Strage di Erba, i vicini hanno confessato

Due coltelli e una spranga le armi del massacro, poi gettate in un inceneritore

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Clau91
        Like  
     
    .

    User deleted


    COMO - E' stata Rosa Bazzi ad uccidere il piccolo Youssef. L'ha ammesso lei stessa durante il lungo interrogatorio, dieci ore, a cui è stata sottoposta questa notte insieme al marito. "Una confessione piena", come l'ha definita il giudice. Tutto adesso è chiaro: il movente, "banale litigiosità"; le armi utilizzate, "un coltello piuttosto grosso, uno più piccolo ed un pesante oggetto contudente poi distrutte"; la premeditazione "almeno per tre dei quattro delitti".

    La dinamica della strage. L'ha tracciata il Pm per grandi linee. Hanno agito insieme Olindo Romano e sua moglie. I coniugi sono entrati nell'appartamento con un pretesto. Lui ha ucciso Raffaella, lei ha tagliato la gola a Youssef di due anni: "Quel bambino piangeva e io l'ho colpito". Ma prima, su di lui, si è accanita. L'ha colpito al braccio e alle mani. C'è un ematoma e alcuni tagli sul corpo e sulle manine a dimostrarlo.
    Per compiere i delitti hanno usato due armi da taglio ed una contundente, una spranga di ferro che poi hanno distrutto. Dei coltelli e della spranga ormai non c'è traccia, sono finiti in un inceneritore. Subito dopo il massacro hanno appiccato l'incendio, anche questo programmato.

    Le prove. Rosa Bazzi è rinchiusa nella sezione femminile del carcere di Como. E' stata lei a fare le prime ammissioni. Poi è toccato a suo marito, chiuso insieme ai carabinieri in un'altra stanza. E, come sottolinea il pm, dietro la spinta a confessare non si intravede pentimento ma la presa d'atto delle prove schiaccianti a loro carico.
    Ad incastrare Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi è stata una macchia di sangue di Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto alla mattanza, sfuggita al maldestro tentativo di cancellarla dalla tappezzeria della loro auto. Ma l'intero alibi fornito dai coniugi Romano non reggeva. "Eravamo in paninoteca quando li hanno uccisi", ma lo scontrino del McDonald's sul lungolago di Como in cui i due hanno sostenuto di essere andati la sera dell'11 dicembre, fu rilasciato alle 21.30, un'ora e mezzo dopo la strage, un tempo sufficiente per permettere alla coppia di cancellare le tracce degli omicidi e raggiungere Como in macchina. E poi ad inchiodarli ci sono i tracciati del loro telefono cellulare, che all'ora della strage dimostra che erano in via Diaz; il racconto del sopravvissuto Frigerio, e le analisi dei reperti recuperati nella loro abitazione, nell'auto e nella casa del massacro.

    Il movente. Finalmente la verità a trenta giorni esatti dalla strage. Il movente resta quello avanzato con stupore all'indomani della strage: Azouz e sua moglie facevano troppo rumore. Le interminabili liti, le ingiurie, la denuncia per minaccee la richiesta di denaro per ritirare la denuncia, l'imminente udienza davanti al giudice di Pace.

    Il perdono del papà di Raffaella. Eppure il papà di Raffaella sembra non mostrare rancore verso gli assassini di sua figlia, di suo nipote e di sua moglie: "Bisogna finirla con l'odio". Poi ricorda: "Quella sera, dopo lo strage, Olindo mi guardò con molta pietà, la stessa che adesso provo adesso per loro. Se dovessi scegliere, preferirei essere tra le vittime di questa storia piuttosto che al posto dei coniugi Romano".

    Azouz: "Li uccido". Azouz invece non perdona: "Li ammazzo con le mie mani quei due. Quando l'hanno massacrata, Raffaella era incinta. Non ne sono sicuro, ma è quasi una certezza". In realtà il pm Massimo Astori, durante una conferenza stampa in Procura, ha smentito che la vittima della strage aspettasse un bambino, ma resta lo strazio e la rabbia feroce del marito tunisino che non nasconde l'odio che l'acceca: "Ora li uccido io".

    I funerali. Intanto per le famiglie delle vittime è pronto il nullaosta per i funerali. Valeria Cherubini, la vicina di casa di Raffaella e Azouz Marzouk verrà sepolta a Montorfano, un piccolo paese tra Erba e Como, mentre i funerali di Paola Galli, la madre di Raffaella, si terranno a Erba, sabato mattina. Le altre due vittime dell'eccidio di via Diaz, Raffaella Castagna e il piccolo Youssuf, saranno portate in Tunisia e laggiù sepolte con rito islamico, così come aveva fortemente voluto Azouz.
     
    .
  2. continobricchio
        Like  
     
    .

    User deleted


    pezzi di merda.......
     
    .
  3. ~faBu
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ora ci vorrebb a pen di morte !
     
    .
  4. ~ Berry ~
        Like  
     
    .

    User deleted


    no sarebbe troppo poco dovrebbero ucciderli cn dolori atroci
     
    .
  5. Clau91
        Like  
     
    .

    User deleted


    ma vi rendete conto? una donna che ammazza un bambino di 2 anni. ora, io sn x principio contro la pena di morte, ma in questi casi nn so se sarebbe del tutto sbagliata, anke se presumo che la vendetta nn serva a niente. l'ergastolo x me va benissimo, xkè provate a pensare, ogni mattina che vi svegliate, che nn potrete mai + uscire da quel luogo. è una tortura psicologica atroce ed è quello che si meritano.
     
    .
  6. fava*
        Like  
     
    .

    User deleted


    lavori forzati sarebbe ancora meglio secondo me
     
    .
  7. El Paso Doble
        Like  
     
    .

    User deleted


    A MORTE!!o ergastolo...
     
    .
  8. dj angel™
        Like  
     
    .

    User deleted


    quoto clau91 sekondo me l'ergastolo è la oena peggiore l'unika ks è ke se paghi puoi uscire...infatti alkune volte danno anke 7 ergastoli....loro ne dovrebbero avere infinti...
     
    .
  9. #Hunt-Master#
        Like  
     
    .

    User deleted


    dovrebbero morire nello stesso modo in cui hanno commesso queston orribile assassinio!
     
    .
  10.     +1   Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Premium Member
    Posts
    10,154
    Reputation
    +139

    Status
    Anonymous
     
    .
9 replies since 11/1/2007, 22:59   105 views
  Share  
.