19 e Cancellotti 21).

Sara Errani, numero 10 al mondo. Ansa

Sara Errani e Roberta Vinci, la coppia d'oro del doppio italiano, continuano a volare anche in singolare approdando al terzo turno di Wimbledon. La romagnola ha superato sul campo numero 2 l'inglese Anne Keothavong per 6-1 6-1, la tarantina invece ha eliminato sul campo numero 5 la neozelandese Marina Erakovic per 6-4 6-3. Sara ha fatto tutto quello che ha voluto contro un'avversaria decisamente debole (n° 77 del ranking) e con pochi mezzi che non è stata in grado nè di reggere dal fondo, nè di operare variazioni significative. L'azzurra è stata essenziale, ha servito bene, ha infarcito il primo set di quattro palle corte deliziose senza perdere di vista nemmeno un punto. Nel secondo ha cancellato le tre palle break offerte alla rivale chiundendo in 60 minuti esatti con 16 vincenti e appena 5 errori gratuiti. Al terzo turno Sara Errani affronterà la kazaka Yaroslava Shvedova che ha battuto con un doppio 6-4 l'olandese Kiki Bertens.

Roberta Vinci durante il match con la Erakovic. Ansa

ROBERTA — Tutto facile anche per Roberta Vinci che ha chiuso il primo set con un ace, poi ha vinto un game durissimo sul 3 pari del secondo set volando verso la vittoria arrivata in un'ora e 18 minuti. Anche per la tarantina appena 5 errori gratuiti e un bilancio di punti a rete di tutto rispetto (23 su 28). Anche alla risposta la Vinci è stata all'altezza della situazione, pressando la Erakovic sia sulla prima che sulla seconda ottenendo il 47% dei punti nei game di ribattuta. Al terzo turno la Vinci attende la vincente tra la francese Marion Bartoli e la croata Mirjana Lucic. Salgono così a tre le azzurre qualificate per il terzo turno. Domani Camila Giorgi affronterà la vincente del match tra la russa Nadia Petrova e l'ungherese Timea Babos.

BIG IN CAMPO — Al terzo turno di Wimbledon anche due delle favorite per la vittoria finale. La numero 1 del mondo Maria Sharapova si è incartata nelle fasi finali del secondo set, e per tutto il tie break, prima di venire a capo della bulgara Tsvetana Pironkova (7-6 6-7 6-0 lo score) che su questi campi si è spinta, nell'edizione del 2010, fino alla semifinale. Masha ha sofferto il rovescio della bulgara che ha tenuto sotto scacco la siberiana per quasi due ore. Nel terzo la Pironkova non ha retto il forcing di Maria che ha chiuso con numeri abbastanza mediocri: 37 vincenti, 30 errori gratuiti, 8 ace, 10 doppi falli e solo il 40% dei punti fatti alla risposta. La bulgara invece è stata in linea con il suo tennis chiudendo con 17 vincenti e appena 11 errori gratuiti. Serena Williams invece sul Centre Court ha superato per 6-1 6-4 la modesta ungherese Melinda Czink. Dopo un primo set senza intoppi, Serenona ha leggermente abbassato il ritmo senza tuttavia concedere palle break alla rivale. La quattro volte vincitrice di Wimbledon ha infilato 10 ace, fatto il 96% dei punti sulla prima (27 su 28) e ottenuto 3 break su 6 opportunità.

Altri risultati secondo turno: 
Zheng Jie (Cin) b. Wozniak (Can) 6-4 6-2
Kerber (Ger) b. E. Makarova (Rus) 7-5 6-3
McHale (Usa) b. Johansson (Fra) 7-5 7-5 

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